Critica Sociale - A. VIII - n.21-24 - 16 dicembre 1899

B 340 CRITICA SOCIALE . perflue; o non s'intendono, e allora, se uno dei due non può imporre all'altro la sua vol9ntà, la dis– soluzione del gruppo domestico e fatalmente se– gnata. A questo punto, parrà che sia il caso di parlar di di\·orzio. Ma io credo opportuno di po1•re un'altra pregiudiziale. Vista l'infinita val'ieh.\ dello combi– nazioni d'interessi economici e di qualità intime che può presentare la coppia sessuale umana, ò giusto, è logico, che una sola e rigida forma di contratto le regoli tutte a un'identica stregua? O non sarebbe i1H 1 ece più ragionevole ed equo che alt1·ettanto infinitamente diversi potessero essere i patti e le promes~e di nozze, intorno ai futuri di– ritti e doveri materiali e spirituali dei contraenti t Non sarebbe più logico e giusto, che. tutelata po,· legge soltanto la p,·ole, il contratto (chè tale, a non sacramento, esso è anche oggi di fronte allo Stato) fosse, come ogni altro, modHlcabile o rescindibile a volontà., qua udo l'esperimento ne avesse dimostrata direttosa la pl'ima redazione, o intollerabile addirit– tura la sussistenza? La donna convivente meco non sarebbe più, cosi, la « mia » donna 1 Distinguo: come « proprie!.\ » dispotica di un semovente, no, certo; ma come unione spirituale, sì: mia, miissima più che mai: perché, libera, senza danno e senza vergogna, di lasciarmi da oggi a domani come si lascia un cat– tivo o un mediocre compagno, la donna, che re– stasse tuttavia meco, proverebbe che < mia> sente ed ama di essere per ben altro, che per due o tre articoli del codice civile: ma per tali e più dolci, più intimi, più prorondi, più sacri legami, che niuna fo,·za stmuiera potrebbe imporre, che niuna vio– lenza esteriore var1·ebbe ad infrangere. MARIO PILO. L'ULTIMA FASE D&LL'ECOKOMIA LORIAIA A chi non conosce lo speciale senso teorico, che Achille Lol'ia ha annesso alla fondamentale categoria economica del « capitale», poteva apparil·e completo il colossale sistema dottrinale elevato dal celebre eco nomista italiano. L'Analisi dellaprop,·tetà caJJl/alt· slica, opera verameute poderosa e geniale per le proronde conoscenze o le penetranti indagini su cui si basa, parrebbe enunciare nella locuzione del ti– tolo un esame della società economica moderna, la quale, con linguaggio messo in VO(:a da Ma,·x e accettato dall'universalità degli scrittori, è detta capitalistica. Juveco, secondo lo spirito teorico del sistema del Loria, la forma capitalistica della pro– duzione non è quella peculiarmente esercitata e svolta dalla moderna classe borghese, in quauto ha note propl'ie o caratteristiche che la distinguano dalle altre tra grandi fasi storiche che l'economia umana ha attraversato: cioè la produzione asiatica, la greco-romana o la feudale. Per Loria, conforme all'economia classica, il capi– tale è il complesso delle condizioni indispensabili al lavoro: esso, esistito in tutti i sistemi di produ• zione, non si presta a caratterizzare la società mo– derna. Né il caratte1·e usurpativo che esso odier– namente rivesto è speciale all"economia moderna, perchè esso pe1:cepi~ce un profitto non appena. la società ecoaom1ca s1 eleva a quello stadio sociale in cui alla pl'Ìmitlva terra libera sottentra l'a.ppro– p1•iazioae fondiaria. Sicchè la proprietà capitalistica non sorgo, come ò detto nel Captla/e ('), con la (I) MAR:S:1 Jt Caf,Wlle, libro I, in lJlbliotectl tt,9ll 1:.·co,,omlltt, pag. 101. O 18 o c11eazione del commercio e del mercato dei due mondi nel XV[ secolo, ma essa ha runestato l'uma– nità con lo stigma dello sfruttamento nelle succes· sive forme stor·iche della schiaritù, del servaggio e del salariato. Sorge cioè non appena la cessazione dello stato di terra libera schiude l'appropl'iazione esclusiva della proprietà fondiaria, la quale si erige a piedestallo secolare di un < nuovo mondo di pri– vilegi e di disuguaglianze, di contese e di tormenti, di usurpazioni e di vittime» ('). Però il Loria si differenzia dagli economisti clas• sici solo nello ammettere di fronte all'economia capitalistica una costituzione economica fondata sulla· terra libera, nella quale si ba l'impossibilità organica della esistenza del profitto, ed il prodotto sociale è riparlito secondo una legge di valore de• terminata esattamente dal quantum, di lavoro. La economia capitalistica ha pur dunque un carattere di relatività storica per cui è destinata ad evolvere vel'sO la sua dissoluzione, ma essa ha un ùmbito più vasto di quello segnato dal Marx. Essa, corrispetti– vamente ai vari gradi demologici, comprende ed abbraccia tre differenti forme storiche, delle quali il salariato è l'ultima.. in quanto sotto la corrosione delle forze economiche è destinata a reinstaurare il primigenio sladio dell'economia egualitaria da cui, con l'impossibilità del profitto, sarà soppressa quella enorme 'ingiustizia disl!·ibutiva che scinde l'umanità in una classe di sfruttati e un'altra di srruttatori ('). Sicchè l'opera generale del Loria volgeva fin qui a delineare le somme linee di sviluppo delle tre grandi fasi storiche della proprietà capitalistica. Ma queste tre forme storiche soggiaciono alrim– perio di leggi economiche speciali, per la cui co– noscenza occorreva uno studio ed un'indagine par• ticolare. La costituzione economica, nella quale noi viviamo, ha leggi sue peculiari organiche e storiche le quali debbono essere analizzate indipendente– mente dal sistema gene1-ale dell'economia umana nel suo insieme. Sotto questo aspetto l'ope,·a gran· diosa del Lorla scov1•iva una lacuna, col trascurare Io studio delle leggi intime e limitate a questa rorma di produzione a salariati, che da Marx in poi è detta capitalistica, sensu sti-lcto A ciò il Loria ha provveduto re ~ndo a matu1·0 sviluppo la parte piit rilevante del suo sistema teorico, col suq re– cente libro: La costttu,ione economica odierna('), che ci porge occa'1ione di esporre ai lettori della Orttica questi definitin fase delle dottrine econo• miche loriauc, la cui elevata importanza scientifica a tutti s'impone. Concopimonto g~nerale del Sistema, Essendo l'Economia politica, da Bastiat in poi. la figurazione delle leggi dinamiche ed organ_ich_edel– l'aggregato economico nell_a .101·0necessaria .mler;-– dipeudenza, in quanto ubb1d1scono a forze d1 equi– librio, cosi, pe1· dare adeguato giuc~i7:iosul valo1:e differenziale di duo sistemi econom1c1, occorre 1·1- rerirsi a quell'ubt conststani. ve1·.:10 cui I~ forze eco– nomiche rnno sollecitate a tendere e a ristare. Ora, nel sistema marxista, il punto ve1·.:10 cui ogni svol– gimento economico si o,·ienta e si equilibra è la produzione del plusvalore, cioè del profitto. Il punto ,•erso cui tende ogni manifestazione economica nel sistema loriano è invece la produzione d'una reo· dita massima ('). (') J..c>Ru,AnaUJl della pt•oprletà capllafl.1t1ca, pag. 31, TOI. J. l'i LotllA, Ltl buie• r!COIIO»tlt]He.f ae lo COHltlflltlOn ,octale, pa• glna 8. (') Torino, 1899, ftntelli Borc:i. (I.. lG). {tJ Lor.tA, ro,tt1u:lo11c tco11omfca c'1fcnIa. Ci\J', 11: § :!.

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