Critica Sociale - Anno XXII - n. 3 - 1 febbraio 1912

:\. \ /. :34 CRITICA SOCIALE e éorivertàno in lefjg-e - qUell'ineffà"/Jile decreth di annessione! , ll lettore è pregato di appogfjiate la frbnte sul pàlmo della mdno e - se·mpl·ice1nente - di 1•iflet– te1·e qualc1ie ni1·nuto.. .. Vero che ogr,ji giorno clie passa pegg·iora, sot– to questo aspetto, la situazione ed infittisce il gar– buglio; e sb1·andella vieppiù la m1·,se1·abile stagnol[!,, con la quale si è èreduto di poter vende1·e co-ine. argento massiccio, ai buoni ·villici italiani, il. si– liceo blocco tripoùino. Quante volte l' on. Giol·itt,i avrà 1-imuginato frq_ sè con senso di ramma·rico - pensando ai nostri •incitamenti a portar Tri– poli alla Camera sin dagli iniz-ii - l' ant·ico e ar- gu~o latino : salutem ex inimicjs ! , Jl1aorinai ha il piede sullo .sdrucciolo e fa i.;01ne il mercante che, pel timor verde che ha del falli– mento, accumula spropositi a sp1·opoi.:;t•i e finisce per precipitare nella bancarotta! ** * I · Ma ·il Gr°uppo sociàùista no'n· soltanto ~i adu– na per insiste1·e, ajf'inchè •il regi7,~e rappresenta-. t·ivo ritorni. 'J!)' anche tempo e/te le op.nion,i e ,i propos·ibi,di cidscuriO dei suo·i memb1•i - sull' at! teggiainento- •vei-sO ìl Ministero - s·i palesino _e p1·ecisino. E non iiuo'ée che sia aiquanto P1"Ìma·del ·riaprirsi di M. ontecitorio. , , 1V ori è infatti, questa che andìarno ad agitci1·é a Bologna, uria p·iccola questione di tattica pa1'– laméntd re, che, comunque si 7:Ìsolva, ·il PG!rt-ito non.ne è scosso, e giud-iche1·p,nno i Congressi. Nè è q uestione, su:lla quale s·ia lecito patire o preten– q,e1·eil se humili!ter subjecit di una qualsiasi mi- noranza. . . E' invece, oggi, tutta la questio'(l,e, vitale, de– cisiva, d.ello stesso Part·ito e del suo d·ivenire. E, nell'ine'Ditab·ile dualismo del G1·uppo, ogni 'J?arte_ha su·ìn;emoiiitétesse a guaaagn<;ire,, a ~è lu magg'iOranza Uel Partito. Sopratutto avra questo interesse - e questo dovere - _ la pa1·te çhe non pensa la politica socialista si esaurisca dentro ·o ne~ dintorrvi · del Parlamento e ael Governo, s'è lanciato, a testa bassa il nostro paése. N otdv0, come ovunquè la pblitica coloniale - che consi– dera le alt1·e 1'Gzze come strumento p1·edestinato allo sf1·uttame1bto dai più forti - abbia' generato · ferocie e sop1·affa:àont inau~iite; co·me l'allean=a del moderno 'm·ilita1'ismo - che, a dijfe1·enza dal– l'antico, a cui la vita del soldato, non tanto facile a sostituù-si ed allenarsi, era preziosa ha pe1· ca- 1·atte1'Ìst-icala 1 inWiiff e1·enza con cui déve esp01'1'e al sacrificfo gmnd·i -massè di uomini, senza affatto p1·eoccupa1·sidella loro so1·te -,- còl niode1·no ca– pitalisrno delle Sbcietà anonifhe e della Banca - il capitalismo .J.suraio su larga scala, che igno– ra il lavoratore da C'UJ~ pompa i suoi· anon1:mi pro– fitti -, n!)n possa certo p1·oliferare ·ili meglio. Malg1·àdo ciò, una grassazione come quella osa– ta dall'Italia - non contro. i barbari soltanto, ma cont1·0 una nazione europea - senza la me– noma preoccupazione di pudo1·e e di ipocrisià, dl quell'ipocr-lsùl che è ,pu1·e uri 'omaggio dlla dè~ cenza, non 's'era,- '{l,otail. Kautsky - ancora ve– duta. E se ,ne chiede là rag(i,oné. . Tanto più ne chiede la ·ragione, p_'eJ.rchè neppure il rigoglio di una industria estrernarnente evoluta, che l' Ital-ia ancom · non possiede,. può spiega1·e, ,col b1isogno ·impel'lente d·i sbocchi, e d·i mercati nuov·i, l'inconsueto fenom.eno. ' Il sapiente esegeta d1l mar:vismo non tro•va al– tra migho1·e spiegazibne che la relativa dèoolezza, >Ìn Italia, l'arresto a?7-zidì. svilitpP,,o . d,èl partito' e del movimento socialista. In ogni nazwne 1 di fronte allo svolgersi d,el capitalismo, e ,dell'ùteologia e della ,Psicologia di classe che esso g'enera, cresce , e si svolge ·la opposta ideologia della classe sala– riata. e. sfruttata, la quale in/rena gli eccessi del- l' egoùmo capitalista, o alnneno li sforza a quei pudori, e a quelle ipoc1-isie, che accennavamo ·d1: sop1·a. In Ita.li~, il partit~ s9cialis~q, erci, in q?-te– sto momento, in p1·0,Porzionè,assai debole, di'$o– rientato, ma,l fuso coDlamassa òpèraid; militari– smo., affarismo, e Governo loro st·rumento, ne hanno destramente profittato, · ' · In questo senso Tripoli,, è anche il fatto nostro, può anche essere .il nostro 1•imorso. E dovremo sen– za indugio purgarcene e ria1Jilita1·ci. · :ioltanto, a chi incalza asserendo che·« ~ il fat– to del riformismo », noi abbiamo un piccolo er– rata-corrige da oppor'!'e: - cc sì, del riformismo, che, durante tutto un decennio, non si è sapùto nè voluto seriamente farei ». · .· LÀ CRITICA soèIAtE. P.S. Questo articolo è già. « in pagina » -Ne ril suo c6rnpiio - il q6m,pito nostro - sa11à dei più agevoli, N Oi, infatti, non ·sottarìto dovre– mo combattere la 1·ovina finanziaria, morale, civ-i– le, derivata è detÌivante al jìaese dalla impresa co1·– sara del si!{nor Gio'litti e suoi compliC1i. Sopra– tutto dovremo combatte1·e l'equivoco so~tile e le arti, èon le quali nostri amici dii ieri - che si van– tano nostri continuatori e accusano noi di diser– zione - giustJificano, in sostanza, quella crimi– nosa avventura o, peggio, non osando apertament~ giustificarla, scovano sofismi e cavilli per àJifender– ne tuttavia a spada tratta gli a1ito1·i.E dovremo al tempo stesso schermJirci - ta?J,to n « fattò nuovo » de'lla guerra ha scompaginati i vecchi quadri .del partito, mescolate le schiere, sconquassate lè' ve– nerabili trdd·izionali « tendenze » ! - dovremo schermirci dalla impressione, o dalla i;.,_sinua.– zione, cli~, _a non rimanere guardi,~ del co1·po di q'!-"estoMini~te7:o,de~laco1·sa,della,tor~a e del fal– limento, noi si e disertato e tradito il socialisrno evolut·ivo e ragionevole, si è passati, armi e baga– gli, al caravanserraglio r,ivoluzionario. Sì questa quando ne giunge la notizia - appena cred'i– . bile - ;J,~lla riunioné :inVùi,/0, alla vigilùhdélla sup'postà ridperturd. luce del sole ci converrà dimostrare! ' Espieremo così le sole peccata che ci conoscia– mo - aver creduto ·impossibili i tralignamenti politici sbalor.dito·i, di Governo e di partiti che pur troppo toèchiamo con mano. ' Ma l'espiazione non sarà vano esercizio di asce– tismo. Sarà insieme rimedio e sarà 1!revenz-ione . . parlo Ka11:tsky,in_uno de_gliilltimi fascicoli del– la N eue Ze1t 1 anali;zzava i moventi e i caratteri d~lla nuova « politica da banditi », nella quale Mdfttehiarhd tutt~ i nostri app'fézzàmènti e, jfer I ' • J - - l, • J__. • essi· e cori:essi, la convinzione che la riunione anticipata era politicamente é moralmente nébes• saria. Péil'sian'lo che oggi lo sia aitché più di llfrl. E attlndiàmb di vedere come il Gruppo· rispon– derà a questo curioso e davvero inverosimile contrattempo ! La C, S, ,

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