Critica Sociale - Anno XXV - n. 3 - 1-15 febbraio 1915

36 CRITICA SOCIALE obiettivo? Sulla joimbina fraseologica del Popolo e dei futuristi che vi collaborano? Su.lle pillole d' E1·cole degli aggettivi frustanti l'eunuca viltà italica, su ricalchi Carducciani abusati e travisati -- stereotipia o profanazione? Il tradizionale, incorreggibile bluf(ismo rivolu– zionario prende la mano agli interventisti. L'abi– tudine di sognare, ad occhi aperti, barricate di prodigiosa efficacia, "sinfonie,, eroiche tramutanti il mondo, giornate storiche che sostituiscono, in 24 ore, il lento lavoro dei decenni, li pone ora in questa gioconda situazione: di lavorare a preparar la guerra sovvel'Siva mercè la Monarchia, il Mi– nistero, e lo Stato Maggiore dell'Italia ufficiale: di lavorare - senza saperlo - a disvogliare tutti costoro dalla guerra, poichè, via, la compiacenza dei sovrani ha un limite, e la borghesia è ancora abbastanza avveduta per far le sue guerre, e per non far quelle dei suoi nemici; per far la guerra per sè, non contro di sè. * ** Così i partiti interventisti, conservatori, demo– cratici, estremi, scontano il fio - con le incer– tezze, con le crisi, con gli assurdi in cui si trovano - dei loro mali costumi politici. La consuetudine dell'intrigo e della bassa poli– tica giorno per giorno; l'assenza di una coscienza e di una· abitudine " nazionale ,, della politica, fondata su grandi partiti, su grandi interessi, e non sui gruppetti avventizi di Montecitorio'; la mancanza di una unificazione della vita nazio– nale, e di una capitale che sia centro vero e vivo r1ella attività e delle lotte, anzichè delle inerzie e dei compromessi delle varie correnti; conduce oggi, in ore sì gravi, la borghesia parlamentare, non solo a fare il doppio gioco, di patriotica– guerriera alla ribalta, e neutralista-reticente fra le quinte; non solo a plaudire successivamente Salandra, per le aspirazioni e per la fanfara bel– lica, e Giolitti per la prudenza e il controvapore: ma a gingillarsi per gli ambulacri,. e sui suoi grandi e solenni giornali, con le manovre, le trappole, gli sgambetti e i dispetti di Giolitti e di Salandra, con interessamento non più elevato di quello del volgo che assista a una giostra di vaccine. Il deplorevole uso di passare la maggior parte ciel tempo a tener lezione ai socialisti del modo migliore di attuare il Socialismo, anzichè dare a se stes~a una_ chiara unità di coscienza, di pro– grammi, d'azione (per quel tanto ch'è possibile nel fluttuar continuo dei ceti, mobili come le arene, su cui si fonda), ha condotto la Democrazia a _trovarsi in questa situazione alquanto incomoda, ,11 aver fatto un giro su se stessa, tenendo ora la testa_ dove ~v_eva i piedi. Dopo sì larghe omelie per 11 pr:i,t1c1smo, l'attualismo, il minimismo, la politica cli realizzazione, positiva, fattiva, contro rh noi. scervellati utopisti, ostinati a non rinun– mare alle idee massime e ai fini remoti· essa s'è risv~gliata_ ora _romantica, idealistica, 'piena cl i poesia e d1 sogni e d'avventura. Inseo·ue i fan– tasmi dorati d'una 0 ·uerra che sarà l'l~ltima che sarà il_temporale_ c1ipo il quale brillerà un' per– petuo _sereno. 01 supera in capacità a illudersi. m arditezza di miraggi. ' .Oh~ dico, "_ci supera ,, ! Noi siamo diventati i cm1c1, 1-p1att1 segnaci dell'utile immediato: noi non sappiamo alzare il muso dal truoo·olo della l'e:i,ltà; noi abbassiamo ogni cosa al co~un deno– mmatore del ventre, all'unità di misura del maiale da mgrasso. I pubblicisti della Democrazia assi– curano anzi d'essere usciti dal Socialismo da te~po, p~rchè _non vi si respirava più l'aura erorna dei tempi del pericolo e del sacrificio · e ' BibliotecaGino Bianco additano a noi la via della guerra come l'unica buona per attuare quelle mete rivoluzionarie .... in cui non credono più da un pezzo. Mentre la stampa radicale squilla queste note, dietro la scena vi sono dei guai. Le due anime, la romantica e la pratica, si dividono. Guerra con Salandra, senza portafog_li, o neutralità con Giolitti e con portafogli? Oh! idealismo radicale, a:ffògati almeno in acqua più limpida! La tradizione del frasario grosso, della catubb.a, e del bluf(ismo, infine, mena i rivoluzionari inter– ventisti a minacciare ferro e fuoco con spade di legno e fucile vuoto: a fare il gioco del neutra– lismo conservatore, che si spaventa o finge spa– ventarsi dei terribili obiettivi della " guerra rossa ,, : a respinger da sè, sempre più, il popolo lavoratore, che, se crede talvolta alle trombe so– nore della blague barricadiera quando gli promet– tono il paradiso sociale, non vi porge orecchio, per un istinto che potrà avere anche del bruto, ma che non l'inganma, quando lo chiamano alla guerra. Di tutti questi errori altrui noi potremmo far nostro pro, se sapessimo e volessimo: .se non avessimo anche noi, da districare, nel nostro pettine, i nostri nodi. (1). 21 uemiato ·w15, Dott. Grov ANNI ZIBORDI. (1) Evidentemente .... deve coutinua1·e ! (N, cl., R.). POLEMICHE JN LIBERTÀ MENTRE SIAPPRESSA LAGRANDE ORA S,ebbene in questa fa&e ~nteluican,a dii fervida p<1-e– pa·razi-0ne e di ti,epida attesa, nell:a quai.e stanno maturando i cl.ostinid'Italia, mi fossi pToposto· di no,n più impegnare disp,ute per iscr.itto (basta,no quelle orali,!) i,ntorno ali.a uexata quaestio deH'i:nl;ervenfo, che p,e-rme è già 1-isolla subi,ettivamente ed obietti– v,amente-,- pur-e v•erso La succosa e cortese po,stillia de.Jl'amico Turati al mio articolo deloo.volta soo,rsa, mi &ernto debitore di una ri•sp,osta;alla trama polemica d·ella.quaJ.e intes&erò qualche c,hi·a,rimentoi,ntoroo al mio p,1,ecede.ntescribto. Nel quale,, in sostanza, io non ho voluto dife1I1de,re qu,alsi.asi tesi aprioristfoa: ho voluto se.mplk..errue,nte p•rospetta•re alrcun.e delle modificazioni cui il movi– mento soci.rulisla ~ le teori,e che lo ri-speocchianodo– Hanno sottostar-e in cons·eguenza della guerra. L'oc– casione :a scriveTe mi fu offerta da.Jl'a.tteggi.amenrto di al1curni soci,alisti e d,a parecchi articoli de,ll'Auanti!, nei quali, con la più grande sfoume.ra , si mi<rava a rimettere ,a nuovo i più ta,rlati luoghi oomu.ni del cadente ri voluziona:ri-smo, come se nulla fosse aaoo– clulo al mondo. ct.aH 'agos.to in poi. Cod,es.tag,ent.econ– tinu,a a ripetere imp-ea-territa le solirte frasi e ra rima– sti,care l,e antiche formolette, come se si n,a.vig,a•s·se nel migliore dei socirnLi&mi possibili. È sol-0 il funz.io – n.ament.oesteriore del maochinismo, l'aumento di cor– p-Ol"alità ,c.iò che interessa. La sottoscrizi.one «getta» bene, il gregg•e tesse.rato e el·ettorale ingrossa a vista cl'.occhio;per sparare contro gli interventisti sono più che suffici-en.tii ve.echi .archibugi appesi alla panop.J,ia arrugg.inita del pQrtiLo. E i rari ostinati, tro i quali • sp·ira vento di fronda, badino bene a rigar ddtto. Il partilo fa a meno degli «i,ntellettuali ». Ormai c'è.... la dittatura ·del proletariato.

RkJQdWJsaXNoZXIy