Critica Sociale - Anno XV - n. 21 - 1 novembre 1905

CRITICASOCIALE 329 6lma della pubertà mcntnle. lila 1 polchè, lnoltrE\ la scuola media deve segnnro anche il pa.!!saggio o l'an•iamento agli studi superiori universitari, in cui si approfondi– scono lo culture speciali i de,,o anche compiere, special• mento nel secondo grado, Il f1no prcpar1dorio, fornendo, nollo suo ,•nrio sezioni, gli olomcntl del ,·art rami di dlsclJ)llno, non appena. le singolo tendenze cominciano a mnnlrcstarsl. I l~cco perchè 1 al momento del manHestarsi spontaneo dello singolo Inclinazioni, ò necessaria nella scuola me– dia quella distinzione di sezioni, che sarebbe invece prematura noi grado inferiore. Mll allora, dice l'Cssani, si vuol prolungare nel grndo Inferiore della scuola me• dia il dirotto della scuola primaria, derivante dalla du– plicità del suo flno di istruziono popolare o preparatoria a un tempo':' 1~ facile rispondere: non eono 1mrngonnbili fra loro, eotto questo rispetto, 111. scuola olomontnro o la media. La prima contiene l'lstrui,lono obbligatoria, de,·e cioè accoglier tutti I fanciulli, la mnggl6r parte rl.ei quali si arre'lta al termino del corRo elementare, mentre solo un'esigua minoranza prosegue. )la t programmi son fatti dalle classi dirigenti, i cui flgll continuano gli studì, e per ciò son volti, almeno In parto, agli lntore3si della minoranza. che andrà nlla scuola modio, o che ha biso– gno di osservi prepnratn 1 perchò subito, alla licenza elementare, dovo compier In scolta fra tecniche e gin nasio: di qui la contraddizione o lo d\Olcoltà e In neces– surin deficienza del metodo. loveco nella scuola media inrcrloro io condiziopi sono ben dhorse: e•m1 ò racoltativa, non obbligatoria; non accoglie se non quelli che proseguono gli sturli almeno sino a tutta la scuola media superiore, o non han quindi hisogni contraddittori rra loro. C'i:o, è ,·oro, attualmente, nella scuola tecnica, opposizione d'interessi fra r.uclli che aspirano alla licenza come a termino Hnale, e Quelli cho vi ricercano solo il mozzo di passare all'istituto. ~ln. la creazione di rcre scuoio prorcssionnli libererà In scuola media dal primi, sl che noi suo grado inferiore non restino so non quelli, che intendono per lo meno giungere sino al termino del grado superiore, e cbe 1 mentre In questo cercheranno l'Indirizzo speciale a una determinata cultura, nel primo non han bisogno se non di rormaziono o di ginnllStica mentale e di preparazione generale ai corsi ulteriori. Dunque, niente ftni moltopllrl o dh·ergeuti, ma un flne unico o plonamoute armonico nello sue parti de,·o presiedere all'istruzione media di primo grado: lo s,·i– luppo della mente, che In cs~a va curato, deve prepa– rare o abilitare alla scolta che, all'Inizio del secondo gratlo, si deve compiere rra le vario sezioni. Se la scelta si esige, co:no attualmente, subito dopo In scuola ete– mentnre, si suppone in questa già compiuta la forma– zione e In preparazione lntellottunlc, o In manirestazionc dello dlver.:10ntlltudinl individuali. :\In chi nfin sa che, a no,•e o dieci turni (licenza elementare , queste non sono ancora affatto s,•olto, e che cominciano a dare in• dizio di sò soltanto nella cri.:1idella 1mbortà. mentale? Chi non sa. che in questa crisi si trasrorma.uo spesso le carntterlsticho lndivldunll 1 11 011 solo fisiche, ma più nn– cora pelchlchoj che nuovo o lnaspoth.tc attitudini si ri– velano, che tendenze inrantill procedenti scompaiono o si attenuano o dc\'lano, io guisa da smentire compiuta– mente, al termino della crìsi 1 lo 1>rovlslonlche prima di essa si oran fatte sul ranciullo? Quindi è necessario uu periodo dl oducnziouo Intellet– tuale, che !liuti lo svolgimento di questa crisi, senza influire In 11<'!1'-UII irnnso delormlnnto 1 o solo curanlo di stimolare l'attività del perHicro. 1>0rchè la mente si svi– luppi e lo tendenze abbinn campo n rhelar,.i spanta• nenrnento o genuinamente. 1/c,lucaztone deve esercitare, come rnceva Socrate, un'arte di maieutica intellettuale: de\'e ngo,·olare o fa\'oriro la nR'lcita dello tendenze, lm1>arzlalmonte, come unn buonn 10,•atricc, che aiuta il parto, ma che, se anche riesce a lnclo,·lnare il sesso del nascituro, non concorro nemmeno lentamente a dcter– miuarlo. l11 questo periodo non cl sarà dunque, come l'l':ii'lanl teme, impos'libilità di metodo por contraddittorietà di fini simultanei; ma unicità di flno o metodo a questo adatto. I.o scuoio strettamente prore'lsionnll, istituite accanto alla scuola media unica di grado lnreriore, toglieranno dn questa anche quella dh·ergonza ili fini, che si ma– nifesta ora 110110 scuoio tecniche, o In po.rte nello stesso ginnasio, lo cui licenze so110 per alcuni termine ultimo e.lei loro studi, per altri sempliccmonto tessera. d'ingresso negli Istituti o nei licei. Quando adunque la pubertà montale si sia sYolla, e io ognuno si faccia sentire la rnce delle tendenze indi– ,·lduali, allora ò nocesqario che la scuola si distingua nel suol di,·er11i rami; l'obbligo di uno stampo unico forzato, come attualmente 10110 gli studi classici per quelli che non ,·ogliano precludersi la ,·in agli studi superiori, scredita la scuola 1 rendendone Inefficace l'opera; per la contrn,tdiltoiietà del fini, ra pii1 arduo il metodo, o di-.truggo o annulla in gran parte gli srorzi di insi:– gnanli o discepoli, costretti a consumare una quantifa di energie in studi, dei quali già Banno l'inutilità futura. ln,·ecc tanto sezioni, in cui le singole speciali abilità possnn trovare la cullurn adatta, rendono possibile il conseguimento di quel flne 1 che l'Cssanl prefigge alla scuola: " Bono nota,·a il Kerbaker come, in luogo di una '"cultura generale, debbano oggi esistere un gran numero 11 di culture SJ)eciall, formato dallo spoclnll abilità, più "quel determinato numero di cognizioni, che alle sue ii speciali nhllih\ ciascuno aggiuugc, secondo le capacità "o lo lnellnazloni sue. Dal commerci o dai contatti, cho " anongono al limito dello culture specinli 1 aggiungo 11 lo, si formerà poi quella circolazlono delle idee (cir• u colazione, non stasi) che sarà la ,·ora cultura generale: 11 possesso non dunque dei singoli, ma delle nazioni e u delle società. " Oiuitl<t<Jlmo, o ben detto; ma. lcabilillt speciali debbono e;istcro Almeno In via di rorma1.lone 1 per essere sYilup– pate e colti,•nte 1 o ciò non può verificarsi In un bambino di 9 o tO anni (peggio, ora. con l'esame di maturità. doro la quarta elementare: 8 o 9 anni), materia amorfa an– cora, che non hn rh·elato lo suo attitudini. La scelta oggi la ra pap,i, regolandola :iolle capacità della sui. bona, piì1 che 6U quello della monto del bambino, che colloca allo 6Cuole lccniclH\ so ,•uole che presto cominci a render qualcosa, al ginnasio, so \'UOle che di-renti un bnccalnuroato. E co~ì, lettornto, o matematico, o ftlo• soro, o natura:ista, o medico, ecc., che sia por ri,elarsi pili tardi un ))iccolo uomo, Immaturo pH1cho mai dopo l'esame di mat11ritù 1 egli dovrò. cominciare a studiar In• tino, spinte o sponte, per poter andare In seguito all'Uui• vor.:iitù. E quo~to ml conduce a manifed!aro I miei dubbi sulla accottalJllltò. doll'oplnlono del Chlappolll, che l'Ussanl ra sua: u In scuoln ben deHnltn. antlci11crJ. la prova e per– metterò. ~enza ritardo agli uni di pro~eguirP 1 consigliando gli altri a cambiare al più presto "' Intanto, quelli, che per una scelta sbagliai.\ sl trornn fuori di pesto in una

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