Critica Sociale - Anno XVII - n.18 - 16 settembre 1907

CRITICA SOCIALE 281 IL II PRAMPOLINISMO EVANGELICO ,, nella propaganda e nelle opere Un tentativo e un esperimento di ricostruzione 110- clale, cho si attua In palestre ed In nuclei, net qutli la clas90 lavoratrice 111addestra a ftrnzlonl superiori di classe economicamente dominante, e fta,a o delinea le forme e gli embrioni di una società soolallsla: tale ap– paro, a ohi no ve<laIo svolgimento comploto, que6to pic– colo ma fenldo "' mondo n proletario reggiano. li quale appunto perciò {ecrlvevo nella chiusa. di un articolo precede·ote) si preoccupa del rapporto rra i gruppi operai o l'ntnbiet1t~, all'Infuori delle due frazioni, diret– tamente duellanti, degli sfruttatori e degli sfruttati. Quasi t1ovuoque, In Italia, come la lotta elettorale so– clnllsta si limita a una. batteglla contro la frM.lono po– litica avversarla, cos1 la lotta economica ò guerra del– l'operalo contro il datore di lavoro, con scarsa o niuna preoccupazione dei fe,•z;, cioè di quella ma1ua numerosa e neutra, che non 8l lascia Irreggimentare nò sotto la handla.ra conservatrice nè sotto la bandiera sovversha, ma che a1potta dal partiti e dalle classi una ceri a somma di vantaggi e di utilità. pratiche, e li segue o simpatizza con ossi, non per le loro tdee, ma pet toro atti. J1 superbo e sprezzante disinteressamento del socialisti per questa massa lncolora, deriva dal presuppo!to, ere– ditato dalla metaHsica caUollca, ch'essa deva a conver– tirai II a noi, mercè la lettura del nostri opuscoli e l'au– dizione di qualche conrerenza-poema paradisiaca, per un mutamento della sua coscienza interlorej onde si aspetta di conquistarla non con I ratti, ma con le pa– role, persuadendola dell'Jnlq11ltà di questo sistema, degli orribili difetti e delle colpe della borghesia, della bel– lezza futura d'uno Stato socialista, ma aenze. darle pra– ticamente le prove tangibili e gli esempt d'un assetto migliore, e soprattutto la dimostrazione positiva che vi sono una cla9se e un partito, giovani e nuovi, i quali stanno Imparando a 14 rar runzlonare la socletà.m a prov– vodore al clttadloi i servlzt di cul hanno l>lsogno nel campo amministrativo e nel campo del lavoro e del con– SLimo,quanto e meglio e a minor prezzo della classe e <lei partiti oggi dominanti nei pubblici poteri o nel re– gno dell1economla. La concezione spiritualista dei partiti dlvhl per idee, e la concezione semplicista delle classi divise netto.mente per i11te,·tssi antagonistici, han fatto sl che si avesse l'oc– chio continuamente alle due frazioni estreme e duel– lanti, s\ nolla lotta dei principi che nolla lotta di clM~e propriamente detta, o si dimenticasse quella parte nu– merosissima che, com'è, per la sua condiziono economica, fuor del conflitto acuto rra capitalista o operalo, così è, e perciò è, fatalmente, neutra nel dissidio del partiti po– lillcl. Eppur<', non già nelle transitorie battRglle locali del– l'urna, ma nella grande guerra tra proletariato sociali– sta e borghesia, sarà da queJta va.sta rolla oggi neutra, che noi dovremo conquistare simpatie ed adesioni, aarà essa li corpo sul quale fa.remo le no:itre esperienze, esia la massa sulla quale cl addestreremo a manovrare e a fungere da classe dirigente, o sarà Il suo appoggio che cl darà la vittoria, quando essa si sarà. convinta, non por prlncipf 1 ma per prove pratiche, che un assetto so– cialista lo darà più benessere e più ricchezza che noo un assetto borghese. Conforme a questo concetto positivo, anticattolico, e " transigente• convlen dunque preparare nell'esercito proletario la " capacità n• Parola quasi Ignota, questa, nella propaganda orale e scritta del socialismo Italiano! La critica continua, escluslva 1 contro la borghesia do– minante, l'attacco quotidiano al Governo o allo Stato, la unilaterale visione della parte demolitiva, cui non fari• scontro alcuna preoccupazione ,·icostr11ttii:n 1 Ingombra– rono quasi lntoramooto l'opera agito.trico del socialisti. Dal vecchi partiti avanzati, si erodllò la violenza ro– mantica e predicatoria dogli anatemi al nemico, quasi si J>otesserugarlo, come fanno I preti col diavolo, a rorza d'esorclsmi verbali; dal bisogno di secondare Il giacobi• nismo annrcheggiante delle folle, si derl~ò la trista o malaugurata paura di sembrar quietlsU, dlcenrto al po– polo lo duro verità. che lo riguardano. La pn.rola II cloven,, - quosta 1 che par un'antitesi del diritto, o non ne è ohe l'altra faccia, lndhiclndihlle da quello come i due latl d'una medaglia - sa troppo di remissivo, di poco ribelle; fors'anche parve da fuggire, al socialisti d'Jtalla, per il senso quaal religioso e deiib. che Il ilrazzinianlsmo le aveva annesso. Perciò 05311ru ed è cost scarsamente ripetuta alle plebi, di prererell1.a alcoolizzato d'una critica rurlbonda ed Inutile alla borghesia e al Governo, o dlstrdte da. quell'auto-csnme che le riveli a sò stesse e ne inizi una • coscienza n di sè, ed un riscatto rnornle. Eppure Il dovere, termine reciproco del diritto, e iden– tlf\canteel con l'il1leresse in una fllosofla J>O&itlva ed umana e In una società libera e giusta 1 ò semplicemente la con– diziono il,ie q11a il proletariato non potrà. aspirare a più alto destino, perchò sarà l'adempimento di es1Jo•- nlo a dire l'inalzamcnto del proprio livello Intellettuale, mo• raie, tecnico - quel che gli varrà, non 11 premio dal cielo, ma l'autorizzazione e l'abilitazione a farsi centro direttivo della società di domani. .Migliorarsi è dunque, non un dovere teologico, ma una necessità ed un affare. V'è troppa gente ohe crode cho Il socialismo verr(L quando al la.Camera visaranno 300deputati nostri, o quando la maggioranza della popolazione sarà Inscritta al Cir– colo socialista; ma non pensa affatto alla sllma di fun– zioni e di attitudini che saran richieste alla classe la– voratrice In un regime di cui essa ala Il perno e l'asse centrale. E chi parla il severo linguaggio del buon senso, passa troppo facilmente per un 11.ddormentatoro dell'a11i111a so– cialista.... ... Orbene: quella, che ò conosciuta col nome di II opera educativa II di Camlllo Prampolinl e del socialismo che da lui prende impronta, esaltata da molti. ... che non la imitano, e calunniata da pochi che non la conoscono - non è certo una semi ecclesiastica predicazione, piagnona e zuccherosa, di bontà, di mitezza, di virtù astratte, atta a far un 1>opo\o d 1 lmbel!I che attendono, nell'estasi di una as1>eUazione e di una fede, Il Paradiso di là eia ve– nire, rimanendo rassegoatamento alPlnrerno. È, al contr.a.rio, una propaganda e una J>redirazioue rigorosamente positiu, ratta per la vita, o continuamente vlvlflontn.o Integrata dagli esempi dullo quotidiane opere soclnllsto. Consi.do sempllcemonto uel dlro nl lavoratori la verUù: quella ,·orltà cbc, o per indulgenza o per com• passione o per demagogia, è taciuta o trascurata da troppi altri. E la verità. - pos1t;va 1 marxista, non metaHsica o sen– timentale - ò cbo I lavoratori stanno male a11che per• chè perdono molto tempo a maledire la borghesia e a

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