Critica Sociale - A. VIII - n.21-24 - 16 dicembre 1899

328 CRI T !CA SOCIALE scienza nel proletariato che fino ad ora non ne ebbe alcuna. È qui precisamenle che quelli, che temono il confondersi del proletariato colle altre f1~azioni bor– ghesi. cadono in errore. L'alleanza colle frazioni bor• ghesi, in determinate circostanze e per determinati scopi. 11911 implica punto la rinuncia alle nostre finalità. E con la visione di questo fino ultimo che noi abbiamopotutotrascinare connoi tanta parte di proletariato, dargli una speranza, infiamma1··lodi una fede, condurlo a combattere attraverso a tante per– secuzioni e a tanti ma1·tirii. Perciò uoi continueremo ad agitare questo programma nostro, dovunque vi sono nuo\~e coscienze da conquistare, nuovi la\•ora tori da arruolare nelle nostre file, È con questa pre. dicazioneche noi abbiamo compiuto il miracolo: uelle campagne, cosi refrattarie alla idea astratta della li– bertà, noi abbiamo educato prima una coscienza di classe, poi l'affetto a tutte quelle istituzioni che permettono un maggiore elevamento delle con– dizioni materiali e intellettuali, e fiualmente la resistenza contro tutti quelli che queste progres– sive conquiste vorrebbero ritardare o distruggere. Del coutadino, su cui era passato indarno il soffio della rivoluzione borghese, noi abbiamo fatto il cit• ladino che prende parte alla vita politica del suo paese. Come dunque pensare anche un solo istanto a rinunciare a quella propaganda nostra, colla quale abbiamo potuto compiere opera così meravigliosa 1 Ma quando questo esercito proletario, con una fl– sonomia propl'ia, ben sicura e ben distinta, è for– mato, dovremo noi tenerlo coll'armi al piede in attesa che i fati si compiano? Dovremo noi, in mezzo al fremito della vita moderna, tenerlo se– gregato dal mondo per timore di qualche contatto impuro 1 E non intisichirebbe forse in questa clausura monastica a cui sarebbe condannato 1 I socialisti di tutta l'Europa hanno data la loro ri– sposta: da qui innanzi non si combatterà. più al– cuna lotta senza che il proletariato intervenga a prestare le sue forze e a chiedere la sua parte di utile. Le ideali!.\ lontane saranno la bussola che gli indicherà da qual parte dovrà far frabocca1·e la bilancia. Certo, la nuova tattica, che consiglia di allearsi con questa o con quella frazione borghese, non solo per resistere in un'ora grigia all'imperver– sare della reazione, ma ancora e ben più sovente per elevare la classe lavoratrice all'altezza dei suoi destini, questa tattica presuppone che si sia supe– rata quella crisi di crescenza durante la quale il semplicismo di certe formale può anche essere utile. Ma in quasi tutla l'Europa la maturità è rag– giunta, e contro di essa non valgono i rimpianti di coloro che al suo richiamo operoso preferireb– bero ancora i sogni rosei della giovinezza. IVAN0E BON0MI. È stato pubblicato: DAL CELLULARE FINALBORGO di PAOLO VALERA con illust,·aztont cli O. z.uccARO Prozzo L. 3. Questo elegnnte volume, estremo.mente caratteristico, e del quale i nostri lettori ebbero già un saggio, può aversi presso l'autore, via Bossi 3, Milano(sconto 25 °lo ai librai e rivenditori che invia.no l'importo), I nostri abbonati possono anche richiederlo al nostro umcio. 8101otecnCJ1no B1arco L'assicurazione operaia il Referendum IN !SVIZZERA Nel 1897 ,\rturo Labrìolo. pubblicava. sulla Critica Sociale tre notevoli articoli contro il referendum, che forse non saranno usciti di mente ai fedeli lettori di Questa Rivista. Egli tendeva. a. dimristrare che il refe– rendum è uno stromento non solo antirii;olu::ionario, ma an.lidemocl"atico, nel senso che esso è d'ostacolo e non d'impulso alle riforme democratiche, e, a j'01·lio1·i, a. quelle socialiste. Citava il Labriola il fatto che nel cantone di Zurigo vennero, dal 1874 al 1893, sottoposte a.I voto popolare 128 proposte e di queste vennero respinte soltanto 31. « E quali mai furono queste leggi respinte1 Nel 1878: una. legge che concede ugual di– J"ilto di eredilà ai figli e alle figlie; nello stesso anno: uno. legge cnntonale per l'islituzione d'una scuola femminile; nel 1881: una legge a favore dell'assicura– zione obbligatoria contro le malattie e per il risarci– mento allo vittime giudiziarie; eppoi rigetto di inter– vento della giustizia federa.le nei casi ài sospetto della giustizia cantonale, della. legge militare obbligatoria, del monopolio federale dei fiammiferi e cosi via. »> E il Labriola aggiungeva: e Nella. politica, come in ogni cosa, è indizio di democrazia. non già lascia.re il so– prav"ento ai più, sottintendendosi che la ragione sia. dal loro lato i ma a quelli che meglio possano giudicare dell'intreccio delle cause e degli olfetti nella. vita so– ciale. E poi certamente non è tattica. rivoluzionaria. arfidare la parte di Brenno nella disputa politica a quelli che per istinto sono più attaccati alla tradizione conservatrice, come i contadini - il che fa il 1•efe- 1·emlmn,- il quale, per ciò solo, sarebbe bello e giu– dicato per il soci:1.lismo • (1). Noi giudicammo allora, e giu'dichiamo anche ora, che Arturo Labriola abbia alquanto esagerato nell'esporre i danni o trascurare i vantaggi del 1•eferendum, E una nota della. O,-ilica agli articoli in parola accenna.va . sinteticamente al gran benefl.cio che, specialmente in Italia, potevano dall'applicazione del refel'endum trarre quelli che ora si chiama.no i partiti popolari. Tale, ancor oggi, è anche la. nostra opinione. Ma la. verità. ha molti lati. E non nascondiamo che quAllo che sta accadendo in !svizzera circa. la legae sulle Assicu– razioni ci fa. convinti che vi ò molto del vero nel pen– siero espresso due anni fa da.ILabriola, più forse che allora non ritenessimo; e che il ,•efe,·endum è un'arma a due tagli, di cui i socialisti dovrebbero andare assai ca.uti ad aiutare o provocare la. messa in azione. L'Assemblea. Fedora.lo ha, come ò noto, vota.lo, nel mese di ottobre scorso, una I.egge sull'assicurazione contro le malattie e·gli infortuni, e sull'auicm·a.:ione milital"e, Caso abbastanza raro, questa \'Olta la Svizzera era in ritardo sopra questo punto della legislazione sociale, o si era \'eduta., Ja un tempo non bre,•e, proceduta da. altre nazioni, per tanti rapporti meno progredite di essa. Comunque sia, questo postulato fondamentale della moderna legislazione sociale, che è rassicurazione (1 J Contro il Rtf~•,mdum; opm1colo della Btblioltca dtUa Crl• Hca soctale [ceni. 20).

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