Critica Sociale - Anno XVII - n. 9 - 1 maggio 1907

CRITICA SOCIALE senso della misura s'imponeva alle velleità. coreo• grafiche, che prestano a grande usura qualche suc– cesso personale immediato. Allora l'opera socialista era opera di educazione, non pure <lelle masse, ma dei militanti medesimi ; nè fra lavoratori manuali ed intellettuali, fra Leghe operaie e par– tito, fra azione economica ed azione parlamentare, era possibile il dissidio, troppo essendo chiaro per sè come tutte queste cose si integrassero a vi– cenda e l'una vivesse della vita e delle forze del– l'altra. E se questo l O maggio - anzichè alle solite ste– reotipie fraseologiche - avrà. dato occasione a questo interiore esame di coscienza; se avra per– suaso i più forti uomini del socialismo e del mo– vimento proletario italiano - Direzione del partito, deputati del Gruppo, Confederazione del lavoro - anzichè mussulmanamente assistere al disgrega– mento e all'orgia dei fraterni livori - a esaminare con coraggio la. situazione e a coraggiosamente trarre le illazioni e provvedere ai ripari ; e se l'opera risoluta. dei compagni d'ogni parte d'Italia li incoraggi a ciò e li secondi; questo 1° maggio del raccoglimento potrà essere -. e noi l'augu– riamo con tutto il fervore - anche il 1 ° maggio della comune salute. LA CRITICA SOCI.A.LE. Anche stavolta la esuberanza di materia ci costringe, nostro malgrado, a rinviare, non solo l'annunciato a1·– ticolo del nostro direttore sulla legge 1·isicola - che daremo senz'altro nel fascicolo prossimo - ma una. quantità di articoli ài 1·elativa attualità che fanno 1·essaalla porta. Ci vogliano i lettori, e i collaboratori sopratutto, essere indulgenti. Politica municipale Politica municipale e piattaforma economica 1 ' 1 (A proposito delle elezioni amministrative di Romae...d'altri siti) Le risurrezioni vere e proprie non capitano mai nep– pure nella vita politica e sociale. Anche oggi - mentre vediamo cedere l'intransigenza socialista. e formarsi, di fronte al blocco clerico-moderato, larghi aggruppamenti democratici - non vediamo però risorgere il vecchio concetto e la vecchia formala della t1·iplicedei partiti popolari. Oh dio, vi sono sempre i Cùnservatori delle tradi– zioni nelle parti d'Estrema, e la. formula ha tt.ncora i suoi evangelisti 1 che la tirano fuori dall'armadio, e non la spolverano neppure, e l'agitano con grande fervore .... Vi sono sovratutto coloro che l'interpretano slrictu sensu, e vedono le colonne d'Ercole delle possibili al- (l) ~·Jn dalle prime dispute fattesi nel partito Intorno alle alleanze elettorali, no! abbiamo sempre sostenuto - I lettori fedeli lo rlcor· deranno - la plì1 larga autonomia, nel senso anche di superare, oc• correndo, le barriere non di rado artlflclall e fittizie del tre partiti cos\ detti 11opolarl:per Il ohe cl vennero parecchie scomuniche, ohe sopportammo stoicamente .... senza troppo danno della nostra !ialute. Pubb\lohlamo quindi ben volontteri questo articolo, che ol viene da un simpatizzante, radlco-soo!aHsta oom•egll si deflntsoo da so steno. Naturalmente, per noi, l'autonomia, ohe Slgnlfloa trasportare l'esame de\la convenienza di un'alleanza, dalle etichette al contenuto, dal generale al particolare, dalle formule vuoto apr!orl11t!choalla oonslderazlone di tutte' le evenienze del ca111 concreti, mentre cau– oella l'lntranBlgenza apparente di nomi e di persone, deve rinforzare quella reale - sulle cose e sul risultati. (Nota deua CRITIC&J. leanze nel partito radica.le . Fin li va bene j più in là no: piuttosto intransigeuza. Sembra però che i fatti, in qualche recente ca.so di elezioni amministrative, s'incarichino di l'.lar torto ai fedeli del dogma di questa trinità popolaresca. Avven– gono, e tendono ad avvenire, in diversi angoli d'Italia accordi dei socialh1ti e dei repubblicani e dei radicali con forze che gravitano al di fuori del cerchio mistico dell'Estrema. Nelle alleanze fan capolino - qua e là - e sono raccolti.... i liberali, nome sospettissimo ed indigeribile fino a poco tempo fa. S'intende bene: non tutti i liberali vecchio stampo. Pare che sia.si operata nel loro seno una selezione e che i residui, non 1-1.ssor• biti dal blocco moderato tenuto insieme dal cemento clericale, sieno respinti all'altra riva, verso l'antica Estrema. Esaminiamo un po' questo fatto. In teoria, e davanti alla logica, nessuna pregiudiziale e nessuna inammissibilità. Finché si sta chiusi in una posizione rigida d'intransigenza (ogni partito popolare fa da sè) si hanno le spalle coperte da un'armatura di ferro, e si ha sempre ragione. Anzi troppo ragione, ed il male è nel tl'oppo. Ma, quando si abbandona d'un sol passo il posto, e si smantella la rocca dell'intransigenza, non c'è nes– suna ragione logica di elevare le colonne erculee del radicalismo. 'ranto più oggi, che il partito radicale ha abbandonato perfino la sua impostazione agnostica di fronte alle istituzioni, e si è immesso, più o meno con– sciamente, nei quadri più ortodossi del costituziona– lismo. E poi, di questo benedetto partito radicale ognuno di noi, che ne fa parte 1 ha un'idea speciale. Dai veterani del " Patto di Roma n (ristampato a cin– quanta centesimi), all'industrialismo del Nitti, che s'im– pernierebbe sovra una nuova alta borghesiaJ a noi ( 1 ) radicali-socialisti, che ci vorremmo basare specialmente sui ceti medt intellettuali, le concezioni oscillano e si intrecciauo. E nella vita concreta del partito c'è posto pei più disparati elementi. Ci sono - ed anche nel partito repubblicano -;. dei sovversivi o quasi nel campo politico che, io quello economico, sono fior di codini. O, dunque, come piantar la colonna. d'Ercole nella sabbia oscillante della parte radicale? L'accettazione di qualche forza liberale, caso per cago, nei nuovi blocchi democratici si giustifica con l'orien– tazione nuova delle forze clerinali, e con quell'esigenza di anticlericalismo positivo e fattivo che tutti i partiti estremi sono concordi ad invocare. Ma c'è qualche cosa di più, ed è proprio ciò che merita la nostra attenzione. Le lotte amministrative vengono in questi tempi ad assumere una piattaforma cosi precisamente economica, che ai tempi.... storici della triplice eravamo ben lontani dal sognare. La triplice ha avuto un valore ed una funzione, com• misurati all'ambiente d 1 allora; ha dato 1-1pessobuoni risultati; ha condizioHato conquiste politiche ed anche risvegli economici. Ma bisogna convenire che era quasi sempre intinta di una vecchia pece di democrazia ge– nerica, e mancava di una base solida di lotta dtinte. ressi. I programmi-zibaldone di sette od otto anni fa, con quella loro aria di dichiarazione dei diritti del cit– tadino, con lo sventolìo di certe idee generali (munici– palizzazione, ecc.) non concreta.te in progetti e studi, col chiodo fisso del 1·efe1·endum e dell'autonomia, rap- ('J n ,ioi, naturalmente, si rlferl&oealla persona del noatro egregio oollal)oratore. (Nota della CRITIC&),

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