Critica Sociale - Anno XVII - n. 1 - 1 gennaio 1907

CRITICA SOCIALE fittto por le spese. O questi sgravì doganali sono scelti in maniern. da assicurare, a breve sradenza, mediante l'incrorncnto tlel consumo, la reintegra– zione totale o parziale <lel hilancio, talchè non ne siano compromesse la. polir,ica di spese e la riforma tributaria, e allora i 1>artiti democratici potranno anche assentire alle proposte go,,ernative. Oppure questi sgravi sono tali da indebolire_ permanente– mente il billlncio, o 111lora l'utile molto discutibile di qualche lira, nel biluncio domestico d'ogni ita– liano, non deve far sacrificare a cuor leggero la possibilità di tutta 11n 1 azione complessi1 1 che va dalht ri::1olnziono della. questione meridionale al miglior or<linamento dei nostri tributi. Non ci mancherà. occ11sione di svolgere in seguito questi concetti, a1>plic11ndoli alle contingenze mute– voli della politici\. it.itliana. Qui ahbiamo soltanto voluto fermare alcune lince direttive, senza le quali si può fa.1·0 dell'opposizione per l'opposizione, ma senza ripromettcr:si mai risultati sicuri. IYA.,.\'01•; BONOMI. Politica militare DEMOCRATIZZIAMO l' ESERCITO! dare /?raneli risultati pratici (esso ci darà la specli– ;done dei Millo o dl:ll Phmcaue, ma 11011 l'unità d'I– talia), e può i11veco servire di pretesto o di diver– sivo. Il seco11do è d'una forza indiscutihile o di una grande utilità anche per noi, perchò - sebhene ciò addolori Oiorg'iO or<"I- il proletariato ha molti:;simi interessi comuni con la. horghesia che è legata ad C8SO da' medesimi vincoli 1>olitici: ha comuni i pnh• hlici servizi, ha comune la difesa della produzione che ò opera o ,•antuggio di entramhi (non dico :-e in g-iusta propot·zione), e il hisog-no <lell'indipen– denr.a. La patria cli noi nitri socialisli italiani è perriò oggi lo Stato 1/aluwo entro i confini att.uali, e si estenderà domani ai nuovi contini se per caso quelli si sposteranno . .Noi però non ahhiamo Rlcun interrsse di spostarli, non vediamo alcuna utilità veramente generale per l'l.ralia - e molto meno pel proleta– riuto - nell annestJionc delle provincie cosi dette i1· redente, e perciò 11011 siamo irrode11tisti 1 Anzi rihhiamo li dovere di comlmttere fra noi l'irredentismo che potrebbe trnscin1.lrci ad utH\. gucrrn senza speranza di alcun vautaggio (1). Di pili, siamo contrari ad · togni es1>ansiònismo, non per preconcetto, ma. perchè nessuna forma di conquista coloniale ci pare possil essere vera111e11tc utile alla nostra produzione l 2 ). ij per queMtO che noi filtri socialisti siamo tutti d'accordo da poi ch'è stara ripudiata quella pazzia, immeriteYo\e d'essere discussa, ch'è l'heneismo - 1 el1a discussione ormai lunga che s'è fatta nella nel voler limitata l'azione militare dell'Italia alla Cnt1c{I, mtorno a quello ch'è, pel nostro partuo, 11 sola difesa. problema 1111lltnre, tutti s1 t10110l11mtat1 alla parte I Denva da ciò uno speciale modo eh concepire finanz111r1a Ed ern naturale, po1chè c1 s1 dove,'a d1- l'orga111s1110nrmato Uno St,tto, che ha nel ~uo pro- fendere contro l'aumento spaventevole che 11rm111stro gramma una polit1cil d1conq1118te, non solo ha b1bogno Viganò m aveva m111acci11to pel' mezzo d1 Y1ttor10 I eh accrescere contrnu11monre, fino all'estremo l11111te Piva. possibile, gli arnrnment1, ma anche d1 dare all'eser- Ma c'è anche un aspetto morale del ))Ioblema, che c1to una prepondcra.uza su tutti gh altn suoi orga è necessario precisare, sia per prepararci a concretare nismi. Invece, per la semplice difesa, che è sentita quel nostro prog-ramma d'azione immediata ch'è - come scri8se il 'l'un1ti ne' ntuneri passati - da ormai desiderio e bisogno cli tutti i socialisti non tutti i citL11di11i,btt8ta n.vere i mezr.i (navi, armi, for• anarcheggianti, sia perchè il direttore di questa Ri- tifìca zioni); il clttttdino tliventa, nel pericolo, un sol• vista ha sulla coscienza un ce rto prog -etto di legge da.to valoroso, indipendentemente dalla disciplina sulla prevenzione de,!.{licecidi proleta.rì. ferrea : è la. nazione in 11r111i. Il nostro antimilitarismo ha un presupposto ed un Noi quindi. pur essendo patriotti noi senso piiL fine: du.to il concetto che noi abbi11mo della difesa pratico o meno nebuloso e ideologico della parola, nazionale, noi posoill.t110org1111izznre l1e:-1ercitoin modo restiamo nntimilit11risri 1 cioò nemici del rnilit1uis1110 che no11 debba servire ab1tual111enle come strumento e dellu. casta. L'et1crcito it11\ia110, per quanto si \'O· di polizia. glia neg'ure l'c:sistc11za d'un vero militarh;mo fra noi, Molti socialisti giustificano il patriottismo loro (si è sernpre J'cnrnnazio11e lici vecchio Piemonte una è visto nel n{e,.emtnm dell' A·vcmti tiella Domenica) Pru8sia in diciot1csimo ùel secolo passaco - e ri- col carattere univcr8ale e quasi necessario che il mane distaccato co111pletamentc dalla vita della na- sentimento della patria riveste. 1!.. un pregiudizio. 11 zione. merito del nostro partito è quello di aver ricono• Quei soch,listi rhe han fatto sinora la campagna sciuto che un movimento o unn. semplice agitazione antimilitarista in ltali11 1 sotto la protezione della cli· è tanto più forte ed ha tanto maggiori probabilità rezione rivoluziooaria cl'i11fausti\ memoria e della no- di riuscita, quanto pili profonde radici ha negli in· stra indifferenza, hanno avuto una duplice in!.!:enuità, teressi materiali d'una ch\ta clas'3e o gruppo sociale. molrn pcrdonahile del resto finchò si trnttaYa soltanto I sentimenti che si dicono collettivi, per grandi che di ral{azzi: prima di tutto, di far della propaganda siano, vanno considerati dal punro cli vista di quegli tolsioiann, non solo nell[l. soshrnza (come ebbe a interessi come motivi psicologici che possono favo- scrivere giustamente lo srosso F'err1), ma anche nelh~ rire od ~stacolare la nostra azione i11tf'ressafa, e che forma, perchè s'illudevano che un istituto si potesse devono quindi essere secondati o combattuti : così trnsformnre con la u p ersuasione "; poi di fare co- noi combattiamo, entro certi limiti, il sentimento desta propa!rnnd1~ t.rn' soldati. religioso) in quanto ci semhm dannoso al progresso Orn, la prop1-1g-1nda tr11'soldati potrà produrre delle del proletariato. . sporndiche ribellioni indi"ichrnli o collettive, contri- J,; il sentimento patriottico? Generalmente esso s1 huire m11gal'i a disgrCJ.{ttre l'organismo dell11 difesa confonde og-gi col nazionale, con quulcoSil cioè cli nnz.i,,r_rnle 1 ma non C\Titarc gli eccidi proletari (è molto aristocratico, che presuppone 11.nasperh1)e. ~ul• 1 questo, se non erro, lo scopo principale de' tolstoiani tura storica. ed educ·•zioue letteraria, e qurnd1 è proprio di una cerchia. molto riS t retta di persone. (I) su questo stesse ooionno 11 ,m1uhl(l1•e110 ha esposto ilt\ un pa• C'è poi un altro patriottit1mo, antico quant? il 1~ 011do, r,:,repluttouo cou~rflrlo, mit 1 ,·nu1n~1tl che egli cl M ratti balenaro ma ciel quale il popolo greco ehhe per il primo la dav 1rnt1 8011 tr.>l)po1111cro•copkl n1 confrontodct perlMH, coscienza precisa, e deriva dal bisogno di difendere 1 ('J 1,0 01moe1rn1 già, ,,0101111uan<10 con 1:nr1co corradini, nel Heq,io l'unità politica della quale si è parte. do\ s1 luglio 190'6. È ?10tochoquella Rivistas! proponevl\<II eduearo Di questi duo è evidente che il primo non può gli animi per una politica 1mpcrlallst1eo..

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