Critica Sociale - Anno XIX - n. 22 - 16 novembre 1909

CRITICA SOCIALE 351 più indipendente a:-:ione operaia. Contro gli intellettuali seguaci di Scbultze-Delitzsch, raccolti intorno al" Circolo educativo dei tipografi ,,,o che propugnavano la mutualità. e la cooperazione ed erano ostili ad ogni azione poli– tica, i lassalliani, guidati da operai e raccolti intorno ol 11 Circolo operaio di iiò!tru?.ione 151 reclamavano l'intervento dello Stato, e 1 secondo quanto si proponeva IO statuto di questo Circolo, intendevano promuovere, oltrecbè la istruzione, il miglioramento delle condizioni materiali delle classi lavoratrici e la creaiione di Cooperative di produzione secondo i principi di Lassalle, la creazione di Casse mutue di malattia e invalidità, la conquista elci suffragio universale e dell'indennità ai deputati. Colla vittoria del lassalliani 1 penetrano nella massa ope• raia idee socialiste per opera delle Società operaio che si diflondono in provincia sul modello di quella vien• nese, e colla pubblicazione della Volksstimme nel 1869 il partito operaio, che si va formando, prende il nome di " socialista li. Cooperative di produzione sorgono e si diffondono in questo periodo, ma rovinano tutte per la insufficienza. di capitale, la Ignoranza clegli affari nei dirigenti e la mancanza di spirito di solidarietà e di disciplina nei I soci, mentre le organizzazioni sindacali sono ostacolate 1 dal divieto di sciopero del codice industriale del 1859, ~;r:8\~a2~oE <\! 11 !1a~se~l~l~~~ai~tas\ui~~it1\alpe~~f~c1nsf:~:!~ 1 bilmente pel diritto di coalizione, che viene concesso colla legge del 1870; e il movimento sindacale si inizia, promosso dalla prosperità dell'industria o dagli scioperi vittoriosi. Lo sviluppo delle organizzRzioni, per opera dei socia• listi, l'aumento degli scioperi, il diffondersi del socia– lismo, preparano la reazione del Governo. I socialisti austriaci avevano partecipato al Congresso dei marxisti ad Eisenach del 1869 con propri delegati che rappre– sentavano 98.607 socialisti. Il Governo proibl la costitu– tuziono di Società inspirate ai principi del Congresso di Eisonach e, in seguito al clamoroso processo per alto tradimento contro i socialb,ti, del luglio 1870, decretò lo scioglimento di tutte le Società operaie di Vienna e della provincia. Le Società operaie di istruzione o di resistenza si ri– costituiscono ben presto, e nel 1873 erano 237 con 80.309 soci. Ma osso non possono sostenere 1 per la loro debo– lezza intrinseca, l'urto della crisi che infuria intorno al 1874; le organizzazioni si sfasciano, gli operai per– dono la fiducia nel movimento sindacale e, anche per opera delle inceasanti per.:iecuzioni dell'autorità e di un conflitto personale nelle file sociali:ite, le Società ope • raie sono ridotte, alla fine del 1874 1 a non più di 100 con meno di 30.000 soci. Cosl si J >reparn.no le condi:doni psicologiche favorevoli ad un profondo conflltto cli ten• denze nelle file socialiste, ad onta cho col 1880 ci sia una ripresa degli affari. 2. Reazione e rivoluzionarismo. Le leggi eccezionali contro i socialisti in Germania, privano gli operai austriaci degli organi socialisti te• de<.ichiche avevano esercitato su di essi la piìt grande influenza e facilitano la diffusione in Austria del pe– riodico redatto a Londra dal Most, u la Libertà ,n pri– ma socialista u radicale li' poi anarchico, e che ebbe la più grande influenza sul movimento anarchico austriaco, giaccbè, le persecuzioni deli 1 autorità aumentano lo file dei socialisti " radicali ,,. Alla resistenza passiva, i uradicali mraccolti intorno alla Zu1,:unft, vogliono eostituita la resistenza violenta, mentre i " temperati li! che iniziano nel 1881 la pubblicazione di un loro organo, u Die IVahrheit il! oppongono una tenace resistenza ad ogni politica violenta. L'organo dei ' 1 radicali li scriveva ehe non si trattava già di chi01lere riforme alle classi dominanti o di impegnare una lotta poi suffrugio uni\'Orsale, nè ci si rtoveva pre– occupare dei piccoli miglioramenti delle condizioni dello classi operaie. u Non un problematico miglioramento dei lavoratori, ma la loro completa emancipazione deve OS· sere il nostro unico prog-ramma li. Da parte loro gli or• gani professionali " radicali 1 , dichiaravano che lo classi operaie non dovevano sporporare le loro forze in pal\h\· tivi, ma beneì preparnrei ad assumere al momento op– portuno la rtirezione di tutta la }lrOduzione. Invano Porgano dei II temperati li ripeteva che 1 u sic– come siamo ancora enormemente lontani dalla soluziono della questione sociale ,,, era necessario, " per rendere possibilmente più sopportaLile la condiziono attuale della classe operaia ,,, oltre alla incessante propaganda a mezzo della stampa, la creazione o il consolidamento dell'organizzazione, mediante la mutualità sindacale, la creazione degli Uffici di collocamento, la compilazione di statistiche, la. stipulazione dei regolamenti di fabbrica, la flesazione dei salari e delle condizioni di lavoro, la stipulazione di contratti collettivi. Le organizzazioni, dilaniate dalle guerre intestin<', erano in maggioranza per i radicali ed erano ridotte a non essere nulla piì1 che Circoli di propaganda politica. Nelle organizzazioni ove non erano riusciti ad avere il predominio, come in quella doi calzolai, i" radicali li con– quistarono la maggioranza senendosi della proclama– :done della neutralità sindacale, onde tener lontane le organizzazioni operaio dai partiti politici, " per poter così consolidare l'organizzazione e condurla alia. sua meta m eliminando le cause di con tutto determinate dai dissensi politici. Ciò che autorizzava i II radicali n a cac– ciare i II temperati li! corno politicanti, perturbatori della quiete sindacale. Anche le organizzazioni " temperato ,, non erano immuni da un certo radicalh1mo: esse ostacola– vano le .Mutue di malattia o le Casse di disoccupazione percbè queste " Casso di assicurazione della fame ,, ostacolavano lo sviluppo delle organizzazioni. Con questa politica II radicale ., le organizzazioni erano ridotte a non aver piì1 neaeuna consistenza; gli operai entravano prima di un'agitazione, attirati dalle frasi dei propagan. disti, e le abbandonavano subito, non csscnilo legati da nessun reale interesse alla loro Lega. Intanto i 11 radicali lii sotto il manto del socialismo, fuce– Yano propaganda fiChiettamente anarchica o la fraziono terrorista guadagnò a poco a poco il predominio tra i u radicali li. Fincbè una serie di attentati anarchici portòi a Vienna nel 1884, alla proclamazione dolio shto d'as– sedio1 che fu il segnale di una pilt spaventevole e fe• roco persecuzionè socialista in tutto Plmpero e annientò quasi completamento il movimento operaio. 3. Il partito socialista e il suo programma sindacale. Le dure esperienze dell'intermezzo rivoluzionario con– vincono gli operai della inefficacia della violenza e preparano il terreno all'opera di restaurazione socialista promossa da Vittorio Adler. Quando nel 1886 uscì il primo numero della " Gleichheit li) edita da Adler 1 - soppressa nel giugno 1889 e sostituita nel luglio dello stesso anno dalla u A1·beiter Zeitung li - le due correnti cominciavano già a tollerarsi vicende,,olmente; il radi• calismo perde a poco a poco ogni influenza sugli operai, che ~radatamente comprendono l'utilità. dolla azione quotidiana dei Sindacati. A ciò contri~~ul specialmente Fopera illuminata e te– nace degli uomini piì1 influenti del socialismo austriaco, o specialmente dell'Adler, i quali seppero vincere le prevenzioni contro il movimento sindacale di una parte dei socialisti 1 i quali temevano cbe le organizzazioni 1 preoccupate sopratutto dell'azione economica o dei mi· glioramenti ma.teriali, perdessero ,ogni interesse alla lotta per la emancipazione finale. E per opera loro che il Congresso costituente del Partito socialista austriaco ad Hainfeld nel 1888 dichiarò essere dovere de: Partito promuovere il movimento sindacale e raccomandò a tutti i comp11gnl di dar vita a Leghe di meRtiere. Ma anche più deciSiYOpel movimento opernio austrinco fu il 2° Congresso del Partito a Vienna nel 1891. L'or– dine del giorno sul movimento sindacalo, proposto dal relatore HOger e accettato dal Co11gresso, premesso che l'organizzazione sindacale non deve in ne~sun modo in– ceppare il movimento socialista, gettò le basi definitive dell'ordinamento e della tattica del movimento sinda– cale. Esso propugnò l'accentramento delle organizzazioni in organi nazionali, la creazione presso le organizza– zioni di Casse di sussidio ai disoccupati e ai soci viag• gianti, e di Casse di resistenza, la istituzione di Uffici di collocamento e di organi per Jlttssistenza legale; la ,lisciplina degli scioperi da autorizzarsi dagli organi centrali sotto pena della perdita del <li ritto ai sussidi ì la pubblicazione di organi professionali obbligatorì per i soci; la creazione di una Confederazione del Lavoro. Inoltre, per combattere l'egoismo corporativo, dichiarò esser dovere delle organizzazioni ammettere tutti gli

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