Critica Sociale - Anno XIII - n. 9 - 1 maggio 1903

136 CRITICA SOCIALE Quando vorrà l'egregio avvocato studiare un serbatoio della Sicilia, prenderà i da.ti meteorologici di :Milano. Nò il lettore devo meravigliarsi! ... L'altra trovata con– siste in un volo ben più ampio attraverso l'orbe ter– racqueo. L'avv. Cagnassi afferma, e sul serio, che in Colonia si JHlÒ utilizzare coi serbatoi il 70 per cento dcl1 1 acqua che Jliove. }; risaputo che la Sicilia non è la .... Colonia Eritrea: vi piove cli Jliù, vi è una evaporazione infinitamente minore, è situata al 38° grado di latitudine nord, e non fra il Caucro e l'Equatore. Si calcola che per i suoi tor– renti si possa utilizzare con serbatoi il 30 per cento dell'acqua che piove. Lo osservazioni sui fiumi in Frnncia e Germania die– dero il 40 per cento d'acqua scorrente. Per la S1rngna, il paese classico dei serbatoi, una. lunga esperienza ha dimostrato che raramente si utili1.za una JJerccntuale maggiore del 15 1>ercento. ln Algeria, nitro paese classico per i serbatoi, affinissimo alla Colonia 1>er distribuzione di piogge, costituzione geologica, ecc., si parla, dopo lunga esperienza, del 3 e del 7 per ceuto. In Colonia Eritrea, il cui ricordo presso i nostri con– tadini e soldati volgarizzò la frase di: sabbie africa11e1 l'an. Cagnassi assicura il 70 per cento come nelle val~ late delle nostre Alpi. E ci pare che basti! Una preghiera all'avv. Cagnassi. l•'accia un modesto e serio esperimento e ci tenga informati. lng. ANGELO ÙMODEO. Al prossimonumero: Yilfrello Pnrcto e Giorgio Sorel cli ANGELO C1msr1 e lctreplica (li, CABIATI e di, l!:!XAUDI agli Orti llcllc Espc· ridi del prof. ~IAskDARI. Ancora diGiuseppe Mazzini edel socialismo Non credo, o non mi ci provo nommeno 1 si possa strozzare ncll'àmbito di un paio di colonne della CritV:a il vero atteggiamento di Giuseppe Mazzini rispetto al socialismo. Ha tentato di fare questo il prof. Bonardi e non mi pare gli sia interamente riuscito. Per me il suo articolo (') è pieno di ine– sattezze. Ne raccolgo qualcuna. Non è vero che" il socialismo moderno sia una deri• va.ziouedelle dottrine positive,,. Non starò a ripetere male quanto molti valentuomini hanno spiegato bene, e, primo fra tutti, da noi, Antonio Labriola: la filia– zione diretta. dell'ideologia marxista dalle teorie he<reliane. Non ricorda il Bonardi il successo.... negativo ottenuto dal Ferri che, con innegabile abi• lità avvocatesca 1 aveva tentato di fare andare a brac• cetto il socialismo col Darwin e con lo Spencer? Curioso poi che il Bonardi, entusiasta della dottrina dell'evoluzione, se la pigli cogli assertori della mo– rale del superuomo. C'è poco da arrabbiarsi: il Nietz– sche ha avuto il coraggio di ricava.re le ultime conseguenze dalle premesse della selezione natmale applicata ai fatti morali. Di suo non aggiunse altro che un po' di vernice di estetismo greco. Non sussiste che Giuseppe Mazzini sia stato im· placabile nemico della dottrina evolutiva. Badiamo: egli non è nè volle essere un naturalista, perchò il suo temperamento fu quello di uu apostolo della morale. Accettò il clivenire hegelia.no 1 nè più nè meno come piLL tardi l'accettò il Marx, con questa diffe. ronza per altro, che il Mazzini riconosceva l'indefi– nito progresso umano come disegno provvidenziale, ( 1) Mazzini t- u soclaWnno iCi·itica Socklle, N. 7 S). B10 1meca I..Jlnu o d l u il Marx fece scaturire questo progresso dai conflitti reali dei varii elementi, primi fra tutti gli economici, che costituiscono l'ordito della società. Il concetto evolutivo mazziniano è quello predicato da un altro grande socialista autentico: Ferdinando Jia.ssalle. Giuseppe Mazzini 110n è un critico, è un dogmatico. Perciò non esercitò il suo ingeg.n~ pel' rintracciare l'origino naturale del fenomeno religioso ; ma non mi pare cosa seria volere appaia're il Dio di .i\[azzini col Dio ciel vecchio o del nuovo testamento. Il Dio di Mazzini è una categoria dell'ideale, è il Dio che benedice ad ogni rivendicazione giusta 1 è il Dio delle barricate e delle insurrezioni del '48. Tra– sformare questa concezione ideale, rivoluzionaria, democratica. di Dio, nel Dio della Santa Alleanza, nel Dio del Dc Maistre, del Bona.Ide anche un poc~ del Rosmini 1 dimostra. che si può essere valoro~t naturalisti senza avere penetrato a fondo la storia del pensiero in Europa nella prima metà del se• colo XIX. )~ appunto cla questo Dio che scaturisce dentro cli noi l'idea del dovei-e j è questo dovere che comanda a ciascun uomo di non servirsi mai del proprio si– mile come di mezzo, ma di riconoscere in ogni essere morale un fine a sè. Interpretiamo i11 linguaggio moderno questa concezione, che cosa vi troviamo? Nessun uomo può imporre la. vropria volontà ad un altro uomo, violentandone hl. coscienza, promessa mazziniana della repubblica democratica i nessun uomo può sfruttare un altro uomo, premessa mazzi. niana dell'abolizione del salario. Che codino quel povero profeta! li quale combattè anche il materialismo filosofico. Vi par poco? Lo combattono anche quei fossili che si chiamano Spencer, .Ardigò 1 "\Vundt! I1 materialismo è teoria superata oramai dalla coscienza pensante moderna. Non solo. Ma nel tcmJ)O in cui scriveva G.Mazzini,ilsensismo del secolo X VIU ave·va esaurito il suo contenuto rivoluzionario ed era diventato la dottrina officiale di molti Governi reazionari. 'l'anto è vero che l'Austria, la quale proteggeva la Bibliotecct Ital-iana, Rivista che in filosofia inclinava al sensism~, in letteratura al classicismo, perseguitava e soppn– meva il Conciliatore, che era l'organo dei romantici in letteratura, degli idealisti in filosofia. Non sussiste che le dottrine di Mazzini siano im• peciate di misticismo. Il misticismo, nel senso ,·olgare, implica rinunzia all'azione; _l'idealisn.10 di G. .Mazzini è attuoso ed operoso. La vita per lui non è contemplazione, ma missione. Pensiero ed azione! Ha un vero furore di aziono 1 perciò accetta le teorie fondamentali dell'idealismo fondendole nel suo stile dinamico. Dal Condorcet accoglie l'idea del progresso in– definito dell'umanità; dal Hercler l'idea della missione dei popoli; dal Mill alcuni principii fondamentali rivolti a combattere il gretto utilitarismo del Beutham, impotente a spingere individui o popoli alla riscossa politica o morale. C'è dell'eccletismo nel suo sistema, ma i vari: elementi dialettici sono unificati dal prin– cipio direttivo, morale e patriottico ad un tempo. La meta, che egli addita all'umanità 1 è quella segnata dallo Spencer quando riguarda come società limite quella iu cui l'altruismo avrà. preso il posto del– l'egoismo; è quella segnata dall'Ardigò e da quanti sentono le esigenze dei tempi nuovi. . Le idealità. di Giuseppe Mazzini sono vive ed ope– rose. C'è nelle sue pagine i1 germe per ogni riven– dicazione. Si ca.pisce che tra lui e Marx ci sia pill di un disvario: il primo è un moralista, il secondo ~m economista· il primo fonda il suo sistema sulle qualttà buone deu'a razza. umana; il secondo sul.l'istinto egoistico, si chiami egoismo individuale od egoismo di classe.

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