Critica Sociale - Anno XXIV - n.20 -16-31 ottobre 1914

320 , CRITICASOCIALE Un ultimo mnrmonimento dell'Einaudi, il quale, però, non ci trova consenzienti come altre parti del suo studio: « È du1hbio quale dei due errori sia maggiormente pernicioso, se l'esagerazione dei Bilanci della Guerra, la qualo eccita lo scatenarsi e il ri-vivere degli istinti feri•ni umani, con la sostituzione della preda al lavoro nella con,q,lbista della ricchezza; ovvero l 'esagera zione d,ei Bilanci d,ella paoe sociale, la quale i ,ndu.oe l'uomo medio all'ozio, assicurandogli panem et cince nces a spese degli ,altri uomini. Ragion vorr-~bbe ohe rion si comme<ltess,er:oel'rori n,è in lbn campo nè nell'altro; ma semibra ohe la ,seconda spe,ci,e di errori sia stata p•iù fre.q,uenLemente e.a-usa di rovina, di de-caden,z.a ai popoli ed agli, Im,p,eri, come q,uella che più rapi– damonte uccide ogni senso di vigoria e di indi1pen– denza nell'animo uun-ano ». Del •primo er-rore abbiamo la dimostrazione pratica in ques,ti giorni, e in quale enorme mi,sura a,nche ,per chi, momentane,ame:nte, non è coinrvolto nella tregenda bellica, e con conse.g.uienze ohe peser an.n.o p er de,oonnii sulla umanità; q'llanto al secondo -erro.re - per l'Ei– naudi - è da dimos,trarsi che ess o, nel le forme in cui la· previdenza e l'assoourazione si svihippano oggii, sia un el'rore davvero, poichè il ricordo del panem et circences è un modo di dire, ma non è nè un esempio nè una ri•prova. M-e-n.tr- e la ,g;u,e,rra diistl'UJg.g,e, buona parte delle ri,c– che- 1,zefab icosamente accumu.Jate· d~gli abitanti in de– cenni.i di operosità, e po•i,chè il possesso dell~ ric– c'hezza hquiida in oro è sla-to, sembra, uno dei. mo– venti della Germania a scatenare la conflagrazione, vediamo ~ quanto ammonti J.a rioohez~a _dei P!irici– pali paesi d'Europa secondo le valulazaoni degh sla– ti,stici e degli economisti. Ci è g'llida sapierute i_l pro.f. Corra~o Gin,i e.o! suo volume, edi.to dai fratelli Booca d1 Torino (1914, L. 10), L'ammo ntare e la composizione della ricchezza delle nazioni, nel quale con molla dottrina egli esamina. i va,r,ii metodi escogi lati per calcolare cotesta mater1.1a così poco pon.derobile che· è la rioche,zza p!'ivala, ~ li· cri.tic.a, e li corregge e, infin,e, se ne vale per s.tab1- lire, con quella ma,g,giore-a,ppross-i:Ina,z:ioneche è ipo:s– sibil,e, l'ammontar,e della riochezza. Raggru,ppan:cfo m , un quadro i risultati de·i P'azi,enti cal 1 coli del G,ini, ,e,c,coqua,rulo vediamo: STATI Regno Unito Francia Belgio. Olanda Svezia. Norvegia. DanlmlLrca . Germania Austria Ungheria. Svizzera • Italia . Grecia. Ammontare Anno della ricchezza a cui si nazionale (n.) riferisce o prl vata (p.) llcalcolo In ml!Lardl di lire 1909 (11.) 353 a 42~ 1908 (p.) 287 1908 46 a 47 1909 (p.) so 1908 (p.) 15,8 1911 (n.) 4,5 a. 5,S 1900 (11.) 10 1908 (u.) 407 a 4H 1910-12 (n.) b8,9 1910-12 (n.) 43,5 1910 (p.) 15 o zo 1908 (p.) 80 a, 86 1890 5 a 6 Ricchezza media per abitante In u,·e 7810 a 9590 7280 6Sll0 5190 2917 1020 a 22so 4160 6400 a,1000 SJ15 20::0 4000 a 5860 2850 a 2500 2200 a 27u0 Ricchezza per chilometro quadrato ln mtqHala di lire 1120 R 1840 5S0 1,550 910 S:">,4- u,s a 16 1 6 260 750 .o 820 295 185 860 a 480 280 a soo 77 a 9S Se os servi,am o la ricchezza della G-erma,nia vediam,o che sla be.ne al ·paragone con quella del BeLgio e della F rancia, e, se pensi-amo che, cl-al 1886 al _1908, rnenLre la ;popolazione è cresciuta di meno d_1 un t-erzo, la ri·ccrhezza naziona-le è cresciuta nella m1,su,ra dell'89-106 %, e quindi in forte IIllisura nonostante l'aumento del livello dei prezzi, ci sarebbe da con– cludere che la Gerrmainia non -avrebbe dovu,to sentire q-uesta fonmidaibile cupidigia di attingere al le Casse della lla11q11e de France o delk1• /Jank o/. l.fo~ /and.. Essa ,possiede anche uno stock monetario d 1 109 lire per abitanLe (1907) abbastan za cos_pucuo 1 se. 9uell? della Francia, considerata la t.es ~1:u<r1z zatri ce p1u opi– ma, è di L. 177, e qu ello d el R~ no U ~i.to è di 79, non diirnenli,cando, per que.st' ulhm-a .na~ 10ne _. che _I~ stock monebario è su rrogato dai ti.tol! dei cred1t1 rnrso l'estc,ro. Che c.ooa .adu,nque spinge e muo•ve il popolo lede- BibliotecaGino Bianco sco con tanto ardore e cosl unanime alla conquista di un bolli-no di guerra? Qui ne soccorre l'esame ohe il Gini fa dei raip,porli fra I-a composizione qualitativa della ricchezza e la psicologia di un popolo. Così, secon<lo l'A1u.lore, l'Italia rappresenta il t~po agrì,colo con un.o. •prevalenza di ricchezza, fondiaria (45,4 %), una scarsa rapp,res-en.tanza di titoli (9,8 %) e di capitale commercia,le e mobili varii, fra i qruali sono OOIDIJ)J\esi i mezzi di t.rasporto (4,9 %); il Regno Unito rapp11es-ent.aiii tiipo a ,gra1nde sviluppo commer– ci.aie •e indus.lrial-e• con c,aratteri perfettamente o,p,posti (i,mmobili rurali: 8,4 %; titoli: 39,5; capital•e commer– ciai-e e mo·bili V(!Jrii: 17,8); la Fran,cia rnp,presonta il tipo capitalistico, con sviluppo notevole della pro– prietà fondiaria (20,5 %) e notevolissimo di titoli 31,2 % e di nUJDerario, a domici,lio o a prestito (17 %), L'importanza del numerario si deve anzi ritenere in Francia maggiore cli quanto da questa tavola non -ap– paia, d•ala la fr-eq'llenza delle trasmissioni di d-enaro cvl mezzo delle donazioni. • Ora, mentre il ,p,ro,p,rieta•riodi immobili, e in p,arti– colare il ,propriela•rio dii terre, è di regola una per– sona ,conservatrice, prudente, paziente, pac.ifica, of– fezi.onata ali-a sed-e e alla patria; e chi possied,e o maneggia per ,professio'ne titoli e n'l.llllle,rario è un quieti.sta •per istinto ,e per rifleossione; « al contrario l'in.dustrial,e, ,e, il commercia-rute, ,propriela,rii i.n ~uillo o in ,b,u,01n,a parte• d·i beni mobil'i, son,o necessari,amente animali da spi-ri,to di in,lraipresa, di energia,,. di inva– d,enza, di competizi-o,ne,, di 1-o.tla. Sono l,e doli ohe decidono del buon esito, delle loro aziende, e quelle qUJindi che essi sono dbs:posli a riconoscere., ad am– mirare, a colliva:re, nel oom•po .anzi.tutto dell'attività pro'fession<aJl,e,ma ,poi, ,per wna, naturale estensione, in tutti i campi dell'azione umana. Essi sono perta'llto progressisti pe,r indole e per C0111-Sqetudine.D'al<t~a parte; il crurattere sempre i-n_ u,n certo grado alea-toi:10 deU.e loro i.n.traprese, e la d11penden2a del buon esito di queste, dalla condotta degli ,a,Jtri 'llomini, li trag– gono a valutare -anche esageratamente il poter-e rego– latore delle, leggi e a reclamare ad ogni istante, verso i cittadini e ver,so le altre unità politiche, l'intervento d:eilo Stato in féNore dei I.oro i'llte>ressi. Sarebbe troip– po· ],ungo e.numeTare, le lot,te ec.onomiche ·e ·le guerre guerl'e•gg,iaile, a cui indu,striali ~ comme,rciai:iti tro.sci– narono in vi-sta del loro vantagg10, le ruaz1-om ». Che l'attual,e wnfl.agrazione si riduca nella sua es– senz.a a' un COJ;"pO a corpo fra due, colossi· industriali, l'uno a•rrivato ai fastigi della sua tJolienza ool mondo, l'Inghilterra, l'altro - la Germania - s-pmt? dalla necessità o daHa bram·osìa, o dalla -presunzwne, o d-a· tutte ',qu,este tre cose i,nsi,em,e,_a superare e so– -stituire il rivale, non sembra ormm dubbio ad_alcun-O. Il capitalismo ind,u.stTi~le,_o!'di!laL? -per_la ricchezza individuale e non per I bISogm d1 tutti, prepara e · foonenla q~esto folli•e di distruzione_ di r!cchez~ e di vite, cioè, alla fine, preipara la d1struz1one d1 se medesimo. . La, -riicchezza fine a se stessa è cagione di stragi, di morti e di lutti in tmgedie immani come la guerra, c.osì COiille, nella vita o!'dinari-a, sviluppa talmeinte l'egoismo individ:uale ~a _ist,e rili·re ~o)onlariam~nte I<: fonti dell,a v ita e da hm1ta.re al mrn~mo•, al d1 1~ d1 o,gni limi.te di Je,gi, tbma prud enza, la procroo:uonc d,ena sp,eci- e ,umana, . Dovreimo. du'ntju_e, fare l'elogio della povertà,, col fratiicello d1 Ass1,s1? No1n questo. Dov.ren:i•ofare le.1-~– gi-o \SÌ della rioohezz.a, ma non della. r!JCCJhezza pri– va~. fine a se stess-a, strumento di oppressione e di sfl'uttamento di altri uomini, ma della noohe2za crea– trice nelle mani della oolletliivilà e per il bene della collettività. Sncus. « Collana Socialista » N. 1. FEDERICO ENGELS: I fondamenti del Comu– nismo. - Scritto postumo edito da Edoardo Bernste!n. Traduzione italiana e prefazione di Angelica Balabanoff. Volume finemente 1·ilegalo in tela,_ L. 1.- RIGAMONTI GIUSEPPE, gerente respon&abil8. 11111ano, 17/lo 191' - Cooperativa Tipografia Operai· Via Bpanaoo, 6•.

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