Critica Sociale - Anno XI - n. 5 - 1 marzo 1901

80 CRITÌCA SOCfALE; nel sostrato economico e nelle torme t)Olitiche o giuri– diche conseguenti. Con ciò non ,•ogliamo nn.turalmento far rampollare dnl nulla queste manifestazioni dell'attivih\ J)sichica; le quali 1>0ssonodeterministicamento sJ>iegarsi, mediante l'intervento di altre cause, a cui, alle ,·olte sì, alle volto no, J>Ossono unirsi, concorrendo nllo stesso effetto, gli clementi smhlotti. ... I limiti dell'articolo 11011 cl consentono di svilup1>are nm1>lamcnte i singoli J)unti della c1uistione, che abbiamo soltanto Inteso di accennare. Ci bllSta J)Crtanto di notare, rinssu111en<101 quanto segue: l,a 1>slche, considerata in tutto lo suo mrmifcstnzionl, hl~ una larghissima J)artc ,1olln vicenda della storia sociale, in c1unnto inrornrn. di sò tutta. la storia stes.~n, in tutti I suoi gradi e aspetti. Funziona in simpalica nnnonin con lo condizioni nm– lJientl, e, in un certo senso, ò costretta a operare nei limiti e, dirci, negli schemi, che queste le offrono. Quali però :,lllno i rl\))))orti genetici di ossa con le suddetto condizioni, ancora. ò quasi Interamente da determinare. E tale determinazione 11011 sarà possibile, se non in se– ~ulto a un a1,1,roron<11to esame nnnlltico di tutti i pro-– dotti della Jl.slche,rlallncclnti incluttt,•:unente fii rimanenti fattori della evoluzione .sociale. La letteratura marxistica ha ancora da riempire tale illlJ)Ortantissima lacuna, X!J. RIVISTA DELLE RIVISTE Il dazio doganale sul grano (;\"11ocaA11toloyia, 16 gcnnnio; mfo,·ma sociale, 1:, febbraio; f~nomist", 2-t febbraio; Rir:isla 7>0JH>lare, 16 febbraio). - nia.ssu– miamo bre,•emente gli studi e le J>Olemiehe recenti in– torno al dazio d'entrata sul grano. l.'on. ~lnggioriuo rerrarls a, 1 c, 1 n, nel gennaio !!Corso, proposto un dazio vnrinl.>ilosul grano allo SCOJlO di man– tenei-e sempre al grano 1111.zionnlc un J>rcz.zodi L. 25 al quintnle, oho egli reputava suflkicntomento rimuneratore por tutti I nosfri produttori. Quo<1to clnzio ,,nriabile doveva differire dall'nntien. o già. ~J>Crimcntnta scala mol.>iloin ciò: che, scambio di prendere a baso i ~rcz1;i d~I ~1cr: ento interno, doveva. regolarsi su quolh dei 1mne1pah mercati esteri. La possibllit:l di un tale mutamento ))ro• ,•enlvn, secondo l'on. Ferrarl<1 1 dai nuovi e rapidi m~z1.i di comunicazione, i quali hanno J)ermcssa la formazione di un mercato mondiale in luogo o vece dei numerosi mercati di una Yolta. Contro ,,u~tn. proposta scendo ora in campo Edoardo Giretti con un breve articolo 11ell 1 f:CO,,omistadi Firenze, e con un l)lì1am1)ìOstudio nella lliforma soci<1lt. ~ondo il OIretti Il dazio variabile sul grano non è che un'abile divorslonO degli agrari por far argine al cresbente mo– ,•imento antlJlrotezionh1ta, il quale mostrerebbe di essere 1>0coserio e poco avveduto se consc1~1i;;;se di mutare un malo ,:rande In un male nuche peggiore .. Jn( ntti il dazio vnriabilo non è nò razionalo nè equo. t :s.so sarebbe molto alto quando un buon raccolto nazio-– n ale d eterminerebbe prezzi ba..<1sissimi; molto basso quanclo la scarsità del raecolto"'rincarcrebbe il grano. La prote– zione starebbe in ragione inversa del bisogno. Kè inflrmn l'oblJlczlone il rirerimento ad un molto ipotetico mercato mondiate, il qunle non sarh. mni yossibile ft~ehè, fra. nazione o nuzione 1 sorgernnno Uarriere doganali . .Anello Il criterio, 1rnconclooui si assume il prezzo di r,. 2U al quintale come rimuncmtorc per la nostra pro– duzione grnnttritt, ò troppo nstratto e generale. u .Non. csliito - liCri\'O il Giretti - per Il grnno un prezzo di costo unico, apJ)lieabilo alln gcncrnlità. dei poderi messi in coltura; ma vi sono tanti costi quanto sono i singoli J>roduttori e le singole uulth. culturali. 11 lte!IJ>intn cosl l'idea di un dazio ,•arial.>ilesul grano, il Oirctti combatte ogni rormn di protezionismo agrario, il qualo non serve che nd una. esigun 1mrtc della. 11ro- prlelt\ rondiaria; o conclude col pro1>0rre l'abolizione com))leta o definitiva del dazio sul grano. Oi opposta OJ)iniono ò in,•eeo il Colnjanni che pul>blica, nella su,~ Ri\•ista, un secondo articolo di proJmganda 11rotczlonista. li Colajanni continua a. dimostrare che il dazio doganale sul grano non fu chiesto dai baroni si– cilinni o dai latifondisti meridionali, come oggi si tenta filr credere, ma agli n.umcnti successivi del dazio con– tribuirono direttamente uomini di Stato settentrionali. Pa.1sando Poi a discutere gli argomenti dei Liberisti, il Colt\janni Intende dirnostrnre che il libero scambio del– Plnghiltcrra non ne hll s,•ilu1>pata prodigiosamente la ricchezza, ma ne ha rovinato invece l'agricoltura. J flt– tavoll, i J)iecoli proprietari e i grandi J>roprietari, che fluo al 1878 non a,•c,•ano risentito alcun danno dall'abo• llziono dello barriere doKnna\1 1 cominciarono in quel– l'anno, col rim•lllo dei prezzi dei 1>rodotti agrari, In.loro curva discendente. Anche i ln,•oratori delln. 1.crrn.risentirono del eOIJ)o sofferto dn.lla llroduziono tlgrariti JJOr il ratto del libero scambio. o essi, per la poca deusltà. della popolazione cnmpnguuola, non scesero nl livello dei contadini it~li.ani 1 lo vicende del loro salario attci1tano però delle cond1z1on1 tristi dell'agricoltura, inglese. QLie'!h,fece indubbiamente grandi" sforzi J>erresistere al la t•oncorrenza mondiale, ma, non sorretta dal protczioni•nno, dovette cedere alla rata– liti\ delle cose. Oggi in Inghilterra la coltura ·intensiva ,·lene raJ)ìdamcntc sostituita dttlla estensiva 1 la coltura dei cereali dalla 1>a..storlzla. Il liberismo, seoondo Il Colajanni 1 ha proclotto nel paese pila ricco di capitali o di iniziative coraggiose, un vero regresso economico e sociale. La dialettica hegeliana nell'opera di Marx (Re,mt socialiste, rebbrnio). - Con questo titolo Chri– stinn Cornélisscn pul.>bllea Lin notevole articolo sull'in– ttuenza di Hegel su )larx. l'er quanto Marx affermi che l'hegellsmo cammina sulla tosta e che bisogna rimetterlo :~:1~!1~~ 1 i 1 f~'r:vi1!~,:h:::,nere~~:~r~a:~~~:!fi~~: !~: ~::: tenti dedurre gli ottetti dalle caw~e, sitl infine che co– struisca ipot~i intorno alla soclet1\ futura. L'autore tenta. J>ro,•are con alcuni csem))i questo suo a.<15lerto. 'l'ra gli altri, ricorda come Marx, non ap1>ena ebbe intrnvisto i primi fenomeni cloll'aecentramento ca– pitalista, si nffrettò a trarne una legge generale secondo le formulo ,!ella dialettica. 11 L'appropriazione ea,pitnlistica - scrh•c i\lar.:c- con– rormo nl modo di prodmdouo enpitnlistico, costituisce la primn. negazione di questa pror>r!età privnt11,.eh.e.non ò so non Il corollnrio del lavoro lnd1penclentc e md1v1dualc. lln la produzione capitalistica genera e~sa stessa. la sua J)roprla negnzione, con ,la ft\talità che presiede al~e mc– tnmorfosl della natura.. E la negazlono della negazione." Ora gli studi recenti hanno dimostrato che la legge, che agl!iCC• con la fatalità che presiede alle metamorrosi fi~ 1~~ ;~~l~~~èr:l:na è !l~:;:J)~~1;·el~~~,•i~on~i~!!~ti~r~.ege- ll Cornéll!it;;enconclude che la dialettica, la quale co– stitui;;ce la forza di Marx, ne costituisce anche la debo– lezza. DI e!òt;;a si può dire ciò che si dice,·a della scola– stica del )I celio E,·o: Il suo niluppo conduce alla su1\ negazione. .Abbiamo J>Ubblieato: E:"\:RlCO LEONE APPUNTI CRITICI SULLA ECONOMIA LORIANA Elegante volumetto di J>ng.82 (r,. uua). f,: In rnccolta degli nrticoli che, sull'1,Uima fase clet– t'Rc<momia 10,-ia11a, vennero publ>licntì nella Critica, _tra Ja fluo dell'annata 1800 o Il primo semestre del 1900. l!wlare l'importo al nostro Ufl1clo. -~O~IUSEPPE RIOAMONTI, gerente responsabile. lilla.no , 16/! 1,01 - Tlposralla Operai (Soo. coop.), e. ,•tu. Em. l!-1&.

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