Critica Sociale - Anno XXI - n. 5 - 1 marzo 1911

CRITICA SOCIALE 67 classi medie e superiori, avrà effetti conservatori; un allargamento, invece, diretto piuttosto verso la classe lavoratrice, avrà effetti democratici. E non mi fermo a rilevare con quanta disinvoltura l'on. Bonomi abbia riassunto le mie critiche alla riforma Luzzatti. Confrontino i lettori della Critica il passo qui riferito dall'on. Bonomi con la espressione autentica del mio pensiero, quale si ha nella Critica del 1 ° febbraio o negli articoli da me pubblicati sull'Avanti! del gen– naio passato, - e si convinceranno allora che l'on. Bo– nomi deve avere una gran smania di dichiararsi sod– disfatto ad ogni costo, se ha bisogno di " sabotare ~ con modi così " spicci ,, le idee, che tenderebbero a di~ostrare non del tùtto giustificata la sua pazza gioia e felicità. :;/* Ma il motivo più singolare della contentezza dell'ono– revole Bonomi si ha in questo: che egli, dopo aver cer– cato di dimostrare che la leva elettorale, quale è pro– postadall'on. Luzzatti, non avrebbe gli effetti antidemo– cratici da me previsti, sento il bisogno di rivelarci che la leva elettorale non avrà effetti retroattivi, e perciò non è il caso di temere nessun pericolo immediato. Li La famoqa leva elettorale - scrive, infatti -'- cioè l'Jscrizione d'ufficio, che pnreva u,na buona conquista a queicodini di 'l'-urati e di Ciccotti prima che il professor Salvémini ne scoprisse le recondite frodi, non ba effetti retroattivi: quindi quel mezzo milione di borghesi e piccoli-borghesi poltroni, che è l'esercito di Serse nelle fantasie del prof. Salvémini, continuerà a restar pol– trone, se non lavorano per lui i Comitati elettorali dei partiti. ,, O allora? Se la leva elettorale luzzattiana non avrà gli effetti Immediati antidemocratici, che sono nella mia '' fan– tasia,,, perchè sentite il bisogno di scusarla dicendo che non avrà effetto retroattivo 1 cio0 che si tratta di una turlupinatura per i conservatori? E, se la leva elettorale, comevoi dite, è utile ai partiti democratici, non vedete ebe, con la vostra dichiarazione, che essa non avrà ef– fetto retroattivo, venite a riconoscere che la turlupina– tura è destinata proprio a voi? La verità, peraltro, è che la leva elettorale avrà effetto retroattivo. Il progetto Luzzatti ha nelle disposizioni transitorie, un art. 21, di cui l'on. Bonomi sembra igno– rare I'e~istenza, ma che dice precisamente cosi: u Le liste elettorali, rivedute a tenore delle disposizioni di questa legge, andranno iu vigore dal 1 ° gennaio 1913 ,,. - La mancanza di effetto retroattivo, dunque, è una fantasia dell'on ..Bonomi, che ha bisogno di essa per potersi pro– clamare soddisfatto. E, quanto alla leva elettorale, che era " buona con– quista ,, quando la volevano Ciccotti e Turati e prima ebe il sottoscritto ne scoprisse le recondite frodi, - l'on. Bonomi è vivamente invitato· a smettere il vezzo di scambiare la leva elettorale di Ciccotti con quella di Luzzatti e di non capire che l'on. Luzzatti ba falsificata la leva elettorale portata dal Ciccotti, elevando il titolo necessario alla iscrizione dal minimo, a cui lo riduceva il Ciccotti, al certificato di " compimento , 1 , come vuole l'on. Bonomi, e al certificato di u proscioglimento,,, che è peggio ancora, come è scritto nella legge. L'on. Bo– nomi non deve giocherellare intorno all'equivoco della fOrmula " leva elettorale ,, 1 che può essere applicata nel modo proposto da Ciccotti (che del re8to io ho sempre ritenuto i"nsufftciente); oppure nella falsificazione esco– gitata dal Luzzatti; oppure in altri diversi modi. Per es., ,1 potrebbero iscrivere d'ufficio tutti i cittadini di 21 Biblioteca Gino Bianc anno: ecco una leva elettorale ottima, perchè è .. il suf– fragio universale. Si potrebbero iscrivere d'uffizio tutti i congedati dal servizio militare: ecco un'altra leva elet– torale assai buona, perchè aumenterebbe davvero imme– diatamente di almeno due milioni il numero degli elet– tori lavoratori, specialmente nell'Italia meridionale. L'on. Bonomi, dunque, non difenda in generale la leva elettorale contro critiche, che io non le ho fatte: di– fenda, se può, quella determinata leva elettorale, che è proposta dall'on. Luzzatti. Capisco che rinunziando a questi giocherelli, l'on. Bo– nomi perde parecchi moti vi per dichiararsi soddisfatto. Ma qualche freno è indispensabile anche nella felicità. *"\ Un altro guaio della riforma radico-luzzattiana è che - essendo necessario all'acquisto del diritto elettorale, non il semplice saper fare la firma, come sperava l'o– norevole Eonomi il giorno 30 aprile 1910, ma il sapere leggere e scrivere, - resta sempre enormemente difficile l'acquisto del diritto elettorale ai 4 milioni di adulti analfabeti, oggi esiste~ti, e a quelli che verran•no ! bia l'on. Bonomi, come il portoghese, è gaio ognor. Si tratta - egli spiega - di una " prova modesta ,,, a superare la quale bastano "poche lezioni serali~ (Avanti!, 24 gennaio 191!). - No, on. Bonomi, non bastano " poche lezioni• se– rali "' Ci vogliono almeno sei mesi di lezioni serali (1). Ed ecco l'on. Eonomi a correggere il suo errore, e a seri vere che ci vogliono " pochi mesi 11 (Avanti t, 22 feb– braio 191 J). C'è una certa differenza, non è vero?, fra 1 ' pochi mesi,, e " poche lezioni serali "' E questa differenza sembrerebbe tale, che la contentezza dell'on. Bonomi dovrebb'esserne diminuita un poco. Ma non c'è pericolo; quando c'è la salute .... . .. * La riforma luzzattiana, secondo le prime speranze di chi... ci credeva - e Fon. Bonomi era in prima linea - avrebbe dovuto produrre un u aumento immediato di due milioni di lavoratori elettori ,,. Era una illusione assolutamente infondata. Ma intanto al Congresso di Milano, quei due milioni fecero una grande impressione, e contribuirono certo non poco alla vitto?"ia dei riformisti ufficiali. 'l're mesi dopo appare evidente l'errore di previsione. Nessuno più, nemmeno l'on. Eonomi, Ol'la parlare di uu aumento immediato di due milioni di elettori lavoratori. :Ma 1'011. .Bonomi è sempre soddisfatto. (,) Lo stesso errore commette Il Cammarel'I-Scurtl, 1iell'A1,·m1li ! del 5 fel>bra!o UHI, a!Jcrmancto che basta " un piccolo sforzo pel' apprendere Il poco e fac1le lnseg11nment.o per passare elettori ,,, e 1·lcavando da questo errore la conseguenza che la legge T.,uzzatti sa1·à utile ancJ1e nell'Italla meridionale. li Cammareri nou ha J)l'O· vato evidentemente ad organizzare scuole 8erali, e s'lmmnglna che sei mesi di frc(lucnza continua, la sera, dopo una glornab.i di lavoro, slano un piccolo Sforzo. Provi, e po1 me ne saprà dire (Jualctie cosa. In quest'articolo 11 Cammarerl, mentre combatte molto bene tutti I sollsm!, con cui l'on. Donomi giustifica la ncgazloue del diritto cli voto al proletfl.l'!ato meridionale, osserva che una legge, anche di sem{)llce allargamento, anche tnle che bsi.stasse 1·ealmente un " pie• colo sforzo 11 per otte11e,·e l'elettorato, sarebbe nel .Mezzog!orno sempre Inutile, flnchè 1ion fossero abolito le camol'rlstlche Com– m1ssion\ elettorali. !l Cammarer! le ha toccate con mano le llrlcco– nate di queste C111nmlsslonl: non è molto, fu cancellato da elettore anche .... lui! Ma 1 1 011.Luzzattl lascht Integre queste tristi e malniglc Istituzioni. Consideri questo \I Cammarerl, consideri che non si può chiamare" piccolo srorzo 11 la frequenza a sei mesi di scuola serale; e riconoscerà che !o sono nel giusto comllattencto con tutte le mie forze 11 progetto Luzzat.tl, e cercan(lo dl evitare questa lg"noti!lc mi– stificazione 1i danno del prolet-arlato mer!dlonalc.

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