Critica Sociale - Anno XIV - n. 15 - 1 agosto 1904

CRITICA SOCIALE 229 11 concentrare gli sforzi no!ltri 1 in quale maniera clisci– "' plinare l'opera no"ltra; quali ,:nranzie esigere dai can– u didati che soi::lcrremo, con quali mezzi flnanziarii pro\·• "' ,•edere alla propaganda. f'otrìt da,-si che i11 un Collegio 14 noi sostn1iamo ,l cmubclalo mona,·cloco,ndl'altro il can· .. rli<l<llO fu,rfrtlisla, 111m, lf'rzo il camli<1ato radicale; ma "' tulli q,u.iti c<0Hli<lali 1 s,, 1·ogli(m10 l'u11it<i d'iudirii.:-o, • clorrmmo are,·e, (I( disopra ctelfe co11ti11gmliopù1io11i J'Kr • lil1che, cel'f,, ,,,wlit,ì morali, dot•rmmo f'sse1•p consn,:ienli .. con no, nel 1woyramma srolwtfko .,. (') Non vogliamo ripeterci e tralasciamo cl1indugiarci, per In. tnza o la quarta volta, sulle ragioni, per le quali riteniamo affatto R!l'!Ul'cln, 1\rbìtrnrin e utopistica questa concez.ione del rleputato tipicamente ed esem1>larmente scolnstìco, ~icda esso all'Estrema Oestrn o alla )fontagn1L; e molto difficilmente determinabili quello i.; corte qualità morali ,,, che, " nl disopra. (la proposizione mi fa qui rlcordaro, o amico '!'urati, di un tuo scritto acutissimo, eho fnrcbbo proprio nl cn,;o: At cli~opra df'i partiti!) delle contiugenti opinioni politiche 11 , valgano a far dor– mire fra due gunncinli ,ili insegnanti sul conto del can– didato professatosi loro amico; o incivile - nel senso primo e stretto del termino l'appoggio simultaneo, per parto della /•'('(l;,ra::io11r, hL quale - si badi bene! sarebbe, in pro1>osito 1 tutta e solidalmente impegnata e pregiudicata, malgrado qualsiasi affermazione di ~ au– tonomia delle Sezioni " o di " libertà di voto m (') a uomini di dh'erso ed, anche, opposto partito ('). Il dilungarci a tale riguardo sarebbe, oltre tutto, inu– tile, perchè il ,•oto del 2-1giugno ha mostrato con froe– beliaua evidenza anche ai più restii che le u contingenti opinioni politiche ,, e massime l'affetto al llinistero in– fluiscono sulle opinioni degli u onore,•oli ,, in materia. scolastica molto pili 11;,ct:1sal'iame11te per adoprare pur noi il linguaggio degli scolastici di quello che i com- pilatori del /Jolletti,w federale non pensino 1 e che i mili– taristi, i " guerrarond1Li ,, e i clericali pii, o meno larvati non possono sinceramente volere il miglioramento dello condizioni, come elci preti e degli ufficiali, cosl dei pro– fes:.ori1 e nessuno noi rrcrliamo - al Congresso di Roma insisterà più sull'infelice idea fino a un mese addietro ancora propugnata, <'Ontenacia degna di nfr glior causa, da quel felice e1l equilibrato ingegno 1 che ò il Kirner. La tendenza prevalente e vittoriosa sarà - non ci paro difficile pre~agirlo quella dei fautori dell'adesione politico-elettorale della l•'eclel'ltzio11e ai partiti di Estrema Sinistra. E anche questa tendenza, la quale, fra l'altro, ha il difetto di e%erc, in non pochi insegnanti 1 improv– visatisi, la mattina del 25 giugno, a() irato e sommaria• mente, se pure con indubitabile schiettezza, • popolari 11, impulsi,•a e SUJ>erflciale,ci "embra inopportuna, perni– cio~a o però - benchè con molto scarsa speranza da combattere Lo organizzaz.ioni di classe. da quelle dei professori a quello degli operai hanno da !\\'Ore un'anima po– litica noi la lata significazione del termine, riFuggire cioè dal serrarsi od immiserirsi entro la gretta cerchia del corporati, 1 ismo prorossionale. connettere i loro fini e l'opera loro ai pil't vibranti ed urgenti problemi e ideali della vit!L nazionale o formare cd educare la coscienza civile dei loro consociati; ma non assumere - e tanto meno, come, In J)arte 1 sarebbe il ca.so attuale, estempo- (1) llofltltl110 llt/111 J.'tde1·(1::/011t, Ct'('., !':,giugno 100t, pag, l!':,9. \1) lllllll'ni, p11g, 11'.>l:i, ~, Cfr. J nostri articoli lii I.li polllUfl dt(IU h18t(llllmtt O li COii• u,·,11110111" r,•tmo,111, In c,-u,efl -'ìMlflU, Hl gl'nna10 e H novembre 100s. rnneamcnto alcuna determinata. veste politica ed elettorale. E questo perchò l'aggregazione specie al• !ora quando di,•ersi od avver~i colori politici sieno, come nella l•'rclerazimu, in e~se r(~ppresentati - a un dato partito o gruppo di partiti le flacea dividendole e dimi– nuendole, auzichè rafforz.arle, o perchò dalla coscienza di classe alla co~cienz.a civile ò e dev'es~ere - e <1ui 1 ripeto, sta l'ufflcio 1,olitico delle organizzazioni 1>rofes- 1tionali e di mestiere agevole e, per così dire, sim– patico il pa!oiso,ma non quella può !iOstituir:.i a questa o abbracciare interamente l'1i.mbitosuo. In un solo caso converrebbe, anzi incomberebbe alla F'ederazio11e il rlo– \'ere di alle11rsi con patto esplicito e ufficiale a determi– nati partiti: quando cioò le elezioni si facessero sulla "piattarorma,, della riforma scolastica, o, almeno, questa rosso uno dei caphaldi della lotta. ~la quando mai sarà questo nella ,:ruolfa e militaresca Italia? E anche allora ci sarebbero difflcoltù. pratiche tutt'altro che trascurnbili. ~:cccttunto questo ca.,o, l}he C.!!Sa dovrebbe dar opera a che si attunssc 1 la f'edera:ionr, come tale, darà prova di sa"iozza so dciorminerà. - sull'esempio, in materia cla-.;sico cd.. ortodosso 1 dolio Camere del lavoro e dello Leghe dei contadini - di astenersi dal partecipare in pro dell'uno o dell'altro canclidato alle lotte elettorali E anche serbandosi così neutrale, e!lsa potrà o donà, nell'adempimento del suo ufficio di rivendicatrice dei diritti della scuola, compiere opera clecisha: illuminare cosl vividamente e orientare per modo la coscienza ci– vile dei prores'iori che e-isi non possano, come maestri e come cittadini, dare il loro voto agli inimici della loro cla%e. E sarà la sua, ad ogni modo, 01>era "so,·versiva." e salutare. xy. PER LE 8 ORE IN RISAIA Gli scioperi della primavera del 1904. r. La primavera di qucst\urno, n differenza di quelle degli 1t1ll1ipasanti 1 che 8Cgnarono l'apice della curva dello ag-itaz.ioni e deg-li scioperi così nelle officine come nei cam1>i, fu im·cce un periodo di quiete e cli stasi, interrotta soltanto dagli scioperi dei lavo– ratori locali delle rit:iàie dei m,mdamcnti cli No,·arn, Vercelli e )lortara 1 coi qwlli i mondarisi intende\'ano arrjvare alln conquista, per opera e con sforzi loro proJ)ri, di quelle norme protettive del lavoro che il Parlamento si mostrava - e si è mostrato infatti a tutt'oggi -- così restio a sanzionare. Yarie furono le inchieste condotte, a. mezzo di loro s1>eciali incari<'ati, e dalla Federazione nazionale dei contadini, o dal Partito socialista, cd ora dall1Ufficio nazionllle del lavoro, ma una particolare ne \'enne compiuta dall'Utncio del la\·oro della Società Uma– nitaria a complemento di quelht pit1 amph1 indagine della primavera del 1903, che fu oggetto di una diffusa Holazione del dott. Oiovanni Lorenzoni. Di questa inchiesta, con cura e competenza portata a compimento dal sig. Amilcare Toscani) vengono qui riassunti i risultati. Per calcolnro l'entità dei quali 1 prendiamo come punto di partenzit lo condiz.ioni cli salario e cli orario accertate 11oll 1 inchiesta dell'anno passato 1 attingendo i dati alla pubblicazione del clott. Giovanni Loren– zoni ( 1 ). Lo medio ponderate delle ore di lavoro e dei snhtri in denaro, 1>er le categorie cli lavoratori (1) 010\'ASNI 1,0111:NZ0NI: I l<0:01"(1toi-j d,llt ,-1.,uilt:, In tre pMtl– (Edlt. l'l'fflcto tli't I.Avoro, )111Ano 1eo,1.

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