Critica Sociale - XXIV - n. 24 - 16-31 dicembre 1914

CRITICASOCIALE 381 Ai fornai berlinesi è stato vietato di far J}ane dopo Je o-re 14, ed :ai ristoranti di porre in tavola il cestino col pane dia consumare a volontà. Secondo \e, informaz·ioni di un corrispondente da– nese de:l\'Economist, l'importante Ditta Vereinigte Konigs und Laurahiilte, per \'-esercizio 1913-14, ha do– vut-o ridurre al 4 pe,r cento i suoi profitti dall'8 per cento del precedente esevcizio. L'industria mineraria de,! carbone. fu pe-r essa aobastanza soddisfacente, lo fu men.o l'industria metallurgica. Un terzo dei suoi di-pendenti fouchiamato so-tto le armi, e sp-e,c:ialmente il servizio di traspo-rto subi notevoli inter.ruzioni. La ~erra costrinse la Ditta a chiudere le sue ferriere m Polonia ne.Ila prima metà d-i agosto. Le i,ndustrl 1 e che lav,orano J>e.r 1a gu'err-a sono atti– vissime ,e si, lamienl~mo della scarsezza di man.o d'o,– pera; le altre industrie, oome, quella della se,ta, lan– guono. Lo zucche·ro continua a destare molle preoocupa– zioni in Germania e in Austria, perchè, non potendosi esportare, i produttori non sanno che -cosa farne, e mancano d-i mano d'opero qualificata per lavooorlo. Quanto alla I;ma il Governo ne ha requisito tre quarti per l'esercito, lasciandone solo ,u,n qua,rto pe•r l'indu– stria privata; i tessuti di lana sono quindi e,norme– mente rinoorati, ed anche i prodotti di cotone oono c11esciuti di prezzo, fino a 10 pfennig in quindici giorni. In Austria-Ungheria, le, importazioni, durante l'a,go– st..o, ammontarono a 94.700.000 corone, un terw circa deHe 268.600.000 corone dell'agosto 1913; le esporta– zion.i nello stesso mese non furono che un sesto, cioè: 30.400.000 corone contro 215.000.000. Diminuirono sp-e– cialmente le importazioni di carbone, co-tone greggi-o e -lana, e le esportazioni di zucchero, legno e uova. Anche il commercio interno fra l'Austria e l'Un– gheria è sceso a 58.000.000 di oorone per l'importa– zione contro 115.000.000di un anno fa, ed a 35.000.000 per l'espo•rtazione contro 130.600.000. Non meno seriamente ha sofferto la produzione del ferro e dell'aciciafo. · I prezzi del grano in Austria-Ungheria hanno su– bito aumenti vertiginosi, come appare dalle seguenti cifre.: 191(" Vienna Budapest Settembre 18 85,91 87,17 ,, 25 37,17 38,64 Ott<,bre 2 38,48 40,11 ,, 9 40,01 40,95 1919 Ottobre 10 22,78 22,68 Si noti c4e nei prez;zi dell'ottobre 1913 sono oom– presi 6 fior. 62 c. di dazi.o, mentre nel 1914 il dazio fu temporaneamente sospeso. Ciò segnata una vera ca– restia per un paese granifero come l'Ungheria. . I prezzi del pane in 6 setti.mane avevano segnato. questi ·au,menti per chilogramma: settimana Pane misto bianco 29a {19-.:25 lÙglio) ·h'. da 27;8 a 42,7 so• ,, ,, 29,6 ,, 48,8 sia ,, ~ 29,6 ,, 48.8 s2a ,, ,, 80 ,, 48,8 33a ,, ,, 32,8 ,, 44,5 34• ,, ,, 88,8 ,, 45,1 35a (SOag.-5 sètt.) ,, ,, 88,8 ,, 45,1 Pane misto nero h. da 25.5 a 89,9 ,, ,, 25,6 ,, 41,1 ,, ,, 25,6 ,, 41,l ,, ,, 26 ,, 41,1 " ,, 29,9 ,, 48,4 ,, "· 80,6 ,, 48,4 ,, ,, so,o ,, 48,8 AIJ'8 ottobre la oo.rina costava 20 he/ler più che nell'epoca oorrispondente del 1913, le patate 5 heller iri più, le ciJ}Olle 9 h., il riso 15 h.; le uova da.8 a 10 h. erain-0 salite a 10 e 12, e il latte rimaneva a 26 a 32 h. oome nel -1913. Successivamente però la farina è andata sempre più sca.rseggiando e i prezzi del pane a Vienna sal– gono rapidamente. . . . . · Fuori délla zona ove si svolgono le operazioni d1 guerra, le industrie in Russia sembrano in grado di superare le diffic.oltà della situazione. Vi sono larghe riserve di materie. prima e di cal'bone, _e, e_sa:~rit~ . il carbone inglese, si provvederanno gh op1~c1 d1 Pi~trogrado, Reval, Riga, Libau e della Polonia O?n . carbone della Russia meridione.le seboene la qualità sia inferiore e if tras J}OrtO più co stoso. Il ferro greg- _tecaGino Bianco gio, il rame ·e ogni altra specie di metalli ~ono pro– dotti in Russi.o.; un.a quantità in,g.ente di cotone viene dal Turkestan, ed è anche noLevole la produzione di lana indigena per le fìlature. Un notevole stock di oggetti lavorati si importerà dall'Inghilterra e dagli Sitati Uniti per la via della Svezia e della Norvegia. Per i.I blocco del Mar Baltico e del Mar Nero sofTre il commercio di esportazione del Jegn,ame, del grano, del pollame e delle uova. Uno degli eff etti più m eravigliosi della guerra è per la Russia l 'ostrocii.mo dato agli alcoolici, che significa 2 mili- ardi e 250 milioni di lil'e perduti pel biJ.ancio. Tutti i depositi governativi di vodka sono chiusi: e la vendita dell'akool è vietata nei ri,s~oranti di prima e di seconda, classe. Nei ri– storanti di prima classe, ,alberghi e clubs, non si può vendere che vino e birra. Questi divieti deter– minarono una straordinaria diminuzione dei reati, e aumenteranno la potenzialità di risparmio della po– polazione. Il pubblico si aspetta che la guerra ponga fine al militarismo ed è pronto perciò ai maggiori sacrifici. In Giap•pone, già nel 1913, \',aumento dei depositi nelle Banche era stato inferiore della metà agli anni preoedenti. . La speranza di un forte gettito delle dogane nel 1914-15 fu delusa: nell'agosto 1914, in confronto al– l'agosto 1913, le importazioni scem,arono di 12.551.069 yen, le esporbazioni di 13.503.451, e cioè del 20 e 25 % nel solo primo mese cli guerra. f: completamente sospesa l'esportazione e quindi l'i,ndustria della treocia di paglia che impiega 5060 O'p•erai,e;arrestata è anche l'esportazione della seta, wme l'importazione dei tessuti di lana. Tutti cercano di fare a meno di prodotti. esle-ri e domandano• -prodotti indigeni JJer ooi l'importazione è andata sempre più declinando, me-ntre l'esportazione in generale va crescendo perchè il Gi,appone s.osti– tuisce i prodotti tedeschi e austriaci nella Cina e ne,JJ,elndi•e inglesi e olandesi. L'Egitto non ha o.ncora posto riparo all'accumula– zione dei debiti e alle spese ecoessive del passato, ma, poichè la liquidazione continua e i piccoli colti– vatori si adattano al nuovo ordine di cose, la sua con– dizione economica deve migliorare gradualmente. Pel cotone, il Governo limitò l'area per Ja coltivo.– zione ,prossima nella misura del 43 %, e ha garantito un p-restito di 125 milioni per anticipazioni ai colti– vatori di cotone secondo la s·uperficie coltiw1ta; ciò nella previsione che i depositi di cotone esistenti non possano essere tutti sollecitamente venduti e i colti– vatori manchino del denaro necessario alla nuo·va col– tivazione. .!n India le importazioni nel primo mese di guerra son diminuite del 20 %, le esportazioni del 42,3 % in C.')nfronto all'agosto 1913, e le riesportazioni del 34-8 °(,. NP! cotone 1,a domanda da p.arte dell'Eul'opa è immedie.tamente cessata, e il già imbarcato fu re– spinto a,gli e.spo:rta-tori. Onde i prezzi ne scesero in due mesi del 40 al 45 %- Nei paesi neutri. In 0/aada l'agricoltura, l'orticultura e le industrie conni• ,~.e come gli zuccherifici, la lavorazione delle rat!ll<', ecc.. r,r0cerlono bene; invece nelle città e n~i c~·nlri industriali la situazione è sfavorevo-.e. l'n•:uo N,<:,•1.ionele industrie alimentari, ma gli og– ,tel,ti di l.1.;.;o e la navigazione soffrono fortemente. Nelle pri1,1e li settimane della guerra, ad Amster– •fam. il lraJlìcn mercantile, misurato d::il tonnellagg1•> è;)llc navi in arrivo, è calato del 45 %, a Rotterda•n del 65. Su 10.000 addetti alla- lavorazione dei dia- 1N1nli s,,lo :!-00 sono occupati. .::ìi prepara un prestito, parzialmente obbligatori-J al 4 %, redimibile in 16 a,nni, e con esenzione dalla sottoocrizi-one obbligatoria delle fortune sotto i 25.000 fiorini, prestito che ,andrebbe impiegato improdutti– vamente e dal quale la comunità non ricaverebbe al– cun vantaggio permanente. L'industria tessile nel continente è di quelle che -più soffrono dalla guerra per la scarsezza del co– tone greggio. In Danimarca e in Isue=ia già diverse filature e tessiture hanno dovuto chiudere.

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