Critica Sociale - Anno XX - n. 2 - 16 gennaio 1910

18 CRITICA SOCIALE per farle domandare al Parlamento un <l!vers? te~to di Convenzioni maritt,ime, o un nuovo e forse mutile e inuombrante l\Iioistero delle ferroviej tanto meno per ~sporla a vede1:si, forse l~i~dornani, battuta e sconfessata, senza rivalsa poss1))lle. dal Parlamen~o medesimo. Chi pensi, come chnrnqne per poco r1- fletta è costretLo a pensare, che, uel presente gro• viglio parlamentare - altra volta ue accen~iammo i motivi - le crisi mal si riso! vauo oramai con la sola aritmetica dei \·oti, seuza ispirarsi a una in– tuizione superiore dei bisogni del paese, può spie– uarsi oc,-n·i, la chiusura della Sessione solo a questo Patt~: cl~ essa cont.eug_a in sè, pote_m:ialn~e~ute 1 il proposito, occorrendo, dt convocare 1 Com1z1 elet– torali. Non certo a. profitto di una comitiva di mi– nistri: dunque a profitto di una grande e non fa– cile riformn, che <lebba iuteressare la Nazione. Q,unle può essa essere? E'ra i due grn ppi che ac– cennammo altre volte - fra Je riforme che costano (scuole, pensioni operaie,ecc.) e le riforme.gratuite di ordine politico, o, per dir solo la magg·iore, la riforma elettorale, noi vediamo in questo momeuto primeggiare qnest/ultinrn, che riel resto spianerebbe la via a una più ntpida conquista anche delle prime. E ciò, sia per le non facili, in quesL'ora 1 condizioni del bilaucio, sia. per la disposizioue dello spirito pubblico, che riconosce, a.oche fra i partiti meno avanzati, la necessità rii una riforma. del regime elettorale. Ben vero che sui limiti e modi di questa sono divisi i pareri. l\fo, ove la coscienza del male è diffn!':a e concorde. anche è men difficile adunare sufficienti consensi circa il rimedio da adottare. Certo, la riforma. elettorale, alla. quale alludiamo 1 uou potrnbbe essere nè nna riformetta, alla Gio– litti, <ielli\.composi:lione clegli Uffici, uè il ritorno: supergiù, a quello scrntiuio di lista, sia pnre con nippresenhrnza clelle minoranze anche più estesa cli allora, che fece bnncarotta in Italia fra il 1882 e il 1890. La propo$ta cli un silfatto sistema. che ha tutti, e peggiorati, i difetti ..del Collegio ·uni– nominale (I), adunerebbe contro il .Ministero pro• ponente le ostilità clei beali pOS-"dllenlelJ\ amici dello stalu, QttO, e la più irriducibile avversione. propa– g·aotesi nel paese, di tutti i partiti popolari, e lo abbatterebbe. La sola riforma. elettorale, che per– metterebbe. anche al Ministero Sonnino, di trovA.re nel pi.test:ile forti adesioni neces~arie a controbi– lanciare. le resistenze dell'ambiente parlamentare è una nforma democratica, la più possibilment~ prossima al suffragio universale inteo-rata dal la giustizia elettorale, che si esprin~e nella. rappre– sentanza proporzionale, e dalla libertà. di scelta dei candicla~i, che presuppone l'i_ndenuità ai deputati; 1 1uella riforma., rnsomma, che 1Uvocano ad una voce i partiti di Estrema Sinistra. e la Confederazione del Lavoro. E a<~ ~ss.a nessun Ministero arriverebbe, come suol dirsi, rn carrozza. Con\"errebbe per riescirvi portarvi un po' di quello spirito c~mbattivo eh~ spese il ~overno francese uella campagna p~r la "separazione,,, che spende oggi il Governo libe– rale per la democratizzazione del bilancio nel Recrno Unito. :Ma il popolo italiano - ne abbiamo ~er• tezza - risponderebbe all'invito: e sosterrebbe e i;alverebbe i coraggiosi ministri, che venissero iu– coDtro a lui, fiduciosi, per riuesta via .. * * * 'l1eoricam(::u.Leuvu _v 1 6 al<.;_uuargomento per ri- tenere che, d1 una s1JfaUa nforma, non possa farsi promotore un Gabinetto che vuol essere e mante– nersi conservatore. Spesso, segnatamente in Inghil– terra, per uno spiegabile para.dosso cielln stori11, furono i Ministeri più conservatori quelli che etfet• tuarono le riforme democratiche più ardite, nou osate o non potute attuare dai liberali. che pure le avevano calLleggiate e preparate di luuga. mano. E a:altronde nou sarebbe f()rse conservatrice, nel miA"lior senso della parola, una riforma, che vivi– ficherebbe di nuove forze lo stauco nostro regime parlamentare, che costriugerebbe i partiti dovunque a formarsi e ad organizzarsi 1 che avvierebbe a soluzione, per i motivi inconfutabilmente svolti dal Salvémiui e al Congresso socialista. e su queste pagine, il problema meridiouale, e con esso avvie• rebbe a risa.namento tutta la politica italiana? Ma assai probabilmente- non occorre che l'amico Agostiooni ce lo rammenti - questo discorso: a proposito del .Ministero attuale 1 non sarà, pur iu pieno gennaio, che il sogno evauescente di una notte d'estate. E l'attuale l\Jinistero cadrà senza aver tentato di rimaner ritto - morrà senza neppure aver ten– tato di vivere - abbattuto dall'assurdo intimo del suo stesso essere, contro cui uon avrà. saputo prov– \·edere riparo; compromesso anche l'onore; non salvato il domani. Ebbene, anche cadendo così, con il uuovo insuc– cesso e con la nuova delusione: avrà giovato, suu malgrado, alla cansa della riforma elettorale 1 nella quale avrebbe trovato il suo salvamento. L'allargamento e la democratizzazione del sul:.. fragio che, aiutati dal Governo: in un paese poli– ticamente inerte come il nostro, farebbero più rapido cammiuo. liberando le forze democratiche e socia– liste per la conqnista di altre riforme, cui quelle prime servirebbero come di premessa - contra– stati invece dal Governo e ùai partiti reazionari, esigeranno tutta la. più iutensa e tenace cospira– :t,ione ili lavoro 1iei partiti estremi e del proleta– riato orgauizzato. Ma qnesti 1 dalle stesse resisteuz.~ avversarie, tranaDno argomento e alimento a per– severare eri a vincere. Convieue prepnrnrsi ed incomincia.re. LA CRITICA SOCIALE. PER LE CASE POPOLARI {ti p1·oposito del Cony1·esso i111:minento) Ben venga il Congl'esso - primo in Jtalia - per le case popolari! Dal 1907 si doveva raccogliere. Chi scrive lo propose al Congresso della cooperazione di Cremona; tutti dissero di sì; ma tre anni passa– rono; ed è merito della Legt~ nazionale e del huon Maffi aver attuato 1 finalme11te, il convegno. Ben venga .. Ma a patto che segui un'orientazione nuova in questo campo importantissimo di esperi– menti sociali. A patto che si spazzi via, con belle ,•entate risanatrici, tutto ciò che di retorico· e sen• timcntale è ancora appiccicato alla frase: 11 case po• polari ,,. A patto che non si esaurisca tutta. l'attività del Congresso nel cincischiare ancora ritocchi alla legislazione in vigore, e non si faccia solta11to que– stione di norme amministrative e di istituti giuridici, quando le questioni vere sono al di fuori, nel mer• cato economico, e, sovratutto, nei sistemi tecnici di costruzione. Questioni di mattoni e di braccia. On. Luzzatti, vi siete acquistato uu titolo di be– nemerenza, quando, fra le indifferenze e le critiche - anche l'on. Sonnino era fra i critici - vi faceste banditore d'un movimento per le case popolari, e sf,rappnste la legge che ha il vostro nome. Nè vi si

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