Critica Sociale - Anno XXI - n. 17 - 1 settembre 1911

2,58 CRITICA SOCIALE zatori olel « ra1110 ca », rispondiamo, che giammai come oggi. (lacche al movimento operaio Iiidala liberm di espansione e di sperimemi fecon- di. giammai parve I noti laido imeessario il presiolio oli un partito. e dovrebbe di quel movimento essere rinlerprele supremo, il cervo•Ilo, la coscienza, l'ammonimento ,. la golida — che lui t'ebbe esserne il 11dPilISSOI, o1,11,So e sa- piente, davanti alla società Ritta qminta e davanti alla storia. E prima non fu se non assertore e iu:(t- feta; e oggi — solo oggi — diverrebbe veramente cooperatore e maestro. « Diverrebbe » — « dovrebbe.». Peri lie. allora, sembra che s'apparti ? Onde questa ihcertezza, que- sto languore, che ha gettato il turbamento nei gi n o- vai. Io sconforto negli anziani, e sembra deviare ad tiltre mète, sotto altre bandiere, tante nuove mi- litanti energie '? \lenire pure, a questa crisi subieb liva, a (mesi!, « stato d'animo » e a questo senso diffuso (li seadimento, la politica obiettiva fa stri- dente quotidiano contrasto, e socialismo, e parlit. socialista -- quasi a nostro dispetto -- sono muta liarte, e ogni giorno maggiore, nel giuoco (lei par- titi, nell'azione dei Governi, nello svolgersi della legislazione e del pensiero universale ? Noi tentammo — lo ricorda qualche anima buo- na ?... — e in articoli, e in discorsi, e nella Rela- zione all'ultimo Congresso nazionale, di accostarci approssimativamente a una diagnosi meno arbitra- ria, aprioristica e unilaterale di quante scaturivano dai preconcetti delle varie « tendenze ». Perchè non potevamo concedere che solo il prevalere di unii tattica, o di una pregiudiziale !corica, più o meno efficace od esatta, o l'errore — fosse pure — icci- dentale di un atteggiamento parlamentare, bastas- sero a generare quel senso di rilassamento, clic eravamo in la1111 a sentire ed a lamentare. E sforzandoci, in quella ricerca, di spogliarci del- l'umana tentazione (li accagionare d'ogni male clic ci incolga il vicino che dissente da noi, e ingegnan- doci di frugare più a fondo; pervenimmo a quella conclusione — vero uovo di Colombo — che fu accolta, ma forse non intesa da nutIli, e da nessuno tentala poi (li attuare; benchè tosse la mono scon- fortante, ,un/I, t ben intenderla, fra tutte, la più intim:Atrio,. Se era stolto imputare quel senso di interiore stancliowit alle nostre snola te vittorie; Se 1.1a aSS111'110 VI`CC111 ti1•11.1111 Sel111,111:1,311 dI•1 SOCiarlS11101,1,11100, i1C1 SOCIZIIIS1110-1118111TCZ11/- W', del SOCialiSIT10-111`,2a/.1011C, del , ,cialismo-ruggho; se ma scemo abolicare il grande ideale redentovi-. pronato, fra ogni gonle. pin dure battmdie, san- tilkat. da tanto, sao •rilio.io. aboliondo nefie [nani, incapaci ad impugnarlo. vagellaitle. puro Movinienio operaio; , Il' si e dinioslralii) una fantasiosa ipercrilica ',Me in designare, in qual- che prevalere sporadico di inleressi prolelarì le cagioni oli una vasta irreparabile crisi; -- e allora le ainbagi e il scemalo, slancio olel non polexano altronde deri‘are. olall'improvvi- so dilatarsi e complicarsi del compito suo: dalla immaturità della sua massa e della massa proletaria ad affrontarlo ed assoho•rlo, oni risodulezza e con- sentimento adeguato oli capao•im e \ Onde -- conseguenza ricerca di rimedi' strani: non nurliebre oli mutamenti improvvisi: densi sforzo di eslendere, iii intensificare, soprabiti. oli zirmonizzare, oli coordi- nare il lavoro; di colmare, con paziente sluolio,, i troppi hyalus, che separano, e fanno l'una all'altra straniera, le falangi 'addette ai nuovi molteplici do- veri. Guardarci dal duplice pericolo, che la situa- zione creava (e al quale or ci ricondurrebbe, per sentieri aerei di ben costruite ideologie, la critica bilanciere li Dilli° l'odilo-ci). o, sgomenti della nuova fatica, oli risalire e, ratinicchiali. cullarci nella comoda aniacca di nubi delle wiliche ed inerti conternplazioni; oppure, seolotii dai primi facili suc- cessi. scambiare quelle lappe per inèto•, e, oliitio•tili- cando, lt intinaluriiii delle masse, la itecessila oli un guaitole elevainomb, d'assieme, la funzione pedago- gica essenziale il nostro ',ardilo, avanzare solitari nella commlisla di posizioni personali -- ingrato, forse agli individui — miititi illa cIiltI'ttiiitl 1111111. nude, che rimane troppo addielro 0 non ci può fran- cheggiare. Eceo infatti i due opposti anacronismi, del passa- to e dell'al-venire: la intransigenza ad (tltranza clie risuscita — il ministeriabilismo insidi i1 e prematu- ro; insidioso unicamente perchè prematuro. Dile impazienze diverse ed un effetto medesinut: la scis- sione, la sfiducia, lo sgretolare del rmrtibt. Id un rimedio comune: la complessa intensificata azio- ne socialista; nel partito, nella propaganda, nel mo- vimento operaio. L'azione socialista tutta quanta: quella usata. co-ni le revisio,ni che l'esperienza consiglia; e quella che gli eventi precipilosi ci impongono. Perché, se il suffragio universale di domani non è conqui- sta nostra dirotta; S(' l'estendersi degli esercizi e monopoli di Stato iivvierie, per forza di cose, pri- ma e fuori del nostro meditalo volere; tanto è mag- giore l'urgenza, pel prolelariatO e per noi, di im- padronirei delle nuove armi che la stoici ci porge, oli impedire che si volgano a nostra jattura, iii ele- \ are, con lena raddoppiata, la coltura, l'interesse, la capacita proletaria. Or qui è bene la salute, qui la soluzione neces- saria di tutte le crisi. Perchè quest'izione socialista, delle masse e nelle masse, la quale. per non isolarsi ed esaurirsi, deve pazienlare ol insistere, e nutrirsi insieme di audaci idealismi, stimolatoti e di accorti opportunismi per le conquisto, immediate; questa azione, nella olura sua scuola, lia Ritte le virili del- l'igiene, tinti i correttivi della terapia. Sfronda le illusioni; frena le deviazioni; trae profitto dagli stessi errori; educa insieme le masse e gli educatori. *** E ancli'essa noni si ottiene po•r virtù di mirin•olo,. nè per decreto, che la impouiga. Al Congresso, oli mikom riemmsce1111110 11p1`1111111`111.C. \10. 1111 H11'11111 più 111 1111 1111110,i 111i 111,1111': 1111,1 1 /11,1.10111' 1.11,1 [milito esisle e funziona: se fra gli nomini, clic (lama> a quel par- lai, gli impulsi finolirizzo, nella stampa, indie nioni, vi e energia e consenso di idealita e di voleri; allora uno sforzo, collettivo è possibile ecl doive- roso. qualcosa ne resta; qualchecosit si muove e si Il \ il, Ora, il Congresso di Alilatio, interrotto al prue- olelegava iti pitrtito e ai suoi direttori 1111 dll- 1,1.1`ClSO olonere: la revisione del programma. iille prossinie ..\ssise, sulla traccM dei temi vitali intlitsli indiscussi; l'organizzata inlensificazione del- l'azione delle Sezioni, e oli opiesta un rentliconlo pre- eiso, id Congresso futuro. \ oi questo, ripelulaincide, IlbIlililt reedanlato. Pompeo ('lotti ha rispost o i:he non 'i' ',Moto e 11 1111 si E amici da ogni !Nide ci scrivono : Il Hai mille volte ragione: ina j,C1' questo, ap- punto, non riuscirai; il fallo cosi!». fallo --- o1,1 facciain Mie!! E la »crisi» del socialismo e del partito limi sarebbe,. per CaS1,, il compiacente eufemismo delle noslre personali acci- die e delle nostre diserzioni ? E un tema che, prossimamente, può essere ri- preso. SOU1.11.E

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