Critica Sociale - Anno XXII - n. 2 - 16 gennaio 1912

11 !J'l~, ~1•n 1 1 CRITICA SOCIALE 26 ,. ,il1· .; • f.,, ; I , il fronto del quale mJi non siamo, che dei ri·dicoli nane– rottoli) ci -rnost11ano ..chiararncnte come sia illusorio l'espansionismo c0,lonialc, specialmente riguardo alr l'emigrazione, e ·quale ineffettuabile I utopia -sia la soeranza di avviar.e forti correnti migratorie nel N,ord-Mrica. Per quanto questo sia più vicino alla madre patria, i nostri contadini e operai non lascid ranno mai le Americhe per Tripoli o Bengasi. I Vf qualcosa si farà., rua sarà Eernpre in misura beffarda• mente·minima a pall'agone dei sacrifici di denaro e di sangue, che ci ,oostel.'à ·l'impresa,, le cui fila ci- si strin• gono sempre· pi·ù datt0rno al collo e.,la quale inci• derà sul gramo ed esile corpo economico della na– zione• una ferita a sangue continuo. li nostro pessimismo non è, pertant0, partigiano o aprioristico; esso si fonda sull'esempio del coloniat llsm0 inglese e tedesco, ,il quale, nel mentre prova tutta· la futilità dell'imperialismo ,nei riflessi dell'ef migrazione, prova anche- a· luce, meridiana che i1 più sic1:iroe immancabHe ,effetto ,,cJ,i esso 'è l'aumento incesrnrtte deUe,spern militari e ,deJI'oltracotanza mii litaresca; e 1 la 0reazione delh1 bms0crazia coloniale, che è la più costosa e reazionaria ·di t;utte.. 1 . Le spese tlelJa·barbal'ie ,crescono sempre più, a sca' pito di quelle :della oìviltà;; il paràissitism"' getta piìi profon/:ie le sue1;radici, ,e i p·ericoli Clii• contatti belli– cosi·si ·,faimo sempre maggiori, man mane che le iron• tier-a degli S-tati si vengono artificial ment e allargan• ·do con le conqµiste brigantesche. I p.er· icoli e le mi• nacce, a lor 1volta,•provocano altri sao rifici militai ri, e così si viene creando Nn mefistofelico circolo vi• zioso, per cui sembrano svani-Te nel nulla tutti i no– stri· ideali di ielcvazione e -red'enzione oiviJe. •, "· : •Uhi o quale imprevùto potrà spezzare un simile circolo 1 , " E. . MARCHIOLI' . ,, ' . VI. . 'l· -~ ~1 l'. 7 !f ; '': ·1·"•· i ~ "'t)'[!:.C .-:.e 1:, ~ I inBzzi dt miglioramBnt9 - d BmancipaziònB psr i braèéianti. (Continuaz'ione) 1 .;; ·'! 1• 1 , ,-;,r, ,r 'f!;. n· 11 :1 nrr ·:.t ··,:•rv, ·.i Ladisoccupazione debraccianti- e il doro ·assorbim ento . , ._Pèr lo, sviluppò ,.deJI )ndustria.' E' questa U!}a causa~, che dipende assai poco dalla volo~tà delle oi'ganizzazioni 1• 1'uttavia ne ite– niaD?-oco~to, perchè cilfatto che stià in gran parte al eh !uor1 della azione di;ret-ta dell'organizzi;tzione' non ,s.1gm:fica•che essa non abbia una. gi:ande. im-' portanza. Se.le condizionii generali della l{,omao-na' fossero, più favorevoli ,ad un largo e rapido, ;v-i- 1 luppo d~ll'industria propriamente· detta., è certo ç-he la chsoccupazione dei bracciant,i sarebbe scom– parsa, o sarebbe,. quanto meno, assai dimÌnu~ta-. De~ reslto, la_città della Ro;magnf\, in cui l'in- · dus;tria, ·a, cagione. tle-lla fortunata posizi.one o-eo– gra:fi_ca,,ha pi:ù -progr~di~o, è .:):lave:rma.;,E ,si deve pra~~s~mente _ri ,t11~e fotte; ''1! u11a certa p::uite élegli antichi hrac?ianti, ha potuto trovare ,uni. colloca- I me_nto be~ più co_ntinuaitivo, che non quello offerto; dai lavori pubblu::i. .. . . ., ~u. <J.Uesto terreno, le org:aniizazioni clevo:Ùo ii. m1tars1: a, non _sc;oraggiµ~~l'iniziativa privata; cle– v~mo, ~10~, chte\le_re tariffe :ed,orarii, !non spropor-' zw_nati :_u redd1t1 e alla-, potenzialiltà dell'indu– stria e nspettare i contratti colleJttiiv( ~tipuJati. .1 ..,. I .., .[ .t ! :.. J • .. La disoccupazione de ·braccianti . . 1. . ~ I~., cooperazione. Per passare ai mezzi,.cbe più di~€tta~ente di– pe_nd<;mo dalla voloJJ,ltàdegli interessati, e per éo– mmcrnr~ da una forma, ·che abbiamo O'ià conside– r.1h, ~rhh"nr .:ntto un nltro punto di ,'::,,.~ s· , •~lu, 1 }1lllJ' asserire, che I~ eooperazione. s1,.e di~osti:;ata. effi– cace per combatltere, su•l -terreno agricolo, la di- soccupazione dei bdccih.nni. : ,; . , . 'N ell'agriooltura, la clomi;tnda di lavoro P'1Ò1re– stringersi od allargami in misura molto maggiore che non neW:industria propriamente detta. Vi si inconltrano una quantità di ·lavori,. {!he. si possono fore o non fare, oppure far~ co-n parsimonia- o con lar.ghezza, senza che la· quantità dei prodotti pre– s~nti ,in definitiva - -almeno per .i. primi anni - chffer_enz_e inolto sensibili., Sono- specialmente I quei Jayon eh terra :e; parte di, quei lavori ,sussicliarii per la p.repnra7:ione cl~i r~ccolti, ai quali si dedi- cono appunto i braccianti. '· · Data una così singolare variabilità nella do– m a,nda rlel lavoro, è av,enuto chP i brarc~anti ·_ man mano che elevavano, e qu alche v olta olt.re misura, .le, propFie: tariffe, •o, che dim.in,u;ivan:o ec– cessivamente- l'intensità del propriio sforzo, o che si mettevano in .urto, specialmente, politico, coi mezzadri o coi proprietarii. - V€devano contrarsi, p~-r.parte di oue~ibi·, .la.ri.chiesta delle loro braccia. Altt!raverso ad :una diminuzione nel ,numero delle giornate lavorativ e, essi ,così perdevano, in, gran parte, i benefi.zi ·che si- attendevamo I clall'aùmento delle' tariffe e dalla riduzione clegùi orari; e il problema·· della disocoupa.zione,: èhe pe.r _loro. ~ra sempre il problema fon<1amentale, anzichè venir risolto, resitawa .peggioil.'ato. . ., Il fenomeno non PUÒ inv,er,e verificarsi su quel– le !terre, che i braccianti prendano in affitto e la– vorino colle loro Cooperative. I· spci ·di tali Coo– perative '> Ono q uei medesimi la'voratori; i q-µali quando e.ra, nq disintèressati .del prpd:otto sullfl terre oggi gùadaµ:nate. a}l'lc],Hìtta1nz,.,.collett~vfl, 1 ed anche ora sulle altre terre per Je q:uali_il'iimangono sempre operai, av-ventizi .__,, •risptittivamente senti– vano e sentono tutti i dnT'ni de-Il.a cl 1 isoccupa;>;ione. Ti;'' dunque naturale. che uno- dei p.r.e,v;~hmticriterii d,e.lla loro- condu.,:ione f)d ammini'stl\azione Glebbaes– se.re quell@ cli etiminare. o, per lo ,meno di, lenire i ~a li s,tessi ...P,(i)raiò• le lc~i.roC0q.perativ.e: 1 allo saopo d1:acc11esciere ,la .domanda •di bracoj,a e ,d:i dimiruu.i– r!, ic@n ciò,. la disoccupazione, -non·tl'ascureranno d1: far•eseguire• tut~i _quei lavori, i quali, essendo alla lunga! J_Jroduttiv.i, ma .. non r~ppi"esentançlo µna J1ec.ess1,ta assoluta, vemvano, ,,per .le, .,ragioni già .esposlte, tralasciai.i dai mezzadri o dai. pro- prietarii,, . , 1, 1 , • : ., 1. .'·, . . · · I~, tal_e se~1so)le C?operative sar:inn-</ t!j.n,tp p,1ù f~c1lmentle mcorag-1narf:e, .se, per .. mantenerle in vita, 1~e!lorç 'ste1J~ointertSS!', i loro 9~c1.sa1lral;).~o p.steneI,~l da. quegli ecce1js1,,che, per spinto dr..rap– presagha. o per. n~anc:mza di esperiel'ze <liretiteifml costo e sul redd1t.o, delle c~ti vazioni, •,commeiJte. v:a,1?·~llo~chè layoravano co:m.eavve,nltizii sott 0 gli ~r1mi: dei p_ropn~tarì o_çlei mez~adri; se ;;aprann,o, c10~, rrnu.maare a.~e tm;1ffe_e agh;orari, cbr, i risul– ~ati_ della 101:0_a:F(;D<l~<hmo;trasse_ro sproporzio • nti, .e alle hm1itaz1o;a,1della mtens1tà ael lavoro, egualmente sprop~rzio;nate. : .. : E?• con quesm sistemi· e ner queste. r~o-ioni ~he m Ailtedo, ta politica delle Còoperativ; agricol~ e_clE>ll_e a.ffittanz~ collettive, adotltata da que·i bra.P– c1a:ntr, h3:, per 11.moment.o, -comple,ament~- eli:m.i– nalt.a la c1u,~ccupazione, di cui essi pri~~ p~r~I~Ì– mnn..te·,soffnvano. ,. ; 1 •• • . • · . N at.,ur:alme~te: un. rimecli0 di t~l;! ~~tu.~a e;~~– i:isce pre~to ~ proprii effetti; gia~chè, .per ogni ~at:3- holitivaz10ne e·,per ogni determinato stael' <'~t;~ d~ll~ 110&,tr;- _ _.C0Tl0SC'f>, l17.fl tecnico-agrarie, f'O~~ cL lla- produttiv1ta del lavoro agricolo, esiste 11~

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