Critica Sociale - Anno XI - n. 7 - 1 aprile 1901

108 CRITICA SOCIALE vnntaggio noi po~siamo fare, si è di non dare follemente cli cozzo contro le necessità im1>rescindil>ili delPevolu– zione, ma di secondarie. La nostra saviezza consisterìt nell'accostarci ai diseredati, che salgono, non nell'allon– tanarcene; in modo che la perdita dei privilegi, di che oggi andiamo foruiti, e la nostl'a entrata, dit eguali 1 nella grande famiglia dei lavoratori, a,•,·cngano non tumultuariamente, ma con tranquilla e graduale se– renità. Conclusione - come ognun vede - che da quella, a cui il Chiappelli perviene, non differisce, in sò stessa, gran che; salvo che, per parte noi;.tra, essa poggio. su pl"emesse men belle -- se vogliamo - ma meno ,,ssurde di quelle, da cui il Chia1>1>elliprencle le mosse. 'Egli ri– volge il suo dire a un borghese ideale, filntnstico; noi a un borghese semplicemente saggio e furbo ..., un bor– ghese però - ci affrettiamo a dirlo - anche il nostro, che altrove, ad esempio, in Francia, e, tino ad oggi, in Inghiterra forse.esiste, ma. che in Jtalia dubitiamo forte che sia fantastico non meno di quello, per catechizzare il quale il prof. Chiappelli ha. eiettato il suo - del resto bellissimo - articolo. xy. L'AUMENTO ASSOLUTO DELSALARIO nella teoria marxista I. Le critiche che io mossi al libro del Gr.1ziadei nel mio opuscolo intorno alla Centralizzazione ca11itali• stica (') 1 hanno provocato alcune note polemiche del Graziadei nelhi Crilit<i del 16 febbraio e del 16 marzo. L'importanza dell'argomento che si rannoda con le pili iLppassiouate questioni cli tattica, e che può recare qualche luce nell'azione quotidiana del pa1-tito socialista, mi consiglia, di replicare breYe– mente alle nuove argomentazioni e citazioni del Oraziadei. Nel libro del mio contra.dclittore, la Pr<xluzione capifalìstùn, la sola citazione di fonte marxista, che tenda. ad ,tttril>uire al .Marx la concezione di un salario costante che permanga immutabile malgrado ogni modificazione nel processo del hlvoro, è tra.ttfl. dal primo volume del C:avitale. J,: sta. bene, in quanto che il Ca}Jitale racchiudo il genuino ed ultimo pen– siero di Carlo Marx. Ora, però, il Graziaclei, curandosi pilt della opi>or– tunità polemica che non della questione in sè stessa, lascia in dispru·te il Capitale per rh·oli:;crsi al .lfaui– festo conumista. e all'opuscolo "Ch1Jitalc e Salario»· JI Ca1Jitate - scri\•e il Oraziadei, un 1>0' ingenua– mente - tratta il vroblema del salario largamente, altra• verso 1m 1n·ocesso complicato e minuto 1 e })01· esporre le idee del .Marx troppa roba dovrebbe citarsi, e I>0i biso• gnereUIJe tentare di penetrarne Io spirito e riassumerlo. ]~siccome questa. fatica. riescirebbe troppo improba, il prof. Graziadei, senza. ricordarsi della mia cita,. zione precisa, esauriente, ricavata dal Capitale, ricorre perfino all'eaunrnziono dell'opuscolo dello Stern sulla. '1.'eoria tlel calore, l'insufficenza scientifica del quille gi:\ da tempo YOnne lumeggiata. dal Croce e da. molti altri. Tutto ciò mi ricordrt Pimpressione ricevuta da.Ila. lettura. di un brano del libro dell'on. Q;itti sull'agri– coltura-· libro di notevole valore per altri riguardi (') Torluo, 1000,libreria l'lecaroto, corso ,•ut. Eman., r.2. (t,. o,r.o). B1b1otec:::i C, n B :1r o - ove, prendendo per oro di coppella l'adulterazione )oriana, si reg1:1hL ,11l(arx l'uuila.tcrale concezione che fa dello strumento tecnico la causa unica della. evoluzione sociale. Nè altrimenti accade al Oraziadei che, messo alle strette, si attaccfl. ai lavori giovanili del :Marx:nella spcranziL di trovarvi - 1.1lmcnoappitrentemcnte - un bmno 1 che si presti alliLsua erronea interpreta– zione elci pensiero marxista .. [nfotti, il .lfani/'esto tonumù;fa essendo essenzial• mente polemico, do,,e,'a risentire delle condizioni di allora. (184i) ed e8sere tutta una. l>attaglia contro la . bo1·ghcsitLeuropea responsabile di uno sfruttamento inumano. i\ra, il Oniziadei può dirmi che il celebre opuscolo " C,~1pifalce Salario"' uscito due anni dopo (l849), è di tutt'altra specie, tanto che l'Engels mo– clcsimo lo consiclcrnva così esatto e imJ)Ortanto eia consigliarne una nuova edizione nel 1891. l'er quanto anche questo scritto risenta degli studi incompleti del giovane :i\farx, e non possa., senza far torto alla verità, rigua.rclMsi come la sintesi dell'ul– timo pensiero marxista, concedo volentieri ch'esso abbia, di fronte al ,\[(mifesto, un valore teorico molto maggiore. Scnonchè il dia.voi".>insegna a fare le pentole ma non i coperchi. Prendiamo, infatti, il brano citato dal Ornziaclci, e che io ric~wo dalla traduzione italiana: Qual è ora In. legge generale, che determina lo scen– dere o il salire del salario e del J)rofltto nel loro mutuo rnpporlo? Essi stanno in mpporto i111:crso. I,apal'lecipa• zioue del cn.pit-ale, il profitto, cresce nella stessa ragione nella quale diminuisce In. 1Jartccip(lzione del lavoro, il salario giornaliero, e ,•ice\'ersa. JI 1wofìtto aume11ta.nella stessa 11,isum in cui diminuisce il salario: esso dimi– nuisce, a misura. che il salai-io cresce (pag. 48-49). Ora, anche esaminando questo brano staccato 1 in· dipendentemente dal contesto del capitolo, si scorge che il Marx qui parla di nipporto, di partetipazioue, di misura, cose tutte che non possono attribuirsi al salario (a;solufo, m,L soltanto ed essenzialmente al salario rclatirn; poichò le 1>arole di J)(u·tetipazione, cli rapporto, ai riferiscono evidentemente all,t quota• p1:1rteintascata ch1\capita.lista o paga.ta. all'operaio. Se un dubbio rimanesse, si badi al titolo del capi– tolo VI, onde quel passo è tolto: Rapporto (rei S(i– lario e vro{itlo . .lt salario relativo. Infatti, un po' prima., :Marx scrive: Il salario ò sopratutto ancorn determinato dal suo ,·apporlo col guadagno, col profitto del capitalii!ta - sa– lario propor.zionale o ntafieo. li Sltl<trio reale esprime il J>rezzo del la,,oro in rapporto al prezzo delle altre merci, il salario reUtlieo esprime invece la JJ(trfccipazio1ie del J:woro immediato al valore nuovo prodotto da esso, in 1-apporlo alla 1x1rlccipazio11e del lavoro accumulato, ossia del capitale (pa.g. 4i). Qui abbiamo le stesse parole - 11artecipa.zio11e, 1·a1JJJOrto - usRte nel brano cifato dal Oraziadei, che si riferiscono, senza dubbio alcuno, al salario relatico. L'intero capitolo Vr, cl'altroncle, parla nello stesso senso, e conclude così: .... la situazione pili favore,,ole per la classe lavo• ratrice, l'aumento il pii1 possibilmente raJ)ido del capi– tale, com1111q_ue voss<t migliorare la vita materiale del la– voratore, non abolisce 11,-..ntagonismotra i suoi interes.-:i e gl'interessi borghe::;i, gl'intere~si del capitalista. Pro/Uto e salcirio stanno, come prima, in ntp110rloinverso (pag. 51). 'l'utto concorre quindi a élimostrare il mio asscrto 1 e davvero non. comprendo come il Graziadei non

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