Critica Sociale - Anno VI - n. 19 - 1 ottobre 1896

B 292 CRITICA SOCIALE Milano, due cli Roma, due di 'l'orino ed uno cli Napoli, che elessero, o eleggerebbero, dei repubbli– cani e dei socialisti. Accella:lone scrilta della canllidatura (che ce,·to non può mandarsi dal carcere) e nullttà delle candldatw·e dt protesta. - In altre parole: preparazione di nuove galere politiche. Come si vede la slnce1·ttà e la llbe,·tà non sa– ranno state mai meglio guarentite! . . . Che cosa faranno i nostri repubblicani? che cosa faranno i socia1isti ! Lasceranno essi - come la– sciarono fin qui - che i sudditi vengano spoi,liati, a poco a poco, di tutti i loro elementari diritti di ciltadino ! O non troveranno - come trovò il Co· mizio di Milano - che sia l'ora venuta di trai' fuori dalla guardaroba dei programmi minimi il postulato del suffragio universale, di Sl'entolarlo al sole. di farne segno di protesta ed arme di dif!'Sa ! Certo, o questa è l'ora, o chi sa quando. E in questo accidioso crepuscolo che il governo pub osare. Fra qualche anno, sviluppatasi un po' più la coscienza popola1•e,esso non ose1·ebbe più, come non osa in Francia, come non osa in Germania. F.ssoconta sulla nostra indolenza - e sul sonno del la nazione. Per sventare il meditato assassinio, noi non te– meremmo, se dipendesse da noi, poco curandoci degli effetti immediati, di alleal'ci col diavolo - di allearci coi preti. LA CRITICA SOCJALlt ILCONGRESSO DELLE TRADE'S UNIONS l.otttlt"a, IO 6t:Ut:mb,·t:. (V. Jl) Quei socialisti continentali, cli 1-,rnncia, d'Italia. di tìermania, ciel Belgio, ecc., cho soi seltimane fa, dopo il Congresso inlornazionale di Queen's lfall, so no ritor– narono al patrio lido, con in petlo la convinzione e sulla. lingua pronta la dichiarazione di anr già.condotta a'"anti la conquista dello Trade'.r U11ion.s inglesi, la pili me1·avigliosa e ciclopica organizzazione operaia del mondo, devono ora, dopo il Congresso di Edimburgo, trovarsi in un impiccio logico curioso. Ahimè! i 1100convertiti, o al mono creduti tali, bat– tezzati nel Tamigi, si sono andati a. sbattezzare nella Clyde. Qual è stato il demonio perfido, il serpente ten– tatore e maledetto che, ripenetrato nel paradiso ormai conquistato del socialismo politico, ortodosso ed unitario come la santa madre chiesa apostolìca. cattolica e ro– ma.11a,ha instillato noi cervello ancor,\ tonoro dei neo• fiti il veleno sottile del dubbio o li ha. ricondotti al grossolano peccato tradunionista? Si tratta, di imbecil– lità. incurabile, di assoluta. deficienza cli comprendonio nelle tonde teste britanniche, o di qualche tenebrosa 0J>Cradi corruzione?... Cari so<:ialisti do! facile mondo dolio idee, siete giù di strnda. Eravate già ruori di strada quando credeste che i tradunionisti del Congresso internazionale erano sulla via. della conversione. Sicuro: essi applaudivano alla VO!slraparola ornata ed alle vostro affermazioni tipica– mente esatto o perrotte: qual è il proletario che non vorrit applaudire allo prorczie, agli auguri messianici in favore della sua. classe! E qual ò l'uomo, special– mente d'intelligenza media e di cullura mono che media o 1rnnto ricco di senso critico, il quale potrà. resistere al fascino cho omana dal palcoscenico quando il Jaurès 1 o il Ferri, o rnngari il buon Oomola, vi filano le loro note meglio preparato e risonanti o carezzanti J... Ma dall"applauso del momento all'adesione fredda o meditata corro una bolla dilferonza. La dilferenza ap– punto che sta fra il grido e ronunciazione ragionata. E, del resto, quando voi credeste di aver conquistato o cominciato a conquistare le Ti·adc·s Unions con sei gio1·ni di Cong1•esso e quattro discorsi im1>ressionanti, siete stati ben leggerii a.voto sopratutto mostrato lii conoseero assai poco quel che siano o quanto valgano quello Tr< u.le' , Union.s, dello quali voi stessi del resto riconoscete l'immensa. importanza. Ma.dav,•oro, so le 1',·ad,.:"s Union, si rossero lasciato conquistare da. quattro chiacchiere, come una ragazza di diciott'anni o una turba di contadini, anch"io comin• cerei a dubito.re del loro valore. . . . A Edimburgo i tradunionisli hanno dunque delibe– rato, riguardo ai Congressi socialisti internazionali, di ritornare alla vecchia astensione. Hanno aggiunto poi, che pure simpatizzando coi socialisti politici, non ere• dono di dovere al 1110,•imentopolitico partecipare. Non si rallegrino i reazionari, amanti o cultori del– l'operaio ragion0\'olo. Non strillino i socialisti teoretici, politici e visionari, odiatori del lento flusso delle cose reali. Questa dichiarazione non racchiude nessun rin– negamento. Essa significa semplicomonto che, ammesso anche che tulti gli aderenti delle 1 1 ,-ade·, Unions siano so– cialisti o partigiani delrazione politica, essi non credono che questa loro speciale organizzazione debba essere S\'iata dalla. sua funzione per dirigcrh\ ad un·a\tra. Por questa può e dove servire un·organizzazione dilferente. E la d~cisiono è sapiente; dal punto di vista logico. Dal punto di vista storico, poi, ò dimostratrice di un grande fatto. Se le n·ade"s U,1ions non sono assorbibili cosi racil– mente do.Ilo stomaco di quelressoro a struttura u.ncorn. ,·aga, a. tendenze o caratleri multiformi, che ò il soci:i• lisrno politico, ciò ò appunto perchò osso formano un organismo, o dell'organismo forte o perfetto hanno hL resistenza e la forza.. Assorba il socialismo politico le masse incoscienti e disorganiche dei contadini. Assorba i proletarii, i clienti della borghesia, rimasti disoccupati e senza. nessuna. possibilità. di allro tipo di aziono im– mediata. Assor·ba. i disoccupati di ogni genere: inchio– dati anch·essi suita croce dell'inazione pratica. Tutto questo O bene. Ma ò bene anche che gli organismi giiL rormati, o che compiono la. loro runzione storica. spo• cialo, conlinuino a svolgerla: ballano la loro strada. Lo Trade's Union.r, s,•iluppatesi noi paese in cui il capitalismo, il frutto che contiene entro di sè il seme del socialismo, ha meglio maturato, lo T,·ade's Union.s si sono svollo rappresentando una dello tante forme di reazione della classe proletaria. contro il capitalismo: e precisamente quella forma. che, pci suoi effetti, reali od immediati o soprav,•i\'enti al flusso di tutte le altre coso, forma la baso eranitica della vita sociale i cioè la rorma. economica. lo sarei qui condotto nd ossor,•aro che, poieh è la fo1·ma. di reazione oconomicu. si ò sviluppata. appunto nel paese che ha meglio svilup1>ato l'economia capitalista, essa rap• presenta la rorma. pili perfetta ed efllciente. Ma lasciamo ciò. Certo ò cho, mentre negli nitri paesi, e sopratutto in Francia, la reazione politica si ò sviluppata tre o quattro volte sino al limito estremo ed ò scoppiata in tempeste che l'hanno di volta in volta esaurita per lusciaro dietro cli C'Sseanni Ji livida bonaccia; razione

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