Critica Sociale - Anno XXV - n. 13 - 1-15 luglio 1915

208 ClUTICA SOCIALE ragioni di carnllcl'é puliblico, e spingerà ad esèguir,e ;·,ppttnlo e solo quelle s1}e&èche si.ano necessarie per rrtigliorarc _,·ealmeulc l'llJ1'pai·ecèhio mili),arc._ pg1pi le ltiWN!se prtralc nun tf.t!s1derano chè gli Stnlt s1 al'– ltlinO bene, bensì l'Ji.è &pend.ano iilolto, (mchè, .unzi specialittent.e, pèr àrniarsi mci/e. Poichè, sè. si sco– pi'e in sèguito che le armi sono e.attive o d'tiu tipo untiqu,ilo, sorge la necessità di spendere nuovè co– s;picué sonime per nùQv,è.oiJ.,clinatibni, Quèslé, e hon I buohi tlJlp.ai·ecchi mllitari premono alle Case coslrut– lrici. Di qui il succedersi vertiginoso dei tipi di arriii lJ cli navi, molti dei quali si chiariscono p.oi inefficaci; di qui. il moto pe,.peluo di cannoni che fMano J.é corazz·e, di ,cor.azi,e, che resistono ai cannoni, e Gi e.annoni che ri-escono a bticare di nuovo le l::oi ·ti.ti, è, In cotesta altèrM v1èènda, àlctini pochi ingi'lissàno, menh·-e le Lasche dei contribuenti sono mess-e a ben dura provu, _ . . . .. . ... L'Eih.ai,idi l,emii-nà .at'femiàndo _oheil prob,l,ema degli urinm11enli s'ini,pone &peci.alrri-enLe in Ihàlia, .la qti_alè lollà a solo scopo cli difèsà ,è pifr là èbnsèctizioné del– l'unillt Mtloi1a-i,e. « Nel giorno della pa-èe, J.e nazioni, le quali combattono per il trionfo dei principii di nazionalità -e di libertà, dov1'e-bbero esser-e concordi nell'imporre_ un p.atto internazionale, il quale, san– cendo sopratutto il monopolio statale deg.Ji arma– menti, liberasse ogni Paese cl.a questa insidiosa ed occulta maniera cli dominazione straniera ». Bellissi– me paroJ.e e santo proposito! Noi, fin cl'oi'.a, ci s'chie– l'Ìamo accanto all'Emaudi per l'attuazione di tale pro– gramma. Ma vorremmo che il chiai'o professor-e del– l'Ateneo torinese convincesse della bontà della corh' \J.ne causa ,anche ì-1 potentissimo- organo sul quale eg;Ii di solito scri•v,e, il Corriere della Sera .... L'appogg10 di riuesto giornale s.arebbe clavve,ro prezioso, e conferi: rebbe alla lotta molte chances di pronto successo. Temiamo, però, che al Corriere trovino, cotesto << ca– posaldo cli programma>> (come lo chi.ama l'Einau.di) inattuale, se non del tutto inattuabile .... Or.a sono più interessanti i bozzetti cli guerra. e. m. Politica e finanza locale, Magro, olivastro, harba nera, silenzioso, ton nègli occhi una fi.amma viva che dice la f.ehbre del iavoro,. - Giovanni Merloni,· pubblici-sta, deputato, segretario ilei Gruppo Parlamentare Socialisfa, passa senza ru– m•or-e,senza ostentazione, felioo di prodigarsi p,er il Partito, per gli amici, sempre pronto per un articolo, per un di,&corso, per una Relazione. Adesso gli ha sorriso una inìzi,ativa: una Rivista parlamentare ed ammi-nistratìva degli -enti comun;ali e JH'ovinciali, -e l'ha subito messa in esecuzione. Ecco qua il primo fascicolo cli Politica e Finanza locale, un bel fasci-colo cli 64 pagine che comparirà ogni mese a Rom.a, dove sono· impo-stati vigorosamente i maggiori problemi della Yita locale, acuiti dalla guer– r.a. Merloni tracc,ia il suo programma, insistendo su In necessità di propugnare quella speciale Banca per gli Enti loooli o una Sezione autonoma presso I.aCassa Depositi e Prestiti ohe già propose Antonio Vergna– nini allorc;hè si troYò con le turbe dei disoccup,ati che batte-v,ano alle porle ciel Comune e il Comune do– nirn risponder-e: et non aperielw'. Appunto si tratta di avvicinare Comune e cooperazione, te1·mini, in c,erto ,,enso, c·orr-el.ativi, i quali si incontrano nella coope– razione municip.ale, e di far s_ì che la loro Yoce, in– rnsta, il più rapida ed efficace che sia possibile, il Parlamento. Ci sono problemi che il legislator,e caricò ai Co– muni, risolrnndo,li con cli,chiarazioni platoniche. Ohi non sa ohe la legge comunale fa obbligo ai Comuni cli proneclei·e agli indigenti incapacL cli larnro? L'ono– revole, Schanzer c,erca cli -tracdare· i nuovi orienta– menti della p-ubb'licaassis/en:::ae beneficenza, sLudian- · dosi di melte•re un po' d'ordine neHe idee di.rettive del nostro sistema misto di beneficenza legale e di beneficenza libera. Sapete che le 40.000 Opere pi,e italiane hanno un patrimonio ,che s,upero i due mi– liardi, con una rendila di 160 milioni? Con la legge del 17 luglio 1890, che ha r-egolato i conoentrarhenti, qu.alche felice rinnovazione è avve– nuta nella beneficenza libera. (Quella legale va anohe peggio, Quanti lentath·! per una legge s1.1gliesposti 1 BibliotecaGino Bianco ttitti abortiti!), Ma 1-e Cu1iliriisslu11l provinci~rli e il pompo&o Consiglio Superiore di pubblica m,sìslenz11 e beneficenza, stabiliti oon la famosa l~gge del 1904 p-er coordin.arè con iinifo.rmità ,di intenti I~ energi~ sparse o irncomposte della h-enèf_1cenzaJ?}lbbhca e. pri– vata, e che dov,evano trovare 1 proprn membri fru coloro che erano designati· sopratutto dalla lor? ~on1• petenza tècni-ca e inv-ecé lì trovarono tr-a gh 111<l1- calì cl:alla politicheHa governalivn focale, si s~or<l-a– rono ciel lt:,Nicòmpito _(cooi'dinamen!,o clèlle vari-e. fo1:– me cli beineficenta, {!1ih1lnàzionò cieli-e duplico-z.10111. dei favoritisn11, ecc.), si riclussei'tJ il sèrrJplici o_rgani cli tutela ,economi-ca, cioè a f.are quanto pi'hìla d1 e;ss-0 già. facevano I~ Giunte provin-oiali amministrative, D 'alt.ra pari.e, il. Consiglio Sµperiore, che doveva es– ser-e un energico org'ano di rifo1,m,a legislativa, si ri<luss-e a quel iavoro giuridico-ali1h1inish.ativo che in àcÌCÌi-elrb -e-r-à cotrtp1ulo del Consigllo di _Sta~o. Quando si affronler,anno _i grandi· problemi degli . esposti, dè)la infan:i.ia abban_donata, il problema osp1tahero e del manteniniento d•egll ·lndigentì inabili. al liayoro? E con quali criteri? L'on. Schantèi' Ved-~111e~s1 unu funzione di Stato, tanto più che la pubbhca ass1,s•tenza– e benefic,enz.a deve coordinarsi ed integrarsi con l,1 previdenza nelle sue mo!te,plici forme, la cui direzione spetta ugualmente allo Stato. Di fi•ontè, .alla miseria soci.aie la previdenza è come l'igiene, Ila heneficenza e l'.assislen,z-a sono come la lèrapeuticci individuale. . . . . . , , · Un altro èonsigliere di Stato, Meucè10 Rut111, pl'O– nletlé ùna ,·assegna del Comuni li!Onianari e v.i pre– m-etle un.a e-leg-anlè dissertazionè .nella. quale a,cuta– mente dimostra che molto di èiò che si è dello de·l pl'oblema ciel Mezzogiorno sì può dire del· problema dei pi,ccoli Comuni montanari, to,rmentati dalla mi– seri-e e dalla emigrazione. Anzi il Mezzogiorno è in gràn p,ai•le il. ... Me'zzogiol'rto pèrchè è montagno,so. Perciò un.a buona campagna pro montibus che gio– vasse ai montana-ri avvantag,gerebbe ugualmente i nostri fratelli del Mezzogiòrno. C'è della fiamma, della abilità -e un po' anche della capziosità nello studio del R,u-ini,.ma è molto ìnteress.ante, li << progran1JIIla >J reca quindi· una suc..cosa memo– ri.a sui riscatto dei sel'/Jizt pubblici affidati alla indu– stria privala del prof. D. ball'Alpi. Ma quell'ignoto trestelle, che richiama l'attenzione sulla Cassa D-èpo– sitì -e Prestiti per far vede-re come questa, alimen– tata -essenziafanente dai piccoli risparmiatori d,elle Casse Postali di risparmio, proporzionalmente forni– sce quattrini assai più ,a,l.JoStato che ai Comuni, reca un fatto che illumina una faccia importante del po– liedro della lotta di classe in Italia. I Comuni deb– bono .alla Cassa un po' più di ottocento quarantà mi– lioni; ali.a Cassa sono affiuiti oltre due miliardi e mezzo; ma la J,egge esige che met.à ,almeno dei de– positi sia inv-estita in titoli di Stato; la C.assa però ha anco-ra voluto .,ib 'boncl.ar -e negli investimenti di Stato oltre l'obbligo della legge; ha voluto essere più pro– clig.a di soccorsi verso il Tesoro, oomprandone i titoli, che rnrso gli Enti locali! Insomma lo Stato fa la concorrenza vittoriosa agLi Enti locali pi-esso la Cassa Depositi e Prestiti. Ecco perchè, o .Comun-i, le vostre riohi,este sono tanto falcidiate! Il bel fascicolo, dopo un articolo di Gius-eppe Gigli: l'/i'sle11sio11e della Cassa cli Previdenza degli im-pie-. gal i a lui/i i .salal'iali degli Enti locali e i suoi effelli, si chiude con una buona- rassegna delle iniziative cl-egli Enti locaI:i, degli atti dell'associazione <lei Co– muni, con uno spoglio di quesiti e chiarimenti, con bibliogN1/ìe, ecc. Insomma: un primo numero che si mostra maturo e consapevole. Felicita,zioni a Giovanni Merloni. Ma . anche una riflessione un po' indiscreta: Di RivisLe per gli Enti locali oe ne son-0 altre, ed alcuna, come il Comune Moderno, diretta dall'on. Casalini, eccellenLe. Non è da temere che il dilagare delle iniziative ne.Jlo stesso campo finisca per nuocere a tutte? Non è da augurare• una concentrazione di sforzi ohe giovi a tutte? ... Ma la riflessione è indiscreta .... Il lapis rosso. RIOAMONTI GIUSEPPB, gerente re,pon,abile.

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