Critica Sociale - XIV - n. 16-17 - 16 ago.-1 set. 1904

CRITICASOCIALE 265 si va facendo sempre pili grave. come documenterò in uno I studio statistico di pros-,ima pubblicazione. (I) impedire che da un 1 esa~erata orfC'rta derivino rihnssi CC'CCHSivi nei prrzzi, e per tog-liCt'Cag-li HpeC'ulatori la possibilità. di acquistare facilmontl' la materia prinrn. per le loro sostituzioni ed adulterazioni; b) introdurre e fare praticamente conm;C'ere an– rht\ ai privati i metodi mzionali <li \·inifìraziour, senztl dei quali non è possihilc produrre tipi di vino atti ad ast1icururci i morenti locali ccl a conqui:itarne dei nuovi. Questa idea m'nltrao anche per un'altra rngiono. In ltnlin ò assai scarso ancora, e specialmente ucll'cle– mcnto femminile - basterebbe citnro per tutti lo scar-.o sviluppo del mutuo soccorso femminile il principio di n-1sociazione. l~ppure, se a qunlco <1n.di forte, di po.. i– tivo, di rinnovatore vogli:uno giungere, dobbiamo bat– tere questa stra.da , <letcrminare, accrescere l'aÌ-nore per lo varie forme di vita comune, di comhinazione <le~li I 2. Oe{ffmhwzione clell'e.,;ff'nsioue et; un JJrimo im– srorzi, cii cooperazione sociale. Quid miglior mezzo, per pirmto. _ Non si tratta pertanto <Li fondurC' unn legare migliaia e migliaia di donne, por farle vivere Cantina comunale atta a ricevne tutta l'uva ciel della vita e rtella pa,;sione collettiva, da cui tanto per- Comune. suruiioni i,i Po,sono sprigionare 1 di quc~to? Perchè non ~ noto chC' i com1>ratori dcllr no!:itre UYC sono !lll· 1mpo1re - come s'impone l'ol.tbhgator1età della 1scr1- cora, 1>er buona sorte, 111 numero sutfìc,entc da. a,• z1one e del coutr1buto - che le donne, che apI)roflttano I qu1st~rne a prrzz1 convenienti una ~ran)>aite; è noto doll'us<:iicurnziono della mn.let mtà, sinno raccolte m asso- altres1 che molti clo1 p1cco1' prop1 aotnn che non pO· cinzioni a\cnti, 111 parte, scopi ben precisi e, lll ))arte, tranno 1 , como 1 81 chce, vtend 1 cr 1 c hcne, 1 ,atit·anno costtreLt1 . . . . . ,l vene ere ac ogm cos o I oro pro< o o per po t'rnc lt_hc~ta di_az1o_ne, In mod~ che ~~ai:i~unapos.,a far rr~ntc realizzare suhito il prezzo completo; ed è noto final· a~ h1-,og01su_o1con mezzi _nu~v1_-1'o~ 1>ot~e1Jb~r~ clivo- mente che 11011 pod\i dei proprietari d1e sono mu– nire molte d1 ,,ue~tc a-;..;OC1az1on1 veri N0J.{1uoll cli espc- niti di cantina, hanno anche una clientela fissa che rienze e di lentativ! nel campo di un·a ..si~tenza sociale I no.n ~arebhe cc.l'to ronsigliabile t!i abbandon_at'C .. I)~ che ò an"ora bnmb111n.? piu s1 deve prevedere che, spo<·1almcnte nei 11r11111 .Accenno a.I concetto ~enerale, pcrchò mi paro degno anni, non tutti i proprietari avranno fiducia picua di es'ìere caldegginto, e lascio og-ni lusso di particolnri. nel 1 nuo,·o i:stituto e si i~Hh~1T1!nnol~ S?ryirsenC'. L'intelligente lettore comprende di per sò gli svolgi~ 1 er tutte qu~sto r~g10m, 1_11 pr111c1p1O _lsalYo _a menti del rinci ,io ,osto. pro,·vederc •~egli nn_nt _av,·en1rc ad un 111gr~ncl1- P 1 1 mento dell'azH'nda}, s1 puo calcolare o:ssere suffk1cntr Altro non agJ(iung-0 1 e concludo con un augurio: che un impianto come quello fatto preparare dal Consi• il proletariato italiano 1 uscito fuori da un periodo di g-lio Comunale, capnrc cioè di a(·t·o~licre da quatt_ro Ronnolenza e di incertezza, sì riaffarci nllri ribalta della a cinquemìbt quintali di urn. Un ~imile impiumo, \ 1 ita. pubblica 1 a~itando questa quc'!tionc della Cassa di mentre potrìt servire con !3Cnsihilo \'tlntaggio ,wllc maternità, fortemente, come merita In ~ua importanza. annnto ordinarie, funzionerà corbuncntc ancia~ nl'lle .A mc pare che, per u111\ cla'!se che ,·uole por sè I<' 111111..ttc scarse, porehò ormai tutta la popoh1zio11e chiavi ,lell'avvenire cd ha fede in· un suo domani di sente la 11cccst1ità e sentirà certo anche il dO\'Pl'l' di rivendicazione, non ci sia battaglia piì1 glorio<1a 1 J>lù santa di quella ch<', tendendo a diminuir<' i martirii <ti og~i, prepara. una gcut" pili gagliarda, pi\1 sana, quindi più Lella, piì1 morale, per le lcLizic di una vita puri– flcntn. IUdla, 1-1 nuoslQ l'li11. Dolt. 01l•1,10 C... !s.\L1\'1. PER L'IMPIANTO D'UNA CANTINA COMUNALE A CANNETO PAVESE UL Tjimiti doll'Inq,resu. I. l)eferminazionr delle funzioni. - Da. quanto si è detto risulta che il Comune non deve certnmente agire in mollo da danneggiare il picrolo commercio locale delle u,·c, ('110 la vicinanza dei pili importanti mercati di consumo e la tradizione rendono ancorn molto rimunerativo, deve anzi preoccuparsi dì ren– derlo più atcivo, come ha già fatto unendosi in Con• Aorzio coi Comuni vicini per la costruzione di un ponte stabile sul Po, cercando nC'IIOstesso tempo di 1>rodu1Te il tipo cosbrnte di vino che, dato diretta monte ai consumatori senza andar soggetto a tagli o Adulterazioni, valgii ad affermare ~empre piil il nostro nome ed 11conscnare hl huona tmdizione. La funzione dunque dell'imprc~n. rho il Comune va a creare devo <'1:il3erc duplice: o) raccogliere huona parte drlle uve che ecce• dono la domnndu del piccolo commercio locale, onde dar ,·ita alln nuova iRtitu1.ionc tlcsrinata a ridare :u proùott1 del Comune I.i fama che ebhcro altnt I volta. IV i\lodo di funzionurc llell'Azicnlla. t • Costo d, ~ernzw - [I modo con cui dovrà fun– zionare PAzirnda ,·iene indicato dallo schema di regolamento rn vr che si propone sin d'ora e th<' il Consiglio Comunale prenderà a suo tempo in esame introducendovi le modificazioni che crederà oppor- tune. La Cantina Comunale, come è naturale, riCO\'erà solamente u,•o provenienti da territorio del Comune e produrrà vini di lusso da vendersi possibilmente (in botti e in bottiglie) in due anni e specialmente vini di grande consumo da vendersi durante 11an– nata. Le uve portate alla Cantina saranno pig-i!1te in comune per cura della Commissiono n.mmini8trati,·a e sotto la direzione del tecnico comunale 1>1·opot1to all 1 aziencla, o pure per cura clelh, Commissione e drl Direttore tecnico sarà provveduto alla conservazione ed alla vendita cfol virro. Ai proprietarì verrìt corri• sposto, in compenso dell'uva, Pintiero ricavo della Ycndita stessa, fotbt deduzione di una JJCrceutunlr fi~sH, intesa n. far fronte a tutte lo i,pcse clell1azicn<ln. Tale percentuale (che dovrchl,c rappresentare il costo del scrYizioJ t1arà determinata <1111 Consiglio Co· munale por ogni quinquennio in hllSe Hi risultati dei cinque anni precedenti e in modo che es!:.la \'Cllg'U. possil)ilmente n coprire appl'IHt le spese. Per il primo triennio si propone, in base ai C'alcoli fatti piÌI avAnti e supponendo veng1-rno portn.ti in media ullll c,rntina quattromila quintali d' unt og ni anno, il I:! I per cento, somma C'he non può giudicarsi esagernta. quando si pentii che un propricturio, che volesse per

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