Critica Sociale - Anno XVIII - n.17 - 1 settembre 1908

CRITICA SOCIALE 263 che giustifica, in linea teorica ahimè, il " hloechis– simo n di :Modigliani), fuor della quale non è neppur pensabile la battaglia, cui è d'uopo interes!rnre tutte le forze di progresso e di avang-uardiu, se qualcosa di serio si voglia tentare; e \lii momenlo errPzionale, nel quale l'anima del paese sia commossa e som– mossa e accesa a una fiamma. di riscossa, di libera• zione, di conquista: e qui ha mg-ione 'l'urat.i, nello affrettarsi a porre innanzi un fine, piil fini, diretti, tangibili, cli vivo interesse, di cui il suffragio uni– versale non appaia che il mtizzo, un mezzo tanto più desiderato e ricercato, quanto 1>il1 queste fina– lità sollecitino, urgano, infervorino) nccendauo, diano alla ruota il movimento. I Ma il fatto è che, per contro, la proposta dell'a~i· tazione pro suffragio universale cade in un periodo ili respiro, di quiete e di normAlità relativi, sia. pure 'j che nel sottosuolo si adunino e organizzino le inav– vertito minaccie del futuro . .I~ la " virata di bordo,, 1 politica può a molti apparire una specie di riscaldo n freddo. Anche è da notare che la prnmessa del Modigliani, ossia la saturazione dell'efficacia politica del proletariato nei quadri elettorali odierni, è in parte arbitraria e fu sforzata forse per hisogno di tesi. D'altro canto le finalità enunciate dal Modigliani sono lungi dall'avere il carattere e la suggestione delle esigenze politiche che si impongono in dati momenti e movimenti eccezionali: dell'amnistia, ad esempio, per i condannati dai tribunali militari e ordi– narì nel l898, della dife1:1adella libertà contro gli as• salti caporaleschi di Pelloux e compagnia. Lo stesso programma accennato da Turati e dalla Kulisciotf è dubbio che 1>ossasprigionare quella formidabile forza di attacco e di coesione che la battaglia richiede. Opposizione alle spese militari, diffusione dell'istrn– zione, nuove leggi sociali protettive e di pre,•ideuza 1 1 riforma tributaria, indennità ai deputati, rappresen· tauza proporzionale, sono questioni, quali ancora poco capite e sentite, quali 1>resup1>ononti un grado di coscienza non peranco raggiunto dal proletariato. Se l'agitazione per il suffragio universale abbia da 1 essere una cosa di oggi, è necessario, parmi, imper– niarla su di una aspirazicne largamente e profon– damente nutrita dal popolo italiano, sopra uno di .:iuei grandi " !Tiotivi ideali " - come direbbe la Kulisciofl' - " che soli vi11co110 'le stanchezze e ren• dono gli uomini capaci dei grandi sforzi redentori li' C'ò ora sulla piattaforma politica della democrazia uno di questi comuni e grandi motivi ideali? Qualcuno addita il " pericolo clericale li: e sa• rebbe certamente un motivo di prim'ordine, inteso, quel pericolo, nel senso della necessità vitale di di– fendere u.11aciviltà, contro u.n'allra. l'ila i socialisti si affannano a negare, e a proclamare cho la cosa non li riguarda. Alessandro Fortis a Poggio i\lirteto aveYa detto su per giù la stessa cosa. J~ però mi pare di dover concludere che, in queste condizioni, la cam• pagna per il suffragio universale puro e semplice, maschile e femmioile (le nostre osservazioni si rife– riscono del pari all'uno ed all'altro), è un po' un anacronismo, oggi; e che, tenendo fermo il concetto della gradualità della riforma, co11\'enga trarne i so– lidi fondamenti nella coscienza politica, e nell'orga– nizzazione politica ed economica delle masse. GIOVANS'I MEIU~ONI. Aveto le prime tre auuate ~ L'Amministrazione della Critica è dis11ostaa ricambiare con una qualsiasi successiva unnata, rilegata, oppure con tm anno à'abtxmame,ito, l'invio che le ve,iisi-e fatto della 1•, 2• o s• an11ata(1891,1892, 1893} di Critica Sociale in buono stato di conservazio11e. Ilmilitarismo alprossimo Congresso socialista Dallo conclusioni - reso pubbliche con lodevole diii· gonza - cho il relatore Dacci presenterà al prossimo Congresso nazionale socialista di l?trenzo sull'antimilita• rlsmo, possiamo fln d'ora presaglro che la disputa ei aggirerà attorno alle cosidette questioni di principio elle il partito nostro avrebbe l'obbligo d'aver già supe– rato. Mantenuta la discussione su questo terreno, il Con– gres'IOdovrà esaurire tutto il suo tempo nella polemica contro i più scalmanati giovani ROcialistl, che recJal!lo– ranno per sè soli 1 come cosa Rpettante alla loro et.ù, la 1>ropagandae l'azione contraria al militariRmo. E ciò sarà male. Pcrchò Il problema militare è dei pochi - fra i tanti che si discuteranno al Congresso -- che richiegga orientamento Ricuro e d-ichinrazloni p1·eolsoda parte dei socialisti Italiani. Ai quali Importa meno di elaborare delle formulo generiche Rulla (unzione <lell'eeercito nei riguardi del movimento socialista, che non piutto!lto dl pronunciare una parola sicura e ferma sulla questione militare quale è presentata oggi uel nostro paese. ... Parrà strano che si insisti\ sulla necessità di un chiaro orientamento del nostro partito su tale ri– guardo. Dopo un decennio di predicazione socialista, di cri– tica verbosa e spietata contro li pnrnssitlsmo militare e relativi succhioni di terra e di mare, dovrebbe rite– nersi pacifico, come dicono i legali, che il partito so– cialista oppugna ogni politica dl aggressione, di op• pressione, di espansione che faccia principale assegna– mento sulla rorza armata, Disgraziatamente non è così. Dal\ 1 antisucchionismo 1 unilaterale, chiassoso e facilone, siamo passati a quell'antimilitarlsmo inrantile che era monopolio del socialisti men che minorenni. Ugualmente Innocui l'uno e l'altro agli effetti Immediati della poli– tica socialista, riuscirono appena appena a mantenere il nostro partito in quella opinione ambigua, vaga e reti– cente cho ò stata certamente la causa precipua dell'in– decisione e della fiacchezza addimostrata negli ultimi dibattiti parlamentari. Perchò a nessuno sarà sfuggita la perplessità e la titubanza del partito socialista di fronte al contegno do! Governo, che impose la nuova legge sul reclutamento, la quale porta sotto le armi più di 20 mila giovani ogni anno riducendo rortemente I casi di esen– zione, e si prepara a rar \'Giare altrl 233 milioni per le opero di rortiflcazione e per Il rinnovamento del mate– riale d'artiglieria. Voci solitarie od inascoltate si le\'a– rono, quella dol Badaloni - in sono alla Commissione - a domandare la ferma biennale in compenso dell'ottenuto aumento del contingente, corno il Governo aveva formal– mente promesso, e quella del .Blssolatl- in Parlamento - ad affermare la opposizione del Oruppo alla richiesta dei nuovi erediti militari. - JI proletariato, il partito socialista non vide, non comprese, non parlò. La. sua voce dovrebbe farsi sentire al prossimo Con– gres~o. .Ma,se la cosa va per la stradn segnata dalle conclu• sioni del relatore, corriamo pericolo di rimanere pii1 impacciati e indecisi di prima. •'• Infatti il relatore pre.,enta al Congres!'loben undici proposto, che il Congresso può ancbo approvare senza ohe la Indecisione del partito di rronte alla questiono militare venga a diminuire

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