Critica Sociale - Anno XXI - n. 1 - 1 gennaio 1911

12 ùRI'l'IOA SOCIALE tutti grava l'imposta e il servizio militare; si adot– ,ti un sistema elettorale, il quale garantisca a tul,t.i i cittadini cl1e il voto di ciascheduno avrà pllri valore, ed allora, sollanto allora, i partiti de– mocratici potranno cominciare a discutere se, in. un regime cli suffragio universale e di rappre– sentanza proporzionale, il voto obbligatorio, con– sidcral,o non eia! .punto di vista dell'interesse di un part.ito, ma da quello obietho dell'utilità so– ciale, sia da reputarsi un benefico compimento cli un sistema elelLorah\ ispirato in ogni sua sin– gola parte a criterii di democrazia e di giustizia. Ma, fino a quan'do il suffragio· ristretto e il si– stema maggioritario impediscono o falsificano la manifestazione della volontà popolare, sarebbe colpa o follia pei partiti democratici accettare ancl1e soltanto la discussione sul contenuto teo– rico e sulla bontà astratta della obbligatorietà del suffragio. GINO BANDINJ.. PER LA STAMPA SORELLA Agli amici della Critica raccomandiamo l'abboname~o cumulativo col giornale centrale del Partito, l'Avanti! Non soltanto perchè le due pubblicazioni si infograno e si suppongono, in qualche modo, a vicenda. E il quoti– diano ci dà il fatto, l'imp1·essione, il commento rapido, dietro o dopo il quale soltanto la riflessione dottrinale ac– qui,sta vita, significato e valore. Ma è necessario, è doveroso, che gli amici sinceri del movimento proletario aiutino la stampa socialista, le di-ano modo di mi.glio1·arsi, di lottare vittoriosamente colla con. correnza spietata dei grandi gic,rnali, dei giornali di spe– culazione. Il Congresso socialista, affidando l'Avantl ! - dopo il nobile apostolato di Leonida Bissolatl - alla brillante di– nzione di Clat/dio 1'reves, ha impegnato tutu i socialisti a stringerglisi attorno come alla fiammante bandiera del co– mune· ideale. Noi consideriamo l'abbonarsi all'Avanti ! come il pre– ciso dovere di tutti coloro pei quali il socialismo non è una J>Osasportiva, una. fatu,ità menzognera. . . . In sostituzione del cessato 'J'.empo quotidiano, si è fon– dato, in Milano, il nuovo settimanale, 'del qua-le sono giù usciti i primi due nume1'i: LA BATTAGLIA proletaria socialista La Battaglia non è foglio strettamente locale: v-i colla– borano parecchie fra le penne migliori del partito; e l'ala vigorosa,porte1·à la nuova effemeride in alto e lontano. Abbonamento sostPnitore L. 5; ordinario L. 3; seme– strale L. 1.50; in dono il 1 1olmne delle Note io Taccuino pubblicato dal Tempo, e che, per i non abbonati, costa L. 2.- Rerlazione e amministrazione in Milano, Via S. Vittore al Teatro, n. 0 5. Trasmetteremo gli abbonamenti annui sostenitori, che giunge3sero, insieme a quelli per la Critica, alla. nostra Amministrazione. (***). Critica Sociale e Avanti! : per l'Italia, anno L. 22, semestre L. 11. Biblioteca Gino Bianco ILSOCIALISMO E GLINTELLETTUA Il dott. Max Adler (') prende in esame i rapporti che sono stati e possono essere fra intellettuali e socialismo. 'l'ema vecchio, trattato e.... bistrattato. L'autore lo sa e però aggiunge: -V'è un suo aspetto che non fu, ·o non abbastanza esplicitamente, considerato e lumeggiato e che pure, per la sua importanza. decisiva, deve essere affacciato in prima linea: cioè la particolare attrattiva ed influenza che gli interessi superiori della civiltà. eser– citano sugli intellettuali. I quali non apparterrebbero nè al mondo borghese nè a quello proletario, ma ad un mondo neutro della civiltà. Questa la tesi che l'autore cerca di confortare con dimostrazioni. L'appello lanciato un secolo fa da Pichte alla nazione tedesca non ebbe l'effetto sperato. Soltanto il proleta– riato industriale si risvegliò e tese le forze alla conquista d'una. civiltà superiore. Gli operai proruppero nei san– tuari della scienza e dell'arte, non, come temeva Ileine, vandali distruttori, ma bramosi di trarne un debole ri– flesso di bellezza che allietasse la loro vita umile e triste. Gli intellettual.i son restati al seguito della borghesia. l\Ia non sempre e soltanto - dice Adler - perchè tra• scinati dall'interesse economico; talvolta per istintivo timore di questo improvviso aprirsi degli strati inferiori, dì questo impeto selvaggio della plebe scatenatasi, che certo era la causa prima del disordine sociale. La forma non sempre irnpeccàbile delle manifestazioni del prole– tariato li urtava ed impediva loro di guardar dentro nella sostanza e di capire; donde il loro appartarsi dalla vita politica. Tuttora lo studente viene allevato entro un mondo chiuso ad ogni voce viva dei nostri tempi e resta quasi irrcducibilmente ostile al movimento operaio, da esso separato come da un abisso. Qualcuno, incorreggibilmente idealista, si assorbe nel culto della scienza e dell'arte pura 1 e nulla più percepisce della tumultuosa vita so– ciale. I più, inanita lii. spuma giovanile, entrano presto Ilel quadro di questo o que1 partito borghese, ove il meccanismo degli interessi soffoca i.l ricordo di qualche sogno antico. L'operaio viene dall'ambiente, da ogni pàrticolare della sua vita quotidiana, naturalmente condotto al socialismo . L'intellettuale vi può arrivare soltanto traverso una crisi laboriosa, sottopo·nendo ad una profonda revisione cri– tica il suo bagaglio d'idee e di sentimenti, assurgendo gradatamente alla convinzione che è possibile incana– lare e disciplinare le forze popolari sbrigliate, c'he una organizzazione sociale migliore, da queste forze popolari determinata, è fatale, e che agevolarne la formazione è doverodo. Soltanto quando il socialismo ha assunto una veste scientifica, l'intellettuale può essere socialista. E allora il socialismo cessa d'essere semplicemente una agitazione ,operaia per diventare movimento di tutto un popolo verso una radiosa civiltà superiore, ove scienza ed arte abbiano intera., illimitata possibilità di sviluppo. Così il dott. Adler, che 1 pur non risparmiando censure agli intellettuali del suo paese, si dimostra verso di loro alquanto più benigno di quel che non sogliano i socia– listi tedeschi. Richarà Woldt, che ne discorre sul Vor– wiirts, trova lii spiegazione del fenomeno insolito nel– l'intento speciale che l'autore si propone: lo scritto è dedicato all'Associazione degli stud~nti socialisti vien- t 1) Dott. MAX ,ADLJm: Ii soctaUsmo e gH ù1telltlt11-au. Vienna, 19IO. J. Brand, Wlener Volksbuchhandlung; 80 pagine.

RkJQdWJsaXNoZXIy