Critica Sociale - Anno VI - n. 21 - 1 novembre 1896

322 CRIT !CA SOCIALE m1mere russe o cinesi, ha in un periodo di dieci anni diminuito il vnlol'e del minerale sino a con· dul'IO, dal ,·apporto di IO a I coll'oro, a quello di 32 a I. Il ramoso esodo delle nostre monete di argento, garantito in oro, alcuni anni sono, non fu che un grazioso episodio b:lncario di questo reno– meno. li ribasso del valore delra"$ento ne portò !"estrazione a perdita, e la mngg1or parte delle miniere do"ettero esse1·e chiuse. Fu allora che i proprietari delle miniere si solle\•arono, reclamando il l'1co11oscimento da parte dello Stato del valore dell'argento secondo il rapporto di IO ad I; o cosi nacque il mo, 1 lmcnto sih 1 erita. Ma se nacque in questo modo, si trasformò 1·a– pidamonte, ed il 1--appo1·to fra la sua e3s011za ttuale o la sua ol'igine ò quasi nullo. E coloro che fer– mandosi, con og1·egiaottusità montale, alln porta. di questa p1·ima spiegazione, interpl'eta1w l'attualo movimento colossalo di quella società come una contesa dott,foale r,·a bimelnlll ·li e monometallisti, fra monoteisti dell'oro e politeisti del ,·alore mo• 11eta1·io,cadono in un 0l'l'Ore gl'Ossolano. A dai• luogo ad una g1-a11de passionata lotta sociale oc– cor1·ono ben nitri elementi. Como ho ~i/I accennato, gli Slati del West e la loro popolazione mista, eterogenea, 1-appresentauo negli Stati Uniti unn specie di colonizzazione. do– minata dal ,·cechi Inti dell'Eas~ sitnati lungo la c0>ta dell'Atlantico. Verso il West, sfuggendo alla prcssura sociale degli ..tali inrocchiati, sciamavano m to1·me immense tutti i diseredati, tutti quelli che non ~\\'C\'ano ,•into uno dei tau ti terni di quelh1 ma11niflca lotteria che ru lo sviluppo inauditamento rapido della ch'ilt..\ o della ricchezza americ..·rna, deeuplicata in meno di quarant'anni. \'erso il \Vest pl'ec1pila,·a110 pure, dopo esse1·e stati momenta11ea– me11to ,fruitati nello città d'approdo, tutti i di– sperati dolromigrnziono europea. E nel \Vest tutli questi emigranti tendevano a dh 1 entare agricoltori. ta,·mc,·s (fiUuiuoli), 1ie1·chogli astuti cresi dell'East si erano nff1·otl.ati 1 ucquistnudoli a prezzi infimi, a motto,·o l'ipoteca della Jll'Opl'ietà fondiaria sugli immensi tor1·ito1·7nncorn vorgini. Quindi, anche in mezzo alle te1·1·0 vor~ini, chij essi dovevano fo– conda1·0 con fatiche 11nmani, strappando loro il mantello dello fo1·cslo p1·imitive, gli emigranti del \\'est rimanevano schiavi della finanza dell'East. Ma un'altra catena doveva giungel'si a quella del Jandlordismo, la catena di un debito immane, con– tratto collo case bancarie di New York per lo SJ)(ISO necessarie all'impianto della produzione. nopo l'es(?OSiziono di questi fatti, io non avrei 11ò meno bisogno di concludere: la spiegazione della lotL, attuale lam1ieggia da essi naturalmente nella monto dei lcttoro. Gli agricoltori, i (a1·mers, i produttol'i del West hanno abbracciata la causa sil,·orita. non in s0 stessa, non come una teoria monetaria astratta; ma semplicemente perchè essa implica in loro favore la diminuzione di una metà <lei <lcbito colossale cho li fa schiavi dei banchieri di Nuovn York e di Chicago. 1, la lotta attuale si spiega cosi lirnpidnmonte: essnò una insu,·reziono dei produttori contro la dominazione bancada, più po· de1•0-.:a o I assoluta nolla libera America che nella vecchia Eu,-opa, dove è contrastata e limitata da altro fo,•zo stol'icho ed attuali. . . . E il prolela1·iato I Nella lotta presente esso non ha che una pa1·te secondaria. Non perchò esso sia o relice o poco sviluppato. Le ultimo statistiche da me studiate assegnano al 77 °/, della popolazione i nullatenenti negli lati uniti; circa ,10 milioni !1:11 iO. p1-opol'zio110 questa alla quale. eccetto l'In– ghilterra, non arl'iva nessuno degli 'lati europei. Ma il proletariato americano contieoe elemenli straordinarì di debolezza; sopratutto l'eterogeneità de' suoi elementi. In esso sono contenuti 12 milioni di negri: poi la massa bian ca ò meravigliosamente complessa, tutta fravers ,1.la da grandi correnti di emig,-azione, la tedesca, l'i taliana, l'inglese. Due o tre generazioni basteranno a fondere tutto ciò in un organismo omoge11eo senza odii ed antipatie di raz1.a, od il gruppo vecchio americano, che ò ora il nemico implacabile dei poveri rifluii delle altre società, operalo tedesco o contadino calabrese, cho si rirnggono nella g,-ande repubblica, anà, colla sua lotta e-fa sua resistenzo, giovato a sollevare questi pnl'ia alla sua rorza o diguita civile. Ma per ora le condizioni sono g,•avi, non ostante la limitazione dell'emig1·azione 0·1\ 1 enuta negli ultimi anni. Un'altra za,•01·1•a,inassimilabile, dol proletariato americano, sono innne i cinesi. Ma oltl'e ciò va notato un altl'o fatto d'impol'– tanza capitale. I conse,·vatol'i l'epubblicani, il pal'– tito della bancocra,da l'nppresenta inoltre l'industrin. ed il suo candidato Mac Kinley ò noto in tutto il mondo poi' le altissimo tariffe levate da lui in di– fesa. dell'industria paesana e contro l'industria eu– ropea. S0111.a questo tariffo l'industria americana nou potrebbe sostenere In concorrenza della vecchia Eul'OJl,~dovo, por la maggior densità della popola· zione, il la.vo1'0,che è 1·eremeuto della produzione industriale, ò a miglio,· mercato; mentre nell'Ame- 1·ic..1, coi suoi immensi territori, è a mi~lior mer– cato il suolo, elemento capitale della produzione agricola. Pel' ror1.a di que,to ratto il proletariato, che nelle tariffe industriali vede la ragione dell'elevamento e dell'abbassamento dei salarì, si è lrovato econo– micamente in posizione antagonista ai produttol'l del West e legato agli inlel'essi della plutocl'azia di Nuova York. ~; cosi si spiega che perfino i JJO· 71ulisls, elio pu1·0 mppresontano la- parte organiz– zala e meglio cosciente del pt-oletariato americano, abbiano mostrnlo un contegno dubbio ed incerto di fronte ai silvol'iti. Quosta posizione ambigua del p1•oletariato con– tl'ibuirà a dtu·o la vitto1•iaalla plutoc1•azia ed a Mac Kiuley in questo pl'imo episodio di una lotta cho non sa1•l\co1·tamento decisa dall'elezione dei primi giorni di novembre. Qunli no sal'a.nno gli svolgimenti ruturi, quali le pos:sibili combinazioni di queste forze in gioco, è dirfìcilo provedel'O; i11questo articolo, del resto, io mi sono semplicemente p1'0posto di scri– vel'e una pagina derivata dalla viva attualità di una delle più impol'lanti o gigantesche lotte sociali do! nostro tempo. Collimano in gran parte colla rorte e nitida sin– tesi del nostro corl'ispondente da Londl'a le osser– ,,azioni cho sulla sto3.Sa questione scrive il socia– lista valtellinese Fe1Tuccio Pedretti in un articolo del Messa11ue,·o di San Francisco, 4 ottobre, che egli intitola Guc1·1·a In /ànilglta. L'argomento ò tanto impol'tante che ci permettiamo di ripro– dul'le: Lu, lotto, cho vo. <lellneandosi nel campo della. bor– ghesia.1Lme1'icnnn o cho avrà. modo di atrermarsi per In prima volta nello olezionl del prossimo novembr<>, segno. una taJ>PtL Importante nello svolgersi del pro• cesso capllnlislico negli Stati Uniti. Il graduale accen– trarsi <lella. rlcchozza, rendendo ogni giorno pili stretti i , incoll di dipondenia. che legano la piccola borghesia ali• borghesia grass& (perdonino i lettori la termino-

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