Critica Sociale - Anno XII - n. 18 - 16 settembre 1902

278 CRITICA SOCIALE forma di riconoscimento giuridico, e ohe tale Congresso ra1mresentava il pensiero di 67 Camere del Lavoro, che quasi tutte avevnno partecipato a pit1 che un nnno di vita intensa di lotta del lavoro, mentre nel HI00 le Ca– mere erano appena l7 e pochissime avevano avuto una vita reale 1 la importanza della deliberazione presa a Heggio assume un carattere speciale. Essa dimostra che, in due anni di esperienza, tutti gli organizzatori, che sono - st\lvo pochissime eccezioni - tutti socialisti, si sono convinti che le condizioni attuali dell'ambiente politico da una parte, e dell'ambiente ope– rnio dall'altra, non 1>errnettono che il riconoscimento ~iuridico sia realmente utile alla classe proletaria. Jnratti, non si tratta di avversione per principio e per pnrtito preso contro qualsinsi forma di ricono.::cimento giuridico - ciò che d'altronde non sarebbe confacente I\I pensiero socialista - si trntta invece della pernrn– nemm nnche oggi delle cause che suggerivano alla rap– presentanza delle Camere del l.avoro, nel dicembre ciel 1808 1 di invia.re al ministro F'ortis 1 che aveva annun– ciato un progetto cli legge su queste istituzioni, un me– morinle in cui è eletto: 11 essere <1i/flcile ar:e,·etma legge elle 110ns11aturiVisli– l11zio11e camel'llle, e rile11ersi quindi miglio,· cosa lasciare elle le f'/lergie locali v1·ovvedano alfa•istil11zio11e e<lal fw1- :io11amenlo ,1elleComerestesse, consci che, se le esperienze M 1 evano, per usare le parole del pror. nabbe no, " pro• " dotto un'elegante varietà, nulln. toglieva.no nll'omoge– " neitù ed allo s1>eciale caralfere t 1elloro mol' imenlo ,,. Anzitutto, per processo naturale rii cose, la codifica– zione di un dato fenomeno sociale de,,c avvenire f.lOl– tanto quando questo fenomeno ha. raggiunto la piena manlrestazione di tutte le sue particolarità; essa dC\'e npJ)licarsi agli organismi già adulti e formati. Ogni pro– cesso contrarìo può essere utile a speciali e particolari lntere~si, ma è contrario agli interessi generali, e al– l'equo o retto funzionamento della convivenza sociale. Orbene, tutte le organizzazioni economiche sono al primo stndio di lor vita; molte loro caratteristiche, do– vute ad esigenze momentanee, spariranno; nitre, vitalis• sime od essenziali, si s,,ilupl)eranno; non possono ba.sta.re assolutamente due anni di ,·ita 1>erchòse ne possa sta.bi• lire il modo di funzionamento in rorma definitiva e stabile. Certamente, se il riconoscimento giuridico consistesse unicamente nel ratto di a.:l!!egnarepersonalità giuridica. a tutte le varie forme di organizzazione mediante il semplice deposito dello Statuto presso la Cancelleria del Tribunale od altra sede del potere politico e giudiziario, esso J)otrebbe venire accettato anche ora. !la ò per Io meno ingenuo il creclore cli poter otte– nere tanto. Non bisogna dimenticare che l'attuale Par• lamento ò quasi per forza pili liberale degli antece(,lenti e che in esso le correnti moderne sono tuttora timide e deboli; il recente esempio della legge sull'Urflcio del Lavoro inrormi. Disposizioni che disciplinino il runzionamento delle Camere del Lavoro, che stabiliscano le modalità del contratto di lavoro, che giungano perfino alla. costitu– zione di arbitrati obbliga.tori, raJ )presenta.no finora le richieste del partito consel'\'n.tore e d~i capitalisti. Molto conquiste hanno già. conseguito le organizza– zioni, anche dal lato mora.lo ; e:sso di ratto sono quasi ovunque riconosciute e stiJ)ulano contratti di lavoro e divengono a trattative ed a conclusioni 1>er conto dei la\•oratori ed in tale veste sono accettate. Quasi certamente una legge segnerebbe un regresso risJ>Cttoa queste condizioni di (t\tto attuali, in molti casi sarebbe un 1>ericolospecialmente ris1>0ttoalla crea- zlone dei eos\ detti Sindacati gialli (') che in Jtalin finora non ebbero alcuna rortuna per l'o1>posizione vi– vnci:ssima loro fatta da.i lavoratori or ~anizza.ti , mentre domani anch'essi, riconosciuti giuridicamente e costituiti in ente, potrebbero trovare nella legge quella potenzia– lità che finora. ò sempre loro nmncata.. Jnoltre la co– scienza dei lavoratori ascritti alle nostre organizzazioni ò a.pJ>enarisvegliata; queste anzi, quasi ornnque, rap– J>resentano piuttosto la rorza llel numero che non quella della coscienza; perciò potrebbe darsi che la immanca– bile tutela, che lo Stato eserciterebbe su dì loro, avesse tristi conseguenze e riuscisse a. corromperne lo schietto s))irito di classe che le animo.. k ))iii tacile combattere un uemico aperto e J>alese,che non un nemico occulto, il quale finga cli COOJJerareal nostro bene. S\ in materia. dello sviluJ>l)Odell'organizzazione, che In quella delle sue conquiste, nei contratti di lavoro, negli nrbitrati, regna in Italia, fra le varie forme di organizzazione e le varie località in cui esse si sono costituite, il pili grande dista.eco. Ciò, che in alcune cir– costanze e in alcuni luoghi è stato strappato in utìle degli operai, ra1>1>resenta. un ,:trndino eo,;ì elevato nella. scala dei miglioramenti rispetto a quelli oye si è giunti in altro circo:,tanze e in altri luo,!:hi, che, anche sul terreno materiale dei migliora.menti, una legge, la qua.le tutt'al piì1 :si terrà. entro un limite me,lio, sarl1 certa– mente dannosa. (t). LMciamo che ancoro. per qualche anno le nostre isti– tuzioni Ol}0raie ,;i agitino J>erattuare tutto il Yasto J)rO· grnmma che sta loro innanzi, rhe le conquiste di fJ0chi privllegh\ti dh·engano conquiRtc di tutti, che si rafforzi il sentimento di solidarietà e h\ coscieuza di classe nella. mnssn operaia, e potremo ottenere una legislazione nei loro riguardi molto pili larga e moderni\ che non quella sancita. finora dal Pnrlnmento. f~ a consigliare questa. attesa sta influe un'ultima ra– gione imJ>Ortnntissima.ecl in cui risiede l'essenza della azione socialista. Quost'nzione deve essere ri\'0luziona,ria, non soltanto nell'esercitazione retorica di rrnsi e cH inrngini, ma nel suo succo e nella s'ua.s.:>stanza: lo rirorme a. cui essa tende non debbono Y0nire concesso dal buon cuore o dal calcolo premeditato cd astuto della borghesia, ma deb– bono essere strappate ed imposte dalla classe proletaria. Ed in c1uesta.tattica. sta precisa.mente il carattere rivo– luzionario delle agitazioni socialiste. Su quest.a Yin i lavora.tori italiani hanno J>ercor.i0da due ·anni un buon tratto di strada, hanno ottenuto il rispetto, per parte del Governo, delle loro associazioni; si agitino ancora por ottenere norme sicure ccl inoppugnabili di vita, per queste associazioni, o ne chiedano cd impongano il tenore. Per ora. essi non sono da tanto, quindi la miglior cosa. si è opporsi a qualunque tentativo di legislazione che, in questa materia, J)roponessero il Ooverno, od anche uomini di parte popolare ('). (Omtimm). PH:Tl!O C1m:sA e ÙISO MURIALl)I. (') In 111\llll (IUCsta rorm11. di orgRnlz1.nzlono ncll'lnlcrrsso del JJIL• dronl tro,·n vnrlo cs11\1r111.lonlAd operi\ s11ccl11,lmc11tc del tl<lrlc1111, nelle J,cp-ho 0Rttollc11c, net sci:rretnr\Rtl del 1>011010,ncgll Uffici ro– nrnn111\ del lil.\'Oro, hl COll90rzl 01111111110 O 11\\'0ro, 111COOJ)Crull\'(l >'J)CC\11,\\. (1) l'f.'r clh1re un csem1110, l' 1m11os-ll.1lle che la legge arr1,·1 11~an– clro ciò che All'Infuori di essa ò u11to u11rntnto dRI la,·oratort del carbono nel 11or10<Il ùcnova col ncgozllmtl dn cui d!J}(lndono. (') So11 cl lllamo occupRtl dOIIR 11ro1,0111n AICHIO In ((11111110 OUll rlgullrda ~cl1111h'ame111e I 1n,·or11o1orlMftrlcoll, \ti. cui org1m11.u1.lono è materia di Rllra SJ)eelalo llCIMZIOne.

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