Critica Sociale - Anno XXV - n. 3 - 1-15 febbraio 1915

CRITICA SOCIALE 41 lità o l'intervento, secondo gli indirizzi, i motivi, gli scopi, le forze della mia parte. Una neutralità imposta dal Governo, non mi lusingherebbe troppo più dell'intervento solleci– tato dai fasci rivoluzionari. Quindi, sempre dal nostro punto di vista, il concetto di Patria ha un valore nel senso di li– bertà, o per meglio dire, di autonomia. L'unità etnica, la lingua, le tradizioni, ecc., non avreb– bero per sè significato, se non si traducessero poi necessariamente in questa autonomia; la quale invece può essere senza di quelle, come dimostra il Belgio vallone e fiammingo, il Canton Ticino che ·preferisce la patria svizzera; e come necessa• riamante dovrebbe avvenire in tutti i paesi di popolazione mista sovrapposta (regione renana, balcanica, adriatica orientale). L'Italia, quindi, può dare, con ~a sua vittoria, soltanto al Trentino la sospirata maggiore libertà, nella riunione alla nazione sua propria. Di fronte a questo unico vantaggio, ben più e ben altro noi vorremmo ottenere dalla forza or– ganizzata socialista. · Una neutralità che fosse imposta al Governo dal Partito socialista (e per singolare fortuna no– stra, in questo momento, senza pericolo di sotto– mettere il popolo italiano alla maggiore schiavitù di una borghesia straniera) avrebbe in questo momento un effetto immenso sull'Internazionale <li tutto il mondo. Ne segnerebbe la rinascenza più florida. Ogni proletariato degli altri Stati saprebbe finalmente (mai invece socialisti fran– cesi e tedeschi confidarono gli uni negli altri) di avere nel proletariato italiano, il fratello pronto a impedire la strage. Il gesto di Liebknecht di– venterebbe l'azione potente di una massa; e una nuova coscienza utile di forza pervaderebbe gli animi dei lavoratori di tutto il mondo. Io non credo di illudermi soverchiamente pen– sando che un Partito socialista saldamente orga– nizzato, unito e disciplinato, raggiungerebbe per questo mezzo una posizione magnifica all'interno, e salderebbe il primo maggiore anello della grande catena internazionale. Ma è questo possibile? Ma arrivereste anche a un'agitazione rivoluzio– naria.? O non è pura retorica la vostra? - 1 sog– giunge Filippo Turati. Da buon riformista, io non ho mai negato le possibilità e necessità rivoluzionarie. Non già quelle che dovrebbero di punto in bianco sosti– tuire il mondo socialista al mondo capitalista, o il mondo dei buoni a quello dei cattivi; ma quelle certamente che ci fanno evitare un maggior male, e che mirano a sbarazzàre il terreno del progresso socialista da alcuni particolari ostacoli, da alcune· particolari croste, che resistono sebbene al di qua o al di sotto si sia formata una gran forza op– posta · e occorre lo scoppio di violenza. Cosi ieri per ottenere libertà statutarie. Così domani contro il militarismo. Nè per queste azioni singolari occorre avere per sè la maggioranza, o aver pienamente for– mata una coscienza, una educazione socialista. Un milione di proletari organizzati nell'Italia settentrionale sono sufficienti a far riflettere qual– siasi Governo sulla opportunità di aprire una guerra; poichè non soltanto noi dovremmo pre– occuparci d'" aggiungere anche la guerra civile,,; ibliotecaGino Bianco e non sappiamo fino a dove si possa temere uno spargimento di sangue, se altrimenti la grande guerra moderna falcerebbe, nel nostro stesso campo, centinaia di migliaia di vite. Unica preoccupazione reale: la possibilità. di un simile moto, specialmente dopo i traviamenti cli alcuni, le titubanze di altri. E certamente le città, che sono di solito i primi focolai, questa volta sono più facili a dare ascolto agli inni degli studenti in vena di far chiasso. Ma io conosco anche regioni di campagna, dove il proletariato è pronto a qualsiasi appello. E' del resto questione di puro fatto da esami– . nare presso la Direzione del Partito. In caso, anche la non possibilità. dovrebbe es– sere francamente proclamata e deplorata; un par– tito d'avvenire può anche limitarsi a gettare la sementa, con mano che non trema. *** Un'ultima parola per coloro che non limitano il confronto tra l'integrazione nazionale italiana e l'internazionalismo, ma anche pensano alla" di• fesa altrui .... per far cessare le stragi e restituire indipendenza ai popoli oppressi ,,, o dare vittoria ai più democratici. Non voglio certamente addentrarmi nei còn– fronti tra i due aggruppamenti; non vedere se l'intervento possa essere decisivo. Ammetto la decisività e ammetto tutti i torti a danno di un sol gruppo. Ma che cosa avvenne dopo la giusta guerra balcanica contro la Turchia? Nessuno seppe ac– contentarsi: ognuno volle imporre altrui il giogo fin allora sofferto: la Bulgaria pensa alla rivincita; e oggi afiacora si tentano nuovi soverchiamenti, nuovi ricatti. Il militarismo, che è essenzialmente violenza, non può limitarsi a funzione di giusti~ia; il Bene, che se n'è servito, diventa Male, per continuare a servisene. La vittoria della Triplice Intesa preparerebbe inevitabilmente nuove guerre; il popolo tedesco non potrebbe non preparare la rivincita. Un augurio solo, una speranza abbiamo: che tutti e due gli avversari si estenuino, si riducano all'impotenza, alla incapacità di proseguire, di vincere.- L'augurio è sanguinoso e triste; ma quale po– polo più oserebbe poi attaccare un altro con le armi? Così, non il Partito nostro, ma il militai-ismo stesso spezzerebbe i propri cannoni. Ma questo ancora avverrebbe conforme i fini e le idee del Partito socialista. G. MATTEOTTI. EQUIVOCI DEIREL.A TIVISTI L'on. _Turati - Ì.Jlustmndo sulla Critica quel tale ordine del giorno de-i relalivi-sti milanesi - mentre d•a una parte "s'è p'l·eoccupiato di ripetere aruc~ra una volta che non si può non essere indecisi sulle coS-O di cui. mancano elementi essenziiali per giudicare i,n modo ~lo (nel caso oo-ncreto, se l'Italia possa, nel– l'interesse n,a,zi-onalee, implicit.amenLe, prolek'll'io, es– sere cosbretta a fa.r uso delle ,armi}, dall'altra ha vo– luto a.nc: he osservare che neutralità, procl.ama-ta certa e i·rrevoca-bile, è neiutralità sv.alutat,a. Sv.alubata ci,oè

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