Critica Sociale - Anno XXV - n. 3 - 1-15 febbraio 1915

CRITICA SOCIALE 47 Ottobre Uereali e carni 656 ½ Altri generi alimentari: 400 1 / 2 Tessili · 560 Minerali 458 Miscellanea 652 Totale 2732 Variazione percentuale 124,2 Novembre 683 407 '/2 512 -173 684 ½ 2760 125,5 Dicembre 714 414 l/ 2 509 ',176 686 ¼ 2800 127,3 Il grano, per quarte>·, in scellini e denari, ha subito quest'aumento: Inglese ~hlllltObl\ Austrnllnno 1914 gennaio 10 33,3 33,3 " luglio 25 "37,3 37,0 34,0 37,6 1915 gennaio 2 48,9 5!,6 52,6 " " 9 50,6 59,0 54,0 Quasi è raddoppiato, e nella seconda settimana. di gennaio è salito anche oltre 52 scellini, il prezzo più alto raggiunto da 50 anni ad oggi .. I prezzi al minuto dei generi alimentari subirono questi aumenti: NELLE CITTÀ cli ultr~ 50.000 a·b. sotto so.ooo ab. .à.gosto 29 11 !) Settembre 12 Il 9 Ottobre 1 13 11 ,, 31 13 12 Dicembre 1 17 15 Gennaio 1 19 17 In Gei·mania, a Berlino, i prezzi aU'i11grosso subirono li nesti aumenti percentc1ali rispetto al mese di luglio: Agosto Settembre Ottobre Grano 9,8 °lo 16,7 °lo 26,5 °lo Segale 11,5 " 21,8 " 30,5 " Avena 20,5 ,, 25,6 ,, 26,1 ,, Orzo 14,!l " 36,6 ,, 48,4 " I prezzi al minuto aumentarono nelle proporzioni seguenti:· Agosto Settembre .Ottobre Novembre Paoe di segale 14,3¾ 10,7°/ 0 14,3 °; 0 10,7¾ Pane di grano 27,7 27,7 27,7 27,7 Farina di grano 14,3 4,8 7,1 9,5 Farinaclisegale 33,3 26,7 33,1 33,3 Burro 7,7 7,7 ll,5 17,3 Lardo 15,4 15,4 23,1 53,8 Zucchero 10,0 uaffè 3,2 3,2 3,2 3,2 Uova 28,6 42,9 71,4 71,4 Latte Bue 8,2 5,3 4,7 7,1 Montone 6,4 0,5 2,9 dilli. 4,4 dilli. Vitello 5,4 2,0 dim. 1,0 dim. 0,5 Maiale 7,4 4,3 8,0 11,7 Ventresca 16,9 23,5 29,5 34,9 Patate 37,5 12,5 12,5 Riso 20,0 20,0,. 4-0.,0 ti0,0. Piselli sfatti 57,5 60,0 110,0 142,5 Fagiuoli 32.0 40,0 6!,0 92,0 Lenti 30,0 40,0 75,0 116,7 13,3 10,5 lG,4 20,9 In gennaio .i prezzi dei cereali sono cresciuti ancora, tanto che il Governo ha deciso di farne la requisizione e di distribuire esso ai consumatori soltanto lo stretto necessario. In Danima·}'(;a, nella prima settimana di dicembre, rispetto alla fine di luglio, il costo della vita in una famiglia operaia tipica è aumentato. del 10,3 per cento. In lYviz:wm, da una inchiesta compiuta in 196 So– cietà cooperative con 205.326 soci o un quarto delle famiglie della Svizzera, e sopra un'area economica abi– ·tata da 2.157.484 persone o 58 °lo della popolazione to– tale, e 'per oltre 50 articoli, al 1° settembre, in oon– fronto al 1° giugno, risultava che quasi tutte le specie di carni erano diminuite di prezzo. Il pane di famiglia era salito del 3,7 per cento; il fiore dell'll,0 per cento; la farina indiana del 22,0 per cento; l'orzo perlato del- 1'8 per cento; la farina di avena dell'S,9 per cento; il l'iso indiano del 28,8 per cento, e il riso italiano del HotecaGino Bianco 4,2 per cento. Inoltre, il burro da cuocere è rincara;to del 4,1, e le uova del 14,4; il burro da tavola era in– vece disceso del 0,4 per cento, il formaggio del 0,7 e il latte del 5,8. Nelle patate· vi era stata una diminu- . zione del 16,5, e nello zucchero un aumento del 28,1, nella paraffina del 14,2, e in tutti gli altri articoli un aumento che va dal 0,8 al 15,3 per cento. Anche in Italia i prezzi salgono, come appare ·da queste cifre del novembre 1914 in confronto al novem– bre 1913, fornita dal Bollettino dell'Ufficiò del lavoro (1° gennaio 1915): · Pane di frumento Farina di frumento Pasta Carne bovina Lardo Olio da mangiare Latte Perce11tu1<ledi aumento o di diminuzione + 6,83 + 6,1 + 2,0 + 3,86 + 0,25 - 5,2 + 8,8 L'indice generale è salito da 96,0 a 99,09, cioè del 3,09 per cento. , .Sncus .. B~RA LIBRI E RIVISTE Le cause economiche della g·uer1·a. Charles Bonnefou così discorre delle cause econo– miche della guerra da parte della Germania nella Re– vue de Pai·is (15 gennaio 1915): " Sebbene la popolazione sia aumentata da 25 milioni di abitanti nel 1806 a 67 milioni nel 1914, occorre che 700.000 operai slavi vengano ogni anno a mettere in movimento le macchine agricole nelle grandi proprietà dell'Hannover, del Brandeburgo e della Prussia Orien– tale; e nelle grandi città l'industria fa appello agli !ta– ri.ani e. ai Croati dei quali la mano d'opera è _a buon mercato, . Sebbene il reddito annuo delle fortune tedescliè si cal– coli aumentato da 21 miliardi nel 1895 a 40 miliardi di marchi nel 1913, calcolando che in quest'ultima cifra en– trano 25 miliardi che rappresentano il denaro speso, qgni anno, da 67 milioni di Tedeschi, e sottraendo da tale . somma le grandi e le medie fortune, si arriva a questa inattesa conclusione, confermata dall'ultimo tributo mi~ litare, che 12 milioni di famiglie tedesclie, o 60 milioni di Tedeschi, hanno un reddito inferiore a 1000 marchi all'anno e non risparmiano quasi nulla. La sorte di questi impiegati o salariati dipende quindi dalla prosperità delle grandi imprese industriali od agricole. Pei· ogni ope·i·aio tedesco, sia agi·icolo o in– clusl:1·iale, la disoccupazione è la miseria assohtta a /J1•eve scadenza. Ora,, per l'agricolhu:a, la Russia si rifìutaya di pro– lungare il regime dei passaporti agli operai agricoli per una stagione, se non si modificavano i trattati di com– mercio rovinosi impostile nel 1904, se non si garanti– vano ai suoi emigranti condizioni di salario e di lavoro più umane, se non si la.sciava libera l'importazione dei suoi grani, se non la si finiva coi premi di esporta--,:ioue mascherati che permettevano ai grandi proprietari te– deschi di far penetrare i loro cereali in Finlandia e persino in Russia. Ma gli agrari prussiani reagirono contro il pericolo di una politica liberista, dimostrarono che le campagne dànno il 66 per cento delle reclute al– l'esercito, ed ebbero il f(aiser alleato per salvare l'agri– coltura tedesca. La situazione dell'industria non era meno grave. Centinaia di milioni di marchi vi sono impiegati, e ri– cevono buoni dividendi, ma ad una sola condizione : . che nessun ramo dell'industria si arresti, e che la sua produzione aumenti continuamente e trovi compratori all'estero. Se no, è il fallimento, è la disoccupazione. I Sindacati, il cai·tels, i t>rusts hanno mirabilmente or' ganizzato lo smaltimento dei prodotti, con un sapiente sistema di premi, ma da qualche tempo la Francia ostacolava sui mercati la concorrenza tedesca, fornendo, ad esempio, prodotti metallurgici superiori per ·la mi– glior qualità del minerale che. si estrae dalla Lorena

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