Critica Sociale - Anno XXV - n. 16 - 16-31 agosto 1915

Critic_a Sociale fi/VIST .Il QUINDICIN.llLE DEL SCJC/.llllSMéJ Nel Regno: Anno L. 8 - Semestre L. 4 - All'Estero: Anno L. 1.0 - Semestre L. 5,50 DIREZIONE: Milano - Portici Galleria, 23 - AMMINISTRAZIONE· Via S. Damiano, 16 - Milano Anno XXV - N. 1.6 Il Numero separato Cent. 40 Milano, 16-31 agosto 1915 SOMMARIO Politica ed Attualità. li co,iv,g110 dl Fi,•e11ze (NOI). Vei·so la pace? qi,ettlVi e c,•iterli del!'111te,·11azlona1, (l'RANOESCO CICCOTTI), Pe,· .i Socialismo: L'ora di una decisione (Dott. TITO BARBONI). - Postma (C. TREVES e f. t.). ,. Studi economici e sociologici. Questioni a, misura • di tempo 11e!l'i11terventodel/' Jlalla (Pror. AN· TONIO GRAZIADEI). La guer,·a nlla dlsoccttpaztoue: Il compito dette Provincie e de! Co– mu~i: I. Il couocamento della mano d'ope,·a (sègulto): Perchè Il collocamento munlclpalo prevalse In Germania -e prevarrà ovun• que; Il collocamento munlolpale negll altri paesi d'Europa (GINO BAGLIONI), La poWlea dei lavori pubblici: VI (fine) La ,·ifonna degli appalti (P. A.). IL - CONVEGNO DI FIRENZE La Censura ha tolto ai cittadini italiani che non leggono le èdizioni serali dei fogli fiorentini di sapere che cosa esattamente i deputati socialisti attendono o reclamano in questo tempo dal vigile e paterno Governo, dotato di tutti i poteri. E' questo - secondo legge e secondo ragione - l'ufficio proprio della Censura in questo tempo di massima concordia nazionale, sì, ma anche di massimi bisogni, che suppongono sempre l'appello alla opinione pubblica e la critica libera delle pro– poste dei partiti e dei provvedimenti del Governo? Domanda vana, dacchè l'accorta stampa nemica dei socialisti, reputandosi pienamente inforqiata, malgrado la confisca del pensiero dei socialisti 1 scaraventò su di essi la consueta dose di illumi– nati improperi, proprio come se dei loro atti e detti avesse avuto la più compiuta divulgazione. Il fatto è che il Convegno fiorentino dei deputati socialisti portava in sè, per il solo fatto del suo convocarsi, la significazione degli ordini del giorno che avrebbe approvati. Il Convegno diceva per sè l'attesa parlamentare, la non abdicazione del Gruppo e, quindi, sull'esempio francese, inglese; russo, ecc., la saviezza di opportune riconvoca– zioni della Camera, perchè il Governo informi uffi.cialmente il Paese cl.egli sviluppi della guerra dopo due mesi e mezzo di gagliarda azione ed esponga gli obbiettivi suoi, dal punto di vista na– zionale e da quello internaziònale. Non è vero che tutte le questioni sull'intervento siano chiuse con -l'avvenuto intervento. Anzi, sono specialmente gli interventisti che tra loro discutono e pretendono assillare l'opinione sui modi più efficaci, più spe– diti dell'intervento, a seconda delle specifiche idea– lità poste come obbiettivi. alla guerra. E special– mente quelli, che han fatto la lunga appass(onata campagna per il Belgio e per la Francia e contro i Biblioteca Gino Bianco- la barbarie teutonica e si lusingavano di .un in– tervento rapidamente riso_lutivo della lunga con– flagrazione, si mostrano inquieti, nè riescono a nascondere la insoddisfazione per un intervento, che sembra troppo nazionale, mentre dalle Ar– gonne ai Dardanelli corre l'eco affannata che in– voca soccorso .... Non basta. Un atto di ripresa, sia pure effi– mera, del controllo parlamentare - all'assenza del quale il non sospetto Hervé attribuisce - nien- . temano! - la disgrazia dei Russi. in Polonia - sembra pure utile a definire certi limiti, oggi troppo confusi, tra la potestà civile e la militare e potrebbe essere decisiva a dirimere il sospetto che le circostanze della guerra possano essere un · opportuno pretesto a certe autorità per condurre una azione politica avversa a certe classi e a certi partiti. Il Convegno fiorentino, dalla bocca di molti Deputati, aveva sentito citare casi, non esplicabili con le preoccupazioni militari, di Sindaci arre– stati ed internati, senza alcuna forma di processo, di associazioni sciolte, di Comuni grandi e pic– coli molestati nei loro bilanci o esclusi pratica– mente, mediante· lungaggini burocratiche alquanto preordinate, dai be:p.efizì delle ultime leggi. E' as– sai probabile che il Convegno fiorentino sia stato informato male, da spiriti torbidi, ingiustamente sospettosi e indocili. Alcune buone risposte, nette e perentorie, da chi è in grado di darle, baste– rebbero a dissipare i vapori accumulati dalla maldicenza settaria. Ma ecco che, non solo· l'in– terpellanza non c'è e non c'è la risposta agli in– terpellanti, lJla l'improvvida Censura, sopprimendo · il racconto, riesce a cotesta assurdità, di far cre– dere che sia il Governo che voglia sfuggire alle questioni di politica int"erna .... Ora invece si è visto che il Governo, per opera del Cavaso la, non ha affatto voluto sfuggire davanti alla questione gr;maria e ha ricevuto i Deputati sor.ia– listi, incaricati di comunicargli l'ordine del giorno. di Firenze, e ha discusso con. loro .... Naturalmente con criteri diversi da quelli dell'ordine del giorno! ma con sollecitudine riguardosa e doverosa .... I Ministro Cavasola è un devoto dei principi libero– scambisti nella questione del grano; l'intervento dello Stato gli pare già indiscreto allorchè si tratta di ordinare accaparramenti; tuttavia vi si acconcia, necessitate agente. Ma censire e requisire il grano presso gli speculatori - e sono tali tutti gli agri– coltori che mm vogliono vendere; sicuri di por– tare il guadagno netto, in quest'anno benedetto .... della guerra, al 100 e 150 °lo del costo di pro– duzione - ; ma corredare quest'opera con un'altra, diretta a combattere, con la requisi~ione delle navi e con una oculata politica portuaria, gli alti noli; ma rivendere il grano a prezzi inferiori al mercato, mettendo nelle spese della guerra, per il vantaggio delle popolazioni, la 'differenza, ecco ciò che l'on .. Cavasola non può ammettere .... E tuttavia sia lecito osservare che cotesta crisi granaria non è una crisi economica, ma una crisi

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