Critica Sociale - Anno XIV - n. 15 - 1 agosto 1904

228 CRITICA SOCIALE più intensi\ fatica pedagogica, siono, com1>arativamcnte, di gran lunl-l'a i peggio paga.ti per appellarli burocra- 1icamente anch'essi - funzionnrii dello Stato, i più csal• tati a parole e lasciati in disparte a. fatti, i più - in– somnrn. sfidati a uscire in uno scatto impaziente; o elio non ~i veda " col;\ dove si puoto oiò ohe si vuole ,, Purgenza improrogabile di rlmodia1·0 n t:rnta. e tanto incivile inµlustizia. Ed è singolare che possa osare nncora una Eccellenza, a cui dicono non mancare nò ingegno nò buo"''olerc, di accU'rnro con burbanza !-luf– fll'iento di " me:-chino 11 il loro desiderio di a,•ere au• montato lo stipendio, cioè di non lottare più con la mi– seria o coi debiti, di non essere costretti (corno accadeva al Trombetti) a scegliere rra il pane e i libri, dì offrire una vita men disagiata e crucciata alle spose, ai tigli, ai genitori, di attendere al loro urftcio di maestri liberi da angustio e da cure fl.\'\'ilionti, nutriti e \'estiti dcco– roimmentc, agili d'intelletto e sereni d 1 animo. . . . i\lono concordi •- corno i lettori di questa Rassegna hanno appreso dal Lticehieri ( 1 ) sono stati e sono gli in-.cgnanti nella questione della ))recedenza dei provve• dimenti alti a migliorare il loro stato giuridico e morale ,,ui provvedimenti flnanzìarii: questiono 1<1Òrta in seguito alla compilazione del disegno di logge Orlando circa lo ammissioni in servizio, lo promozioni, i trasrerimenti o le punizioni, o risoltasi 1 dopo liii largo o analitico o, poAslnmo dire, mirabile, benchò qualche \'Olta un po' in• gcnuo e gretto, esame della leggo. Alla quale furono proposti numerosi e opportuni emendamenti, con la vit– toria1 in seno alla ~•ec1erazlonc,dei favorevoli alla leggo stessa; di contro a una grossa, troppo grossa, minoranza, o.,tile non tanto al disegno in sè perchè 1 nella sua prima stesura, direttoso o tutt'altro che idealmente libornle, quanto, o più 1 alla. divisione, sospettata insidiosa o per– niciosa, della. riforma giuridica da quella economica; vittoria dei ra,•orevoli alla legge, ma con lo dovute re– strizioni o correzioni o sonza 1 s 1 intondc 1 remissione nè concoAslone cli sorta pei provvedimenti pecunia.rii ( 1 ). g, bonchò ormai ufficialmente risolta, la questione, diret. tamente o indirettamente, ri1<1punterànel Congresso, corno quella a cui non venne mono "' l'attualità 11 J)er non essere ancora il disegno Orlando stato discusso dal Par• lamento. Ora. noi siamo lontani dal partecipare all'entusia~mo o all'ammirazione manifestati 1>er tale legge dal mc– chieri. Studiandola, \'Rgliandola, anzi, articolo per arti– colo, capoverso 1>ercapo\'erso, parola per parola (si sa: lo leggi sono trabocchetti, o bisogna. esaminarlo con molta circospezione e difHclen1.a !), abbiamo tro\'ato ohe essa, complessivamente, è informata a J>rincipii giusti o onesti, ma che in non pochi 1>articolari 1 e alcuni essenzia• li'l!ò!imi, ò bacata dal consueto o tradizionale spirito buro• cru.tico e poliziesco, e in altri - o proprio do,•e qua-.i O,;lenlatamente accenna ad assumere un'aria di audace modernità - cade nell'utopistico o nell'im1>0ssibile { 1 ); o -abbiamo tro,•ato poi che la prosa, in cui essa è stilata, non ò armonica e precisa, come al Ricchieri è parsa, ma. sovente iudetermiuata. ed equi\'OCa o a doppio ta.• (1) o. IIIC("Hl►:111, I p1·oft11so1·t tltllt ,:(('110/('mrdl.t t Il dJst{Jl/0 rii. ftUUt o,·1amlo, tn Crll/.ra Soritllt, 1° e 16 magi-rio 1oot. (I) lltUt::Jont dtlla C.'om111i111lo11t 0111i11ot 1 1drH e,·011qi,yUv I<'t1tr,·olt Ptl" ('(/(}t"tlhllll'I' fe modl/fM.:W11, t I, ayu,1111tt propostt d<1flt ."1t.:io11i {I/ (Wttf/110 ,u lt{lflt 811110stato ql.10-kllto, In llollttU110 dtl/(1 f't1ltm– ::,011t, <·cc., IOgiugno 1901. t'J Alludo &11ec1a1mcn1eagli arll<'OII r('\Rtlvl Al cR11I1l'lstltuto e a~II 1~1wttorl; elttll I quali ml tro,·o lntrrnmrnl<1 d'Rrrordo col Chiarini (' lilla ,·01ta IIHIIO: COII v. /1, 11CI ("m"l"itn· drllu .'w:nl. glio, come, per costante cowsuetucline, con immensa di– s1Jerazione di quanti hanno da interpretarla, ò la prosn della. ~linen•a. E gli emendamenti proposti dalla Com– missiono parlamentare - almeno a quello che i gior– nali no hanno rirerito - l'hanno, e non c'è da maravl– gliar~i, piuttosto J )eggiora.ta che migliorata. 'l'uttn."ia, col R.icchieri, teniamo per fermo che abbiano sbagliato assai e dato prova. cli inesperienza o di imma• turità quei professori - e furono pili di un migliaio e, co:-a significante, o,·e so ne racesse In. statistica, si tro– verebbe che furono quasi tutti o moderati o... rivolu– :Gionarii, e in numero cospicuo donne! - cbo votarono contro la legge, preferendo, J)er il meglio, s'intende, l'anarchia presente, e che mal i.rioverebbe alla causa, che li appassiona, la ri))resa cli questa opposizione. Anche così com'è - e non è detto che non possa essere cor– rotta. como la. /·i'ede1·azfo11e ha suggerito - la legge Or• lancio è un ))flsso in avanti, una conquista - la primn, amd - della lotta impegnata e combattuta dagli inse~ gnanti socondarii e varrà ad iniziare, nei limiti del pOS· slbile, la sostituzione della 11iusti-:ia all'arbitrio. Ricu– sarla è un huttare a. mare, con prodigalità irriflessiva, i primi frutti stentati della durata battaglia e un dare, nel tempo istesso, un colpo letale all'organizzazione. Lo rh•endicazioni non si attingono da un dì alPallro e tutto in unn ,•olta e rispondenti, in ogni lato, al disegno che ))rima se no ò vagheggiato o propo:ito, ma a una a una o parzialmente e con continui sacrifici o differimenti non rinuncio - doll 'iclen.le ; e\'Oluti\'amente, insomma. 11 \'Oler diverso è eia utopisti o da deboli . .. Ala la questione grossa, In questione che ap1>assiona o apptLssionerà, al Congresso romano, pili vi\•acemcnte gli animi, e <talla risoluzione della quale dipenderil noi pensiamo - in gran parto la vita della. Federn~ione o la fortuna della causa, di che questa è stata fln qui fautrice pugnace ed accorta 1 sl ò quella, dibattuta giì~ lt\rgamente, benchè genericamente e astrattamente, nel Congresso di Cremona, ove fu decisa con un abile ordine del giorno, che flnl coll'accontentare tutti i la questiono cioò della tattica e dell'orientamento ))Olitico-elettoralo dell'organizzazione dei professori: cd è divenuta ancora pila interessante e ""attuale 11 dopo il famigerato ,·oto ohe seppolll, sotto la inonorata mora di centosessantasei palio nero contro cinquantuna 1 l'ordine del giorno Va– rnzzuni, impegnante il Governo ad n.nisare entro il cor• rcnte anno ai mezzi, onde aumentare lo stipendio dei docenti medii. Questo \'Oto, nel quale solo l'~;stremn sinistra 1 contro, salvo duo o tre eccezioni individuali 1 tutti gli altri partiti parlamentari e, entro que'lti, i 1>il1 loquaci u amici della scuola i Di Stefano, i Lanclucci, eco. - .,, mostrò di avere 11011 bugiardamente a cuore I, ~orte de~li inse– gnanti secondarii, ha ingrossato la falange di quanti già. prima caldeggia\'ano l'adesione aperta, ufficiale, fat• tinl della Fe<.ferazioue ai partiti estremi. Llha - noi noti t.Ol(>grammial ministro Orlando e all'on. Varazzanì annunciato senza ambagi auche il presidente Kirner, che, mono di tre settimane prime, insistendo su quclhl "ocohia idea sua o del Sal,•èmini, della quale erodo• \'amo avesse finito col vedere l'inanità. e, diciamolo puro, la poca dignità, del Pa,·l!lo <ldl<t scuOlfl, ave,•a scritto, o Ja,;cinto scrivere, testualmente così: " ~cl Congresso 1 •• u non dO\'remo definire e come lo potremmo anche "volendo? - a chi dare il nostro a1>1>oggio 1 ma in quali "'ca<Ji !'Onvenga intervenire direttamente nelle lotte elet- 11 tornii e in quali a.Itri invece astenersi, ill <1uali Collegi

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