Critica Sociale - Anno VII - n. 6 - 16 marzo 1897

L 82 CRITICA SOC.JALE IL MANIFESTO DELPARTITO La Direzione del Partito socialista italiano ha diffuso, per le elezioni imminenti, il seguente ma– nifesto: LAVOltATORI I Comizi sono convocati. E, por la prima YOlt&in ltalin, il Governo chiama a raccolta tutti i partiti della borghcsi&y per scagliarli - dimentichi degli antichi rlisscnsi, uniti in nome del presento ordine di cose - contro i cosidctti « a,•vcrsari dolio istituzioni ». Che cosa !-i designi con tal nomenon è mistero per al cuno. È sopratutto il partito socialista che il Governo intende colpire. E po,· farlo - corno non esitò a calpe– stare lo Statuto sciogliendo lo Associazioni dei lavora– tori o imitando i metodi di violenza contro i quali i suoi uomini, quando sedevano all'opposizione, avevano fieramente prolcstato - cosl non indietreggerà, o lo dichiara, dall'as ottigliare ancora, in mano ai proletari d'Italia, quel moncone di suffragio, per cui due milioni di cittarlini sono investiti della..: so,•ranità.popolare > in nomo di una. popolazione che supera i trenta milioni. Il partito soci:Llista accetta la sftda. Esso, che sa. di essere l'avanguardia cosciente del proletariato; esso, che usci vincitore dalle persecuzioni che pill ftere lo assalirono quando più ferveva in alto la gazzarra degli arruffamenti e dolio rapine; esso, che ha con sò la monto o l'anelito di quanti sono, in tutto il mondo, produttori oppressi e srruttati dolio ricchezze sociali o della civiltà; esso scende anche in questa battaglia, tJdente noi propri destini, por la di(esa delle libertà. popolari, per la. rivendicazione del rispetto alla legge, por la conquista. di quello più urgenti giustizie che sono la ca1>arra e la condizione dell'avvenimento del suo idealo. LAVORATORI! I.o delizie di questo, che chiamano online gli inte– ressati a sfruttarlo, voi le conoscete. Esse sono la. mi– seria dei lavora.tori e l'arricchimento incessante dei loro parassiti; la libertà. conculcata, la leggo violata in danno dei diritti del popolo, la. mercede lesinata, la disoccu– J>azionee l'emigrazione in aumento, la piccola. proprietà. deva.stata dall'usura o dal fisco, la crisi economica per– manente, lo scandalo in flore nello alte srere, l"odiose– minato non dalle parole ma. dai fatti, la. rivolta allo stato la.tonto in seno allo masse; in somma la lotta di classe nelle suo formo più brutali o funesto. Il partito socialista., sullo ti·accio dell'esperienza sto– rica, pensa che a questi mali non sia. vero o duraturo rimedio flnchè un manipolo di accapparratori, i cui in– teressi stanno in contrasto cogli interessi cli tutti, do– mini, col possesso della terra o dei mezzi di lavoro, la vita, la libertà, l'opinione delle maggioranze produt– trici. E perciò pone in capo al suo programma, come massimo dei suoi poslul&ti, quello che è d'altronde lo sbocco naturale e necessario della moderna evoluzione economica: la proprietà collettiva dei mezzi di lal)oro e l'O>'{Janiz.:a:ione sociale llella ptodusione. Ma. il partito socialista so. che al conseguimento di questo grande idealo, cho isoloporterà. la pace o l'egua– glianza fra gli uomini, mal si riuscirebbe con moti in– composti di popolazioni denutrite cd abbrutite da una vita da. schiavi. E perciò, mentre propugna forganiua• .:ione e la conquista dei 1lttMlici 1>0teriacl opera del 1>1-oletariato, presenta, noi programmi minimi, una. serio di riforme graduali, atte ad elevarne anzitutto le con• dizioni di vita. Il partito socialista italiano riafferma, nella lotta al• tuale, tutto il suo programma o lo amda a. voi, lavo. ratori. Fate voi attorno a questa, che ò la vostra ban, dlorn. 1 rate baluardo inespugnabile dei vostri petti o dello vostro coscienze. lnlanto, di fronte allo questioni che più fortemente agitano, in quest'ora, la pubblica opinione, il partilo socialista domanda: Abbandono definitivo dell'Africa e t·idu;ione delle spese militari: Ben mezzo miliardo, frutto di sudore proletario, e ottomila vite di italiani furono gettate in pasto al vam– piro arricano, a solo beneficio di ambizioni militariste o di losche speculazioni. li partilo socialista, che non aspettò la dura esperienza dei disastri per formulare, in Parlamento e noi paese, la massima: per l'Africa nè tm uomo ni! un soldo, ripete oggi la stessa dinlda, nò si acquota. ad insidiosi mezzi termini. E proclama. che vano è lo sforzo delle economie, finchò esse non si chiedano risolutamente a quegli ordinamenti militari, cito di~perdono, come piaga sempre aperta, le migliori energie della vita nazionale. - rin ((aU' Africa e basta col milita,·ismo ! ò il voto concorde del proletariato italiano. Uivenllica.zione delle tibettà ataluU,rie; suff,•agio uni– ve1·sale, uguale e dh·euo per lutti i maggiorenni d'un sesso e clelfaUro; sovranità. popolare effelliva anche nei ,·apparii i"nterna.:ionali: l.o classi al potere, dopo aver liquidato nel ratto lo interno libertà, domandano la consacra.ziono di nuove meditate violenze a una riforma elettorale a ritroso, che triJ>lichiin mano ai possidenti, in virtù della ric– chezza sudata per essi dai lavoratori, l'armo dell'op– prossiono politica. Proponendo il voto plurale esse osano chiedere alla gran massa degli elettori che fir– mino collo proprie mani la propria volontaria decapi– tazione come cittadini. Contro il rorsonnato tentativo, che mira a scatenare un nuovo o più fa.tale antago– nismo di classi, insorgano nell'urna quanti cittadini non rinnegano l'uguaglianza politica, nel cui nome si è compiuta la rivoluziono borghese, e vogliono allontanati i disastri della guerra civile. Restituita al popolo la sonanità di sè stesso, il par– tito socialista reclama che questa. sovranità. sia effettiva anello noi rapporti da. nazione a nazione, e che questi non siono abbandona.ti, corno oggi accade nell'ardente questiono di Grecia, all'arbitrio di Gabinetti, dove si proseguono interessi che non sono e non possono es– sere gli interessi popolari. Jliforma lritmlaria e leggi &ociali: Da ormai trent'anni lo classi dirigenti lusingano il po1>oloitaliano con promesse sempre tradite. È tempo che il prolotarial-o ponga. fine a una commedia. durata. già. troppo. Il partito socialista domanda. che i tributi colpiscano esclusivamente chi ha, e in misura progres– siv1L;che siano esenti i redditi modesti i cho l'imposta gro.vi la ricchezza improduttl\'a e i fortuiti ed immeri– tati arricchimenti. Esso chiedo leggi che, assicurando t\ tutti un'istruzione sufltciontc, limitando lo sfrutta– mento del lavora.toro, proteggendo seriami!nte la donna o il fanciullo, indennizzando le Tittime del lavoro, gua– rcntendo la pace dei vecchi giorni ai soldati della pro– duzione, rendano meno tormentata. la vita della popo– lazione laboriosa.

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