Critica Sociale - Anno XV - n. 10 - 16 maggio 1905

CRITICASOCIALE 151 cupnti, la turba sempre alimentata eia nuova. immigra• zione rurale! Però la questione della sovranità è molto agitata in paesi a grande industria Cosi 1 in Francia, in Jnghilterra, nel Belgio, negli Stati Uniti d'America, si è sentito il bisogno di ricorrere a ripari legislativi e giurisprudenziali. Il partito radicale non mi sembra pO!i!ila fare buon viso alle pretese sindacali di monopolizzare il Governo delle categorie operaio, o ciò sino a quando almeno (noi siamo sperimentali!) le organizzazioni operaie non s'allarghino maggiormente, non diventino più impar– i'.iali o pieghevoli, non rifuggano da atteggiamenti eccessivamente angolosi e partigiani. Noi, invero. se non vogliamo deviare da1la nostra. mi:-.sione, dobbiamo opporci alle .sopraffazioni delle maggioranzo organiz– zate, non tanto per astrntti e vaporosi principi di equilt\ o cli diritto, quanto perchè dobbiamo sostanzialmente impedire che sia soppressa o conturbata la forza vivi– ficatrice della concorrenza, la quale sola 8 capace di evitare il formarsi di privilegi e di monopoli operai a danno non solo di una parte dei lavoratori, ma della pro,luzione economica. e quindi di tutti i consumatori e, prima o poi, degli ste/òlsiorganizzati. I~ evidente però che noi abbiamo il dovere di opporci all'analogo esclusivismo padronale, che si verifica quamJo gli imprenditori espellono o si rifiulano di accettare qualche operaio, solo perchè costui ò i.scritto ad un Sindacato. In qualche paese, per ciò cho si rirerisce all'espulsione, il legislatore ha dovuto rigorosamente intervenire in difesa della libertà operaia o del diritto di associazione. In ]?rancia, ad esempio, provvede il nuovo articolo 1780 del Codice civile, completato dalla leggo 27 dicembre 1890. Non credo cho in Italia sia urgente quest'opera tutelatrice del legislatore. Qual<,ra però fosso urgente, noi dovremmo favorirla, per quanto non si!\ <la dimenticare che, in simili casi, è sempre necessaria la propaganda morale, quella propagancb che, influendo sull'opinione pubblica, temperi l"arbitrio renz!onario dell·imprenditore. Un'altra azione caratteristica è poi riservata al radi– calismo. Questo, fedele al suo metodo positivo, non potrà certamente con!ò!igliaro che In legislazione pre– corra inutilmente e spesso danno~amente i tempi: dovrà però comhattere a viso aperto contro ogni forma cli mi– sonoi.smo giuridico, propugnando cho ai nuovi rapporti sorti e assodatisi nelle associazioni profef:sionali e di classe sia concessa sinceramente la necessaria integra– zione legislativa. $ombra già matura, nella coscienza delle cla,;;si lavo– ratrici più progredite e in generale del paese, l'istitu– zione del contratto collettivo di lavoro, che, secondo i pii\ non J)Otrebbe logicamente scompagnarsi dal rico– noscere legalmente le associazioni operaie come enti capaci a contrattare o a possedere. li fare ciò è ormai nell'interesse degli stessi capitalisti, che, impotenti per lo più a domare l'influenza delle organizzazioni, vedreb. bero almeno molto facilitate le varie operazioni della locazione d'opera e la disciplina. del lavoro e trovereb– bero notevoli garanzie morali e fors'anco economiche nella responsabilità collettiva degli onti operai. È quindi da prevedere che puro per codesto fatto il contratto di lavoro, anche nella forma di contratto collettivo, verrà quanto prima legalmente discil!linato anche nel ritar- datario nostro paese. FRANCESCO COLETTI. (Al prossimo numero la seconda ed ulthna pa,·te, che tralta p,:incipalmenle del contratto collettivo e degli scio– pe-1·inei servizi pubblici). ILNERBO DELLE ASSOCIAZIONI OPERAIE Per valutare la forza potenziale delle associazioni di mestiere operaie, più che il computo dei loro membri serve l'esame dei loro bilanci, i quali ci danno modo di apprezzare anche elementi di carat– tere morale che la cabala del numero non ci misura, o cioò lo sforzo doi singoli componenti nell'interesse di tutti i compagni d'arte, il sacrificio economico sul bilancio famigliare o personale a vantaggio del bi· lancio comune, por dedurne la capacità di resistenzn. dello spirito cli coesionQ che tiene raccolti in un sol fnscio e per un i<lcntiw scopo le <liccine e centinaia di associati. ~ fn Italia non fll tentata mai una statistica elci bilanci delle associadoni operaie perchò non era possibile. La vita cli questi organismi si ò svolta fin qui troppo saltuariamente o in forma troppo ru– dimentale o in mezzo a vicende troppo fortunose per consentire una reg'istrazione accurata e rispon– dente a norme rigorosamente contahili dei contri– buti elci soci e dei modi di croguzione di essi. Segrotarì, amminiiitratori e cassieri delle Leghe e dello Suzioni ai dovettero improvvisare da un g-iorno all'altro nelle persone dei piì1 volonterosi o dei più devoti compagni - e talvolta pur troppo nei pii1 furbi o nei più deboli, i quali, al contatto d'una somma di danaro, per quanto piccola, insueta in confronto all'e-,iguo o inesistente peculio personale, divennero disonesti per improvvisa cupidigia - e non si potò quindi pretendere eia essi una ammini– strazione accurata dei fondi sociali, chè anzi essa si ridusse ad una eloncA.zione delle speso e delle entrate in un quaderno di scuola da 10 centesimi, nel quale di quando in quando si tiravano lo somme, per rendere un conto sommario all'assemblea. AlJlinespc– rionza contabile si aggiungeva la necessità di tener celn.to quel po 1 di danaro che era. in cAssa. per sot– trarlo a lle sempre probabili razzìe poliziesche, d'onclo la necessità. di non tenore libri mastri troppo pesanti nò trop po particolar eggiati. Il periodo cli formazione o cli lotta giustifica.va ht semplicità dell'omministrazionc. Solo infatti dopo molti aoni di vita di associa– zione, d'esperienza e cli preparazione ò possibile im– piantare una contabilità accurata, quale dopo un secolo possono aYere ora le Unioni inglesi e le As– soci:u:ioni tedesche, e quale cominciano ad avere, dopo un cinquf\ntennio, le pill vecchie Sezioni della Federazione del Libro in Italia. ]i:cl ora solo è stato possibile raccogliere qui in Milano, il più antico contro dell'organizzazione pro– letaria, i bilanci di un certo numero di Leghe ade– renti alla Camera del lavoro, dopo molte difficolb\ per ordinare con gli stessi criteri i cespiti d'entrata, o i capitoli di uscita. Sebbene da tempo la Commis– sione esecutiva della Camera del laYoro abbia dira– mato un modulo per la registrazione delle entrato o dolio uscite, si può dire che ogni Segretario, volon– tario o stipendiato, segue un metodo proprio e chiude gli esercizi a sua posta, trimestralmente o seme– stralmente o annualmC'nte, e tien conto o dell'anno solare, o dell'anno finanziario, o dell'anno del lavoro, iniziando la sua gcslione col 1° di maggio, cosicchò dr~ non poche Leghe ò sentito ed espresso il bisogno di un ufficio di registrazione e di rontabilità unico, almeno per quelle più deboli e cli pili recente costi– tuzione. Soltanto la. Sezione della Federazione del libro, come ho eletto, ai permette di stipendiare un Ycro personale contnhilc>, e nondimeno non sempre rn~– giunge lo scopo di chiudere i suoi bilnnci con rig-ore so tuttora alcuni cli essi sono sottoposti all'esame di una. Commissiono di revisione e di assestamento.

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