Critica Sociale - Anno XX - n. 2 - 16 gennaio 1910

CRITICA SOCIALE 25 sentò un nuovo disegno di legge, a cui pane assai piana la via. nella discussione degli Uffici. fl disegno ultimo si è studiato di eliminare Il maggior uumero di difficoltà, e di rendere semplice, facile, poco ingombntnte il nuovo edificio nssicurA– tore. La Cassa di Maternità sarìi unica e diverrà un ramo della Cassa di previdenza esistente. A v1·à una sua Amministrazione autonoma. Le entrate normali della Cttssa, non tenendo couto di quelle ernntuali e volontarie, saranno co~tituite d:11contributo delle operaie e degli industriali, con• tributo obbligatorio per le due parti. Le operaie dai 15 ai 20 anui pa1-rhcranno cinqthtnta centesimi l'anno, quelle da 20 a 51) 1rna, lirn. Gli industriali verseranno una identica somma. Nessun contributo ù dato dallo Stato. Ogni operaia, in caso di parto o cli ahorto, sia maritata. leJ.,:'almente o no 1 riceverà un sussidio fisso di trenta lir~. Di tre in tre anni, sarà fatta. una revisione tec– nica e il Governo potrà modifìCilrC la misura del contrihuto, sentito il Consiglio superiore del lrvrnro e il Consiglio della previdenza. La Cassa rnniomde di previdenza anticiperà i primi fondi 1>er l'esecu– zione dell,l legge e questi verranno restituiti coll'itt· teresse del 4 per ceu to. Anche questa volta. il progetto non andò a ~enio alla classe industriitle. Suoi interpreti pilt battaglieri furono la Camera. di commerr·io di 'l'orino e la /?ede– razio11e i.ndustriale pienw1itese. La prima timidamente accennò ancora alh~ nostra impreparazione, alla necessità di so11rnssedere per studiare, dopo sette anni ( 1 ) di z;;tudi ! Poi, entrando nel vivo della questione, formulò alcuni appuntii che sono, in buona parte, degni di essere accolti. l1; per– fettamente giusto che lo Stato intervenga per una terza 1>arte del costo annuale dell'assicurazione; che il regio decreto variante il contributo sia convertito in legge; che il contributo sia uuico; che gli indu– striali destinati all'amministrazione ,lolla Ci1ssi1siano scelti dallo Camere di commercio) anzichè dal m– nistro; forse meno prntici sono alcuni particolari di amministrazione su cui do,•rà decidere l'esperienza. La Federazione -iltduslrial(' ripctè - in sostanza - le antiche obbiezioni, in formn attenuata, ìnYocando anch'essa l'integrazione dello Stato,. ma chiedendo contrihuti diversi, perchè " il concetto dell'unicità del contributo viola i concetti piì1 elementari di equità e di giustizhL che vogliono che il contributo sia commisurato al salario ed al cof'fficiente di fe– condità dello operaie ( 2 ) ,,. A questa osservazione non c'è d,L rispondere che colle parole della Camera di commercio: u La divisione in due classi non ò da approl'arsi, J>erchè con ossa si infirma il principio del contributo unico e del sussidio unico, al quale la Cassa, per ragioni di giustizia e di somplicitò. di 'funzionamento, dovrebbe essere informata('). ,, n curioso è che i due documenti, le due Relazioni op1>oste, sono firmate dalla stessa· persona. Cra.po1111e contro Crapo,111e I Ma hl 1>olemica aL·dentc, Popposizfone senza quar– tiere, oramai stanno per svanire. [ia Confedemzione del ,l<ivoro o la P'ederazione ùidiistriale piemontese - fatto nuovo e signilìCRti \'O nei rapporti tra capitale e lavoro e nei rapporti tra organizzazioni schietta- (11 0J$tl'Nf:lout 11111 d/scguo d, ltgqe pu 1'~1Jllt11.:io11e (I' 1111r, cr,ssa dl Jl(l/trnitrì, p. Il. (?) li 11110110 fll'O(ll/lQ di. ltgge per l'li1Ufu:;io11e 1U 1111(/ Call,ta f)tl' /(I .lfoltt'11IU,, pRg. S. (•) Loco cu., p. 3. mente di classe - si sono accorciate per invocare, a due voci, il contributo dello Stato (I). Superate le resistenze finanziarie, si appiancrnnno facilmente le minori di1llcolfa di indole regolamentare. A facilitare la soluzione è intervenuta l':dba di Governo, che - come l'alha di regno - rnade i cuori teneri e fn rifiorire l'ottimismo. Luzzatti ha proditrato un sor– riso ed ha detto di sì. Tutta\'ia non oso sperare. In sette anni - è doloroso confessarlo - nè la borghesia sentì il fascino di ur10 dei prohlcmi più alti che potevano c-;serc posti dinanzi alla SlHt CO· scienza, nè il proletariato ~ent.ì il do\'erc di difen– dere le sue donne e i suoi bambini. )lentr~ la Germania e l'Austria risoJ,,cvano com– piutiunente il problema. facendone un caso partico• lare dell'Assicurazione rnalattii.1 1 mentre la Francia cosritui"a, mediante i nohili sforzi rlclle private iui– ziati\·e, centinai1t di .lfuftwlilhs 11utlPrnelle,ç (!). inco– raggiate dal sussidio dello Stato, dei Oipartimenti 1 dei Comuni, in ltalia sorgernuo non più di sei As– gociazioni lihere C) o gli industriali non no fonda– vano molte dì più nel seno delle loro stesse indu– strie. Questo contrast.o è infinitamente triste. perchè un popolo 1 che eone dietro a tutte le chiassate incon– cludenti. ma non comprende i proUlemi di salute e di vigore che tocnano le sue creature, il suo do– mani socialc 1 è un popolo che ,,h·e alle porte della storia. GIULIO CASALIXI. ti) t,'. I. I'. C c. o. I,.: // diSt{/110 di Ugge 'Ptl' /Il C(ISiJ(I lii .IIIJ/er- (1) 01UI.IO CAS,\I.ISI : l,'a,i1Jist,11u1 dt//(1 11111tfrt 011tml<1 llt/lf 1/ul,w- /Uls .llaUl'nelles (In Gl11rro10_11ia ,1,oden,a1. Raccomandiamo cli.gran cuore ai lettori amici i twstri. abbonamenti cumulativi - con l'Avanti!, Il Tempo, JI Lavoro - sui quali lrt nostre, Ammi11islrazio11e .... perde uu trmto, si capisce, per ogni abbonato.' Ma essi sono - quei quotidiani - il complemento na– turale - stiamo vcr dire, 11cces.rnrio - della nosll'a !ri– vista. j come lo 1~ quesfr, di loro. Anche. se 1101i socialisti: i 11osti-ilettori haww speciale interesse a seffuire, nell'mialisi ciel giorno 1Hll' giorno, i fatti ed il pensiero del 1HfftifO e del movimento, dei quaU la Rivista i·orrebùe esse,·e una sinfelii pi1ì integrale e piiì approfondita. Quanto ai lettori socialisti, essi, ben pii't che l'i11tere.<1se, 11eha11110 il rlorere. Il censimento professionale del aGermania Il censimento professionale tedesco del 12 giugno 190i couferma la teudenza della evoluzione economica in Oermania rilovata dal censimento del l89ti. Nou sarù 1>rivod'iuteres. 1 H) riprodurre, dal riassunto fatto dall'or– gano della Commis11ione generale dolio organizzazioni tedesche, I dati JJiÙ importanti (1). Nel 1907 fu rllevata una. popolaziouo dì 61.720.529 per– sone, dl cui 30.461.000 uomini e :li.2fi~.42!} donne; mentre la. popolazione era di 51,ii milioni di persone nel 1895 e di 45,2 milioni nel 1882. Anche nel censimento del 1007 ai rileva. un aumento percentuale delle persone esercenti prorcssloni In lato ( 1 ) Corn,i,ponde11:blalt de,· Gtue,·al.l·o11m1IMI011 dtll Ge!rtl'A'#!1tafltll Dt11tscl1/a11ds,del20 no1·cmllre 1909. - Dlt J:rgtb11,sse d11· 8e,·11fs.:l1/1hm(l vo111n J1mt zoo;.

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