Critica Sociale - Anno XXIII - n. 4 - 16 febbraio 1913

54 CfflTICJ\ SOCIALE mettono la possibilità della evoluzione dello St_ato verso quel sempre mnggiorc acc.aparr:uncnlo <.li fun– zioni economiche,, industriali, assicurative -e cosi via, che sembra risponda a una necessità slorica e che è nelle idealità dei socialisti: per i qunli, sòtlo questo .ispo.tlo, e non già per effetto di astratii scrupoli mo– r,alislici, la questione ha un'importanza e un'urgenza davvero -eccezionali. Noi conosciamo pubblici servizii della più vasta po1;tata, e precisamente fr.a quelli ,che segnano più tipicamente la progressiva inclust.rializ– zazione dello Stato in senso contrastante al mono– polio cap.itali'Slico, il successo· e l'avvenire <.lei quali è forse già a quest'ora compromesso irrep:uabilmenle da cotesto sistematico prevalèrc cl.i influenze illegit– time, dalle quali la tirannia padronale del· privato esercizio, in regime di libera concorrenza, è in qual– che modo riabilitata. Or qui la rarli-ce del male è, ne conreniamo, essen– zialmente politica. :Q;iç,chè, pur troppo, .,:1Ht\ Camera, si può dire non esista più un'Estrema Sinistra: <lac– chè la falange radicale non è più che un'appendice dei vari i Gabinetti· che si succedono -e un •vivnio di aspiranti a portafogli e a sotloportnfogli; dacehè lo ste&so Gruppo socialista, diminuito da u1rn divisione d'altronde inevitabile, dominalo, in tanti dei suoi uo– mini, dalla logica accomodante del mcno peggio, ap– plicala non già (e si capirebbe) a conting_cnze gravi e transitorie, ma divenuta bussola dell'azione - o del– l'inazione - quotidiana, non ,esercita più quell'azione vigile e combattiva di controllo, rl i cui basta·no anche la minaccia latente e la semplice possibilità a frenare, col timore <follo scandalo, le velleità corruttrici e l'm– bit.rio dei potenti; dacchè insomma la mancanza di una vera e ,costante opposizione, nel Parlamento -e nel . Paese, ha crealo il fatto e l'opinione di una ·sicura im– munità ai prevaricatori, e una specie di complicità generi-ca e difTusa, fatta, se non altro, di lollemnza e di scetticismo; è naturale che l'Amministrazione dello Stato scenda a g"ran passi per la via delle compia-· cenze, d-elle ingiustizie, -dei favori, delle corruzioni. Non è -cosa lieta che, proprio sotto simili auspici, debba inaugurarsi in Italia il nuovo e veramente de– mocratico sufTragio elettorale! .Ma, giust'appunto perciò - e finchè a un lale ·stato di cose non riescano a contrapporsi nel c,a,mpo poli– tico proporzionate reazioni - tanlo più. ci sembra ne– cessario che la libertà d_i critica degli impieg_ati non sçifTra limitazioni, le qt.Iali non siano as~olutam.ente necessarie. Qual che sia il movente (non sempre _sarà nobile e disinteressato) cli cerle propalazioni - quali che ne siano gli inconveni_enti e :gli -eccessi temibili - malo, e di gran, lunga, periculosam libertate,h. Ah! davvero ,che gli esempi, che ogni giorno ,ci si ofTrono da considerare, ci consigliano a fare fidanza sull::i vi– gilanza efficace dei Procuratori del Re.".. quando, i responsabili essendo i pesci grossi dell'Amminislra– zi_one, in realtà (l'cter Augen ne -conviene), il vero o il maggiore imputato non sarebbe altri che· il.· Go– verno! R sia -pure che, della lamentata corruttela, parte, e buona parte, non sia altro che un bluff di speculatori e cli ciarlatani. Peter Augen ammette che costoro han– no libero adito in tutti gli Uffici, dal Direttore gene– rai~ ,e dal Gabinetto del Ministro scendendo ai più umd1 r1p,arti esecutivi dei varii Dicasteri. Or non è già cotesta licenza data loro, cotesto subirne l'invadénza sia· pure, le· molte volte, di pura ostentazione - m~ efficace··ad accreditarli presso i cr-edenzoni -· non è già, lutto questo, un princ1p10 cli connivenza colpe– vole? E perchè si pretenderebbe, è come lo si potrebbe sul serio, la riservatezza degli scrivani e degli uscieri, di fronte a chi esce pettoruto, con' aria di importanza riconosciuta, ciall'Ufficio dei più alti burocratici", <love ha consuetudine di trovare le più amichevoli acco- glienze? ' Le osservazioni che l'amico nostro fa seguire circa la complicazione degli ingranaggi burocrati-e.i, che annulla ogni stimolo all'azione e ogni individualizzata responsabilità, sono del più alto valore; non noi certo potremmo dissentire, che la medesima tesi sostenem– mo più volle nei Congressi degli Impiegati, e all'or·-' ganizzazione unitaria di questi in tanto attribuimmo una notevole importanza poli,lica, in quanto. sperammo che da essa - come ne avea preso l'impegno, e per l'effettivo interesse che aveva nel.la cosa - dovessero proporsi ed imporsi gli adeguati. rimedii. _Una taJe , azion,e :i.:ipnratri-ce,non fu ,neppure I tenlata.,,Di qui '.lo. scadimento politico e morale dell'organizzazione me– desima, la cui azione poteva diventare - forse potrà ,:incora un giorno - una forza ,efTettiva e ·poderosa di rinnovamento p'oliti-co e sociale. Ma a preparare una riforma in_questo senso, -e una riscossa della -classe che alla riforma conduc'a, non è forse condizione ·necessaria - non diciamo suffi- · ciente, perchè altri ,coefficienti si richiedono che fi-_ nora sono mancati - l'esercizio e la. illimitata libertà della -critica? E a che, senza di ciò, può giovare il se1·mone, che esorti. gli impieg~ti, individualmente, a serbarsi incontaminati, dignitosi, solerti? In fondo, cotesta difTusione, ,che è poi negazione, <li responsa– bilità è, ,dove la libertà siil lesinata, la migliore difesa di ciascuno e di tutti: ·essa è il sostitutivo necessario della libertà che difetta. Soltanto la libertà, con tutti i suoi guai - ma coi suoi compensi tanto, a lungÒ andare, maggiori --: potrà rendere quella difésa non·. necessaria. Malo pe,·iculosam libertatem ... Da ogni parte, pe1· oghi senti-ero, si ritorna al vecchio latino. l\~a andate mo' a raccontarlo ;:ill'on. Giolitti! Per Nor. moralità moralità dell'amore. l'amore delta -e per la Dal mio primo articolo', susci~tore della polemica sulla morale sessuale, ad oggi, è passata tanta ac– qua ·sotto i ponti, che avrebbe potuto anche por– tarsi n mare la mia replica all'amico Turati. Ma la morale sessuale si è complicata, via facendo, con una questione più ampia, co'n quella della mo– ralità in gcn,.ere, che io ritengo così fondamentale ccl essenziale pe,r la stessa vita del socialismo, da pensare che la nostra discussione non sia fuor di posto. su questa ·nivist_o, anche se protratta un po' ·.a lungo·. · ·· Il Turati, per combattere a fondo le• mie affer-- ' mazioni, ha cominciato dal contestare le premesso .. Che cosa significa par.lare di valore morale -dei' !10stri atti, di umanità opposta all'animalità? Non è 1~ vecchio gergo dello spiritualismo, il vecchio dua– hsmo della carne p!;lccamino_sa e dello spirito puro, che tutto il pensiero moderno ha rinnegato c se-e po_lto? La morale? Ma ha un campo limitatissimo di a?-10ile, _tocca,.solo- le più superficiali ed èffimet:'1)-aç:. c1dentahtà rlelk1 convivenza; gli al.ti ess~m:iaH, dei

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