Critica Sociale - Anno XVII - n. 16 - 16 agosto 1907

24G CRITICA SOCIALE gratrico, di abdicazione e di suicidio. I guai del socialismo di Francia, che il Congresso di Nancy pone a nudo cosi eloquentemente, noi non evochiamo per spirito di ipercritica, nè p~rchè II mal comune è mezzo gaudio " - ma anzi perchè l'esempio del male, i\'i Ingigantito come gigante è la nazione che lo alberga, serva a noi di utile ammonimento nel nostro cammino. Mentre da noi la Confederazione del Lavoro - cosi diversa, per ventura nostra, dalla consorella francese - mostra tanto fervore di utili opere o rimprovera, giustamente al partito i suoi disinteressamenti e le sue manche\'olezze; spetta a coloro che non hanno perduto la fede nel socialismo - nel socialismo veramente integrale e non integra– lista - di 11ccoglier11e i rraterni richiami, di stringersi nttoroo net essa con fiducia e fervore, nella certezza che solo da f'HSA, non importano il nome e le persone - solo dnlht lrirgn, orgnnizzuzione socialista delle forzo prolobll'ie - può aspettarsi h, redenzione del paese o il compimento dei voti. LA CRITICA SOCI.ALE. Non fn tempo pe,· q"esto nume,-o, tm sociali~ta f1·a1,ce1e alt11almn1fe a Palet·mo, il afg11or E. C,u.LET, ci i,wia mra confuta:ione dtWa,-tlcolo del 11ostro c,.espi su. La tragi– commedia dei viticultori francesi (Critica, 1° luglio). La daremo nel proult110 fascicolo, insieme a un articolo di M'Hl"IKUS "'' f1d10-o Omgrtsso degli ù1ug,ia,iti ,nedi. ANCORA IL SOCIALISMO AREGGIO EMILIA I/unittì 01·r1<micC< ,lel movimento. Per comprendere lo sviluppo e la fortuna del socla– li11mo reggiano, blsognl\ cercare - di sotto quella fiori• tura magnlflca. dl Circoli, di Cooperative di consumo e <li lavoro, di Leghe e di istituzioni e di conquiste d'ogni genere nel cnmpo politico-elettorale e nel campo ammi– nistrativo - lo radici del movimento. E, rimovondo I fiori, le rrondl, i rami di questa lussu regglanto vogotazlono che copre la terra reggiana, si trova che lo radici sono mia radice: si trova cioè che l'omogeneità, l'unicità della concezione e dell'opera fu quella ohe dledo vita a. un organismo cosi complesso od armonico. Circoli o Cooperative, conquiste politiche e conquiste economiche, dicevo più aopra: cose distinte, cose sepa• rate, cose antagontatlohe nella maggior parte dei paesi d'Italia. Coso cbe non rappresentano divisione di lavoro e di funzioni, ma ratti, scopi, cammini divergenti e di– versi. Auche là. dove la Tila socialista non s'esauriva tutta nei Circoli, occupati a combattere una lotta elettorale ogni due anni, a votare ordini rlel giorno vibratlssimt di protesta contro Il Oo,erno d'Italia o lo Czar di Russia ad accaplgllarsl sulle <lue ten<lenze; anche là dove u~ movimento prolotarlo economico sorgeva, più o men tl• mldo o vitale, accanto al Circolo socialista, i due orga– nismi, I duo fatti restavano divisi, non solo pel nome e per il dettaglio dello funzioni peculiari, ma per Panima sostnnzla\0 1 J)0r l'essenza clella loro vita. JI Circolo guardava (o guarda?) alla organizzazione economica oomo n un vlvnlo dl materiali egoismi imme– <llatl, muti d'ogni luce d'l<len.lità, pericolosi ad assu– mersi 1>arteclpio conrtulontl dell'opera II politica. ,,. La Lega o l'Assoola.zlono ocooomloa considera il Circolo come uo'accolta. di auto-eletti, accademici, inutili o po– lltlcantl. J I ponte, per cui 11vecchio corporativismo apo– itico operaio passb al neo••lodaeallsmo anttparl&men- tarlata Sorelllano, lu senza. dubbio la mala prova e l'Inabile contegno adoperato dal Circoli socialisti, cioè dal rappresentanti ufficiali del socialismo, verso le orga• nlzzazloni o verso la massa lavoratrice. ... Nt,l Reggiano, l'a99urda, Insensata, artiftcio3a distln– ~done fra a.:lo,ie f)Olitica ed azio~ economica, che ba ipotecato per anni ed anol tutta l'attività cerebrale e verbale del paruto e del Congressi in altre provincie, non ò oslsttb. foodamentalmente mai. VI sono tuttora I 0.rcoli e vi sono le Associazio11i eco• 11omiche: e, so tutti gli Ol)lrai, che sono nei Circoli, sono nello rispettive Associazioni di mestiere, 110,i tutti gli inscritti nelle organizzazioni economiche sono Iscritti nel Circoli; o, mentre Il Circolo richiede per l'ammls• elono la ospllclta adoslono ai p,-incipi, del partito socia• lista, l'Assoctazlono economica accoglie chiunque accetti Il concetto dell'organizzazione di classe. Vi è insomma la naturale o doverosa. distinzione fra l'organismo dei miU– urnu eoclallatl o l'organt!lmo degli operai lottanti per il proprio mlgllornmonto economico: v'è rispettata la laicità - meglio cho la ttelltl'aut,ì - dell'organizzazione pro– letaria; o cl(),non per opportunismo o per considerazioni sentimentali, ma percbò è tm fatto {l'u.nicacosa che qui sia trovata deKna di rispetto) che vi sono molti operai, ottimi e slnce1I soci delle loro organizzazioni di me• aUere, I quali non sono e non sanno o non curano o non vogliono eJSore • aoclallstl "' nel senso completo e reale che ba questa parola. E al dovrebbero perci() escludere dalla loro casa, dall'Associazione economica? O si dovrebbero, come altrove, battezzare cattolica– mente e art1flcloaamente eoclallatl, mutando il nome alla loro Assoclazione 1 Inscrivendola d'ufficio sotto la ban– diera del partito? i\la 1 mantenendo questa distinzione, utile percbè II na• turale ,,, Il sooiallsmo reggiano conservò sempre l'unità o l'armonia fra I duo rami del movimento, li concepl coordinati e reciprocamente necesaarii, li indirizzò en– trambi su una etrnda medesima, li animò di una stessa (mima, semplice, accessibile, lµ.minosa, che è più e che è meno della formula socialista ufficiale: il migliora– mento della classe lavoratrice. Cho Il "' compagno ,, vodo9se in fondo a questa. strada. la mòta • socla\lsta. "' proprietà collettiva, o che l'operalo organizzato, meno l~trulto, a 1 attenesse più modestamente a un ftno Immediato di mlglloramento 1 quel che importa è che le duo mòte - la più prossima e la più remota - non eran poste per atrade divergenti e antitetiche, come accade là dove Il socialismo è teoria superbamente iso– lantesi dalla pratica proletaria, ma erano poste su una medesima strada, e quelli che andavano ad esse, fosse l'una o rosee l'aUra, camminavano insieme. Anohe prima ohe la Camera del Lavoro, sorta or son pochi anni, e animata dl vita multiforme e impetuosa dalla personalità genlaltnente versatile e audacemente tenace di Antonio Vergnanlul; anche prima che l'orga– nlzzazlono proletaria reggiana assurgesse a organismo cosl vnsto e complesso, retto da una coordinazione mi– rabile; fln da 20 1 26 anni ra, quando Camillo Prampo– llnl cominciava il euo apostolato fra le diffidenze e le tLssato 1 all'opera sua di p,·edlcazio,ie socialista andava unltn sempre, dovo o come si poteva, l'organlzzazio,ie p,-oleta,•fa. Per I mlsorl lavoratori, " unirsi " per sosti• tlllre la solidarietà. alla concorrenza. era il primo atto della loro nuova fede, Il ratto che, mentre li accostava alla mèta ultima, recava loro l 1 lmminente sollievo. Programma ma.salmoe programma minimo, si tonde-

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