Critica Sociale - A. VIII - n.21-24 - 16 dicembre 1899

Rl'!'IOA SOCIALE 341 In quanto il profitto nella terminologia marxiana di quello che otterrebbe col proprio lavoro isolato comprende l'interesse del credito, il lucro commer- sulla terra che gli piacerebbe occupare. In altri ter– ciale, la rendita terriera, esso conferisce al sistema mini, tra il produttore cli capitale e il lavorato1·e che marxista un carattere piU generale di quello che di questo sia sfornito, non può esservi rapporto rli do– abbia il loriano. Ques,'ultimo infatti non tende ad minio e di soggezione, ma soltanto contratto di so– una maggiorazione di pl'Ofltto,cioè del reddito ge- cialità, per cui il lavoratore non è il salariato, ma nerale, ma più particolarmente di quella parte di il cooperatore del proprietario. reddito che è appropriata dal possesso fondiario, La conseguenza d'ordine generale, che il Loria la quale si raggiunge anche a danno del pro(l 1 to. ne trae e che noi discute1·emo a suo posto, è che Immaginando cl1e ogni parte della ricchezza sociale non la scissione tra il capitale ed il lavoro ò la astratta sia effettivamente produttrice di uu red- base economica del profitto, come sostengono le dito, mentre nel sistema marxista tutte le leggi di scuole socialiste, ma è l'occupa7.ioue della proprietà. equilibrio economico si atteg~iano o procedono in fondiaria, intesa ad escludere le masse lavoratrici. modo da massimizzarlo, nel s1st.ema loriano invece la quale genera quello stato economico in cui il - e in ciò esso si discosta molto di più dall'eco- profitto sorge a dividere in due genti !"umanità. nomia officiale e classica - questo reddito gene- Dato questo schizzo generalissimo della contlgu– Pale subisce ulteriori fo1•zeche, deteriorandone per razione del sistema. possiamo continuare a cogliere diversa guisa il saggio, tendono a stabilire una \ anche altri lati clin'twenziali, per cui il sistema lo– rendita massima. riano, essenzialmente critico ed anti-capitalista, si Accennato a questa differenza generalissima di differenzia dall'economia marxista. ordine dinamico che iotercede tra le due costru– zioni economiche, ci corre l'obbligo. ad agevolare l'intendimento della esposizione che faremo seguire, di esporre, a tratti recisi e per quanto possibile chiari, i lineamenti della teoria economica del Lol'ia, quantunque sia essa in Italia già di molto dh 1 ulgata. . .. L'umanità esordisce in condizioni economiche dei tutto particolari. La scarsa deosità della popo– lazione rende inoccupabili immense distese di ter- 1'itorio. Il produttore, in tale fase, ha a sè dinanzi delle terre libere di cui può ent.-are in possesso e sottoporle a coltura. La siepe d' annunztana non si è elevata ancora ad allietare gli uomini e a su– scitare le loro liriche decadenti. li concetto della p,-oprtetà in tale stadio sociale è diver,o da quello che domina nella nostra otà. Un produttore, che porti le forze del suo lavo1'0 su di un determinato territorio, e se lo approprii con rantmus ,-em stbt habendi, non conrerisce a sè stesso una condizione giuridica particolare di fronte agli altri uomini, in quanto a tutti costoro resta schiusa, benefica pro– mettitrice di ricchezze, la tel'ra ltbera, che non attende che la mano dell'uomo per aprire agli uotnini i tesori del suo grembo. E facile scorgere come in tale ambiente econo • mico manchi la condizione generatrice del p1•o(lUo o dei cootrasli sociali: è !"epoca ancora dell'idillio e della pace. Infatti, finchè vi sono te,·re !l'attablli dal solo lavoro puro, ed è questa come dice Ste– uart, la prima ftlse economica, qualsiasi produttore può, solo che voglia, intraprendere la coltura della libera terra. Oode la proprietà capitalistica, e la conseguente percezione del profitto, sono rese im– possibili, perché nessun lavoratore si troverà di– sposto a lavorare coo un capitalista allorchè possa farlo nel proprio esclusivo vantaggio e nella pro– pria piena indipendenza su di una ter1·a che gli è accessibile in modo assoluto e gratuito. Quando, per le cause che assumeremo oltre ad esa– me, la proprietil Condiaria libe,·a cede il posto alla esclusiva, per modo che non vi siano pill terre li– bere, le quali creino nel lavoratore la possibilità di far valere di fronte al produttore di capitali la pro• pria personalità, garantita dal possesso tel'riero, al }ora soltanto l'operaio slen•ificato diventa una merce nelle mani del capitalista. Sotto l'imperio della terra libera, quando il produttore di capitale ri– chiede, per potenziare la produttività del suo fondo, la cooperazione d·nn lavoratore semplice, è costretto a dividere esattamente con lui il p1•odotto cosi ot– tenuto. 11lavoratore infatti non s'incluce ad abdical'e al possesso te1·1·ie1·0 se uon ha uu prodotto maggiore .·. Una connessione logica si scorge a primo tratto ti·a le idee fondamentali che dominano la conco– zione !oriana e quella marxista. Pur tuttavia tale connessione, lungi dal rilevare un'omogeneità. di indirizzo e di concepimento, ci rivela soltanto una identità semplicemente e limitatamente formalo, la quale ci mette in condizione di penetrare più ajte– volmeote ed esattamente il divario profondo che intercede nello spirito dei due sistemi ('). Circa il ritmo od il processo generale con cui si sviluppano lo forme economiche, si ha nei due sistemi una ideotica posizione del problema. Vi è una causa fondamentale, sotto l'imperio della quale il sistema materiale della produzione della ric– chezza e delle secondarie leggi di circolazione e distribuzione è costretto a mutare. Il Loria, discettando sui diversi sistemi che si costruiscono intorno al modo di concepire il corso storico ed economico, li riannoda a tre fattori: l'uomo, l'ordinamento tecnico, e la proprietà fon– diaria ('). Egli ~tesso, tenendo rignardo, più che alle fonti, alla letteratura del marxismo, si rappre– senta il materialismo economico di Marx siccome un sistema che ripone la legge di evoluzione eco– nomica nelle metamorfosi dello strumento tecnico. Crede perciò che il lato differenziale della conce– zione del suo sistema economico sociale sia nell'op– porre a cotesta veduta l'altra che riannodasi all'an– tico sistema essenzialmente territoriale cli Ricarclo e di Malthus, per cui i fenomeni economici culmi– nano nei p1-ofo11dirapPo:rti che intercedono tra la popolazione e la proprietà fondiaria ('). Per il Loria dunque la terra sprigiona quella forza prima e causale che sollecita il corso faticoso della vita sociale degli uomini. Questa posizione fondamentale del sistema loriano di fronte al marxi– sta, vien negata da coloro che, come il Croce, non veggono nel materialismo storico uu sistema o una (I) Nelle Hpre e, 11er molla parte, lngiu1tiHeate accute c),e n:ngeb ,·ol(le al I.orla, e 11er cui alò d11.molti ti:'rid:ito al p·n!JIO, eri! rimpro..,era noialtri ltti.lianl di 11ttribulre immeritata im1Klr• 1an1.a alle produtlonl del 1..orln, Il qu:1.leandrà yon/lo In Jtal\a rome in\·entore d'11n:i.nuo,·a teoria storica • bis dit do,·Noe11 so:lallslt>t Ztlt ft11<le11,dem JUustl't I.o,·la dle uestolllne,t P/a– uenreaer,t 11et·w1te,·nuupfd'n•(Da.r Kapltal, 111, ~ol. T, png. XX). 1 1oclal11ti lt.lllan!, ora che ò compiuto l'edificio economico !o– rlano. non ilOHono non conrti1 !11.re l a loro ammir:izione per chi con coraggio 1clenttftco 1in,:ro lare h a senta re1tr1zionl combat– tuta l'economia ortodoHa, giungendo a sentenziare la fatale di• 1truzione dell'ordine economico presente, ('I LORIA, La prOJ)rlttti fondiaria e la f}Utltlone .roelalt, P•lr• fS(j e 1egg.; e Ana 1 11/, Yol. IT, pag. 457e aegg. {) LOklA, La JJOJJOl«JlOnt t il 8IS!tma ,oc/aie, pag. '!l·U,

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