Critica Sociale - XXIII - n. 16 - 16-31 agosto 1913

256 CRITICASOCIALE i;edimenli, degli agenti umani, .o una migliore or– ganizzazione di questi coefficienti, oppul'e la sostitu– zione delle donne e dei fanciulli agli uomini, di opel'ai -non qualificali a operai qualificali, e così di seguilo. Onde la necessità cli controbilanciare que– sta pressione esclusiva verso i costi più bassi, con una sempre vigile energia indirizzala a conseguire invece una più alLa produttività. Ed eccoci allora al terzo punto, al tenore di vii.a da procurars.i .ai produ~tori -:- d~1rala e inte,psità del tavo1·0, cond1zt0n1 degli ambienti, altezza delle mer– cedi, ecc. - su cli che i co-nsumatori, per la loro incom1}etenza, e i direttori tecnici, per· la inevitabile tendenza esclusiva alla riduzione dei costi,' sono i mono indicati a deliberare. Qui assumerà impor– tanza capitale una ben congegnata organizzazione professionale, della quale l'attuale Trade U nion non è che l'imperfetto embrione. Probabilmente l'organizzazione per professioni sal'ù altrettanto obbligatoria e nulomalica quanto quella dei consumatori come tali. Questa affilia– zione necessal'ia al gruppo produttore noi l'abbia– mo già in germe nei mestieri che dispo-ngono di Offici per la fissazione dei salarii minimi (wage bnru·ds), o nei quali, come avviene ai m~nalori, gli operai eleggono e pagano agenti cli oonirollo; la ll'oviamo più compiuta in cede professioni speciali, come negli ordini dei medici e degli avvocati. Così pure-, g'ih oggi, il «tradunionismo», nei paesi più evoluti - in Germania, per esempio, anche meglio che in Inghilterra - s'ingegna di risolvere, se non alla perfezione, con risultati non meno felici di quelli che i nostri uomini politici raggiungono negli ana– loghi problemi del Governo centrale e lo·cale, le dif– ficoltà relative alla delimitazione delle varie occu– pazioni, al passaggio dall'una all'altra, ai rapporti fra Sezioni e Federazioni di mestieri locali e nazio– nali e in genere fra le varie associazioni profes– sionali. E fin d'ora no,i poosiamo intuire che non saranno le Sezion.i locali o di categoria delle varie specie cli pro-clutlori e neppure le loro Federazioni ed Unioni, sia ge-ografichc, sia industriali, che potranno, esse sole, come vorrebbero i Sindacalisti, decidere dei processi produttivi e disciplinarli a loro talento; ma dovranno esaminarli e discuterli a fondo, trattarne, per mezzo di mandatarii elettivi, coi rappresentanti dei consumatori, delegati di Cooperative, o cli Co– muni, o dello Stato, per intendersi su tutte le ri– forme tecniche opportune, per modificare le esi– genze dei consumatori (anche la domanda ha tuttora gran bisogno di venire «educata»), e, più ancora e con maggiore autorità, per assicurare ai varii gruppi produttori sufficienza e sicurezza di vita. Nella de– tef'minazio-ne, infine, degli orarii, delle condizioni e delle rimunerazioni del lavoro, le Sezioni dei produttori saranno veri e proprii contraenti liberi, assistiti da tutta la forza della loro• organizzazione industriale. Ma, poichè al diritto dei produttori or– ganizzati di decidere delle oondiiioni della loro vita lavorativa, si contrapporrà un pari diritto dei con– sumatori di fissare quali beni o servizi loro abbiso– gnino e a quali prezzi loro convengano, è probabile che i negoziati approderanno a intese ragionevoli, e un naturale equilibrio scaturirà dal contrasto me– desimo, entro i 'limiti insuperabili del reddito nazio– nale complessivo, con tendenza a un'eguaglianza re– lativa di condizioni, tenuto conto, dove occorra, de– gli eccezionali bisogni o delle minori attrattive di certe p'rofessioni, per le quali automaticamente un più lauto compenso ristabilirà l'equilibrio fra la do- manda e l'offerta della prestazio-ne. · · Anche è probabile che, ad eliminare sopraffazioni e favoritismi, a risolvere contese, a dirimere attriti . e dissidii sempre possibili nel lavoro - onde ·na- scono, nel regime presente, le più a-troci offese alla libertà e dignità dei lavoranti - provvederanno « Co– mitati elettivi di fabbrica» in rappo1to _consultivo continuo coi dirigenti. Non è escluso che questi od analoghi organismi diventino assuntori di speciali lavorazioni o servizii, giusta norme cooperative. Ma neppure con questa essenziale « organizzazio– ne dal basso» a tutela della libertà e ·del benessere · dei produttori di fronte alle organizzazioni coopera– tive e ai Governi locali e centrale, si esaurisce, nel concetto dei Webb, lo schema dello Stato futuro. A questa, che ne è la parte obbligatoria per tutti, si aggiungeranno i raggruppamenti volontarii cli consu– matori e di produttori, che vi avranno parte impor– tantissima, anzi - secondo i nostri Autori - pre– dominante. f. p. ·A un prossimo numero: A proposito di filosofia della storia e di marxiiJmO, dell'avv. TULLIO COLUCCI - e il seguito dei Problemi della piccola proprietà, del dolt. GIULIO PUGLIESE. Pubblicazioni della Critica Sociale f. MEHRING:Dodicianni di legal eccezlonall (1878- 1890); storia della reazione in Germania con– tro il partito socialista; con prefazione di Claudio Treves. - Un vol. di pag. vm-288 . • • • L. . (Per gll abbonati alla Ot'itlca Sociale, sole L. 1,50). S. CAMMARERI-SCURTI: li latifondo In Sicilia e l'In– feriorità meridionale . . . . • . . • • . ,, SYLVA VIVIANI: La verità sulle spese militari (pa- gine 48) • • . • . . . . • . . • •· • ,, LOSTESSO: Le riforme millharl tecniche, I. La marina LO STESSO: II. L'Esercito. Il reclutamento . " G. BAGLIONI:Per la riformaferroviaria; note e pro– poste, con introduzione di F. Turati. . . ,, LO STESSO: Il posslblleembrionedi unagrandecon– quista: a proposito ,delle " rappresen,tanze di categoria ,, dei ferrovieri; con proemio di F. Turati . · .. · .•.•...... ,, F. TURATI: I Trlbunalldellavoro. Un vol. di pag. 96 ,, LO STESSO : Il diritto di riunione. '-' La rispostaalla Corona (discorsi alla Camera).· - Un -vol. di pagine 128 • ·. · . • ·• • • · . • • ·• • · • ·,, LO STESSO : Il partito soclallsta e l'attuale momento politico (3a ed.) colla Risposta ai contraddittori ,, LO STESSO: La politica a zig-zag dell'on. Glolittl ; LO STESSO: I cimiteri del vivi (Per la riforma car- cera,ria) . • . • . . . . . . . --.· . . ,, LO STESSO: Carceri, repressione del tumulti e fondi segreti . • . . . • . . . . . . • . • ,, LO STESSO: L'azione pcilltioa del partito socialista ,, LO STESSO: La fine delle te_ndenze . . . . . . ,, F. TURATI e A. KULISCIOFF: Il voto alle dohne. ,, C. TREVES, F. TURATI, I. BONOMIe G. ·CASSOLA: Le L"ghe òl resistenza e Il partito socialista • ,, C. PETR.OCCHI: Il lato pslcologlco del soclallsmo. ,, G.CASALINI: Le pensioni divecchiaia e di invalidità ,, LOSTESSO:La politica scolastica nelComune moderno ,, G. SALVEMINI: Suffragiouniversale,questionemeri- dionalee riformismo· . . . , . . , . . . . • ,, A. SCHIAVI: Dall'Eritrea alla Libia; Gli insegna– menti di trent'anni di colonizzazione italo– africana sul Mar Rosso . . .. . . . . • . .. ,, . . s 1 50 25 50 1 - - 50 - 25 1 - - 50 - 20 - 20 - 20 - 25 - 15 - 10 - 20 - 20 1 - -- 50 - 20 - 25 - 15 . Commissioni e vaglia alla 'Critica Socia'le Portici Galleria, 23, MILA.N9. . , 1 RI~AMONTI GIUSEPPE, gerente responsabile. Milano, 20/8 1918 - Cooperativa Tlpogralla Operai • Via Spartaoo, 8. I Il

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