Critica Sociale - Anno VI - n. 3 - 1 febbraio 1896

CRITICA SOCl.&sLE 45 vette di dommatismo unilaterale che aveva assuolo col Lori& e meHa in completo accordo col pensiero acientlftco moderno, viene ad essere, come ben dice Il Ferri, e la teoria sociologica pii.\ positiva e più recontla che alasi mal presentata», contro la quale, aoggiun· giamo, si spuntano anche le armi meglio temprate. Al,ESHNORO Gl\OPPALl. SCHIZZI SOCIALI D'OLTRE MANICA L'anno 1e1u·10 il nostro amico Paolo Valera ci mandò da Londra que• auol 'Thi e coloriti bouelli aut mol"lmento cbar• U1La,che banno tanto inlere...Qato li na.tro pubblico da indurci - tNurita e.be ne ru la pubblieadone a 1piHico In queste colonne - a riprodurli riuniti In un volume della n011ra Bi• bliot«o, ( 1 ) Otfl che Il Valen, dopo undici anni di IOlflflOrnoIn Inghil– terra, , tornato a 1tabilir1I fra noi (dove li ululo au1turale della pntria gli venne incontro çon la forma Cllrattorl1tien di una fondata minaccia di ritorno nllA Y\tlt in1ulne •... in San l\\çola di Tremiti) - ed è tornalo, Irto Il taieeulno di note e il eenello d'imp~loni e di ricordi d'Albione - ci saremmo creduli eolpeTo\l, al C08pellodel noetrl lettori. ae non ueuimo proftUato della lnTeterata prodiKalità 1ua Yel'IO g:11 amici, ac– cendendo toeto uno teampolo d'ipoteca sulla miniera portalile eb'fill melte,.a a nofllra ed a loro dl1poeh.ione. Ecco dunque che la ()r ;ti.co Sociale 1'6 proneduta del 1uo e corrltpondenle 1peciale dall'ltigbilterra •; dl1po1lc. tanto a narrarci ciò che già appartiene alla 1torla di quel paese. quanto a commentarci, occorrendo, con con01een1a non comune di eauH e di ambiente, i falli che ITI ti verranno mano mano nol9endo. Con questo di vnnln(l'.g°O,oho Il n011trocorrispon• dento lo abbiamo 10tto mano, e po88lamo aUmolarlo a lavorare aenH, preoccuparci degli alti e ba11i del cambio, aenu ch'egli poesa rl'elamare il Ila.Ido del conto in 1te.rline Qlnlle e eouanl o In banconote (che nli1000 ancora qualche pe11111 di pià) della Banca d'lnQhllterra. Ciò 6, de.I retto, qnanto anlene di molti, plà che non ai creda, corrispondenti eaterl di giornall anche quotidiani: con la dtr.uenza ebe il noetro 6 qui, frnco del paue, anQlieinato eall ateuo per tre quarti, e porla, al può dire, un pugno di terra lnKlese autentica rra le suole e Il fondo delle calle. Lad– do-.. tanti di quel certi corrlapondentl non conOICOnOpur di viaut, nonchà Il paese, la llng:ua del paese, del quale ci am– m1nnl1cono, lucidate da QIIHetle di Francia, le loro • imprct• aloni orl(l:lnall •· - Ma da che pule cominei11re, ecco Il problema! - ci diue egli l'altro Qlorno col gtsto del ftglio aeont0lalo del re di Da– nimarca. - Era l'tmborntl de ricAuH cbe lo rendeva mi.ee– rablle. Noi dunque pensammo che, oltre 11 Charriamo, e'6 nell'ln– gb1lterra di quuto 1eCOlo un altro IDOTimento,che non eola ali ata a paro, ma anche lo supera neWlmporlaau. - e pen:b~. a ditrerenu di quello, non 6 anc.,ra e.aurl\o, e per le attinenze sue ct1I moYlmento e col prolilema agrario In Italia, e per la aua lnftuenr:a au tutta la polllica della Gran Breltgna - ed 6 quello che ,.. IOllO il nome aenerico di 1noTimento, di agibl– done, di quettfone lrlande!'e, L'Irlandft ò la Sicilia d'Inghil– terra, come la :-ilcilia é l'Jrlnnda, ptggiornta, della poYera Italia. Abbiamo perciò prescritto al nostro corrispondente i,e por• tibtU di cominciare il auo vl•in;lo Ideale a tra-ttrtO il ReQnO Unito. movendo per l'appunto dalla atailone di Dublino. Ma Il Valera - chi lo conosce lo aa - altrettanto 6 prodlaG e volonteroeo quanto i pero dlaeipllnablle. Ditclplinarlo equl– Yanebbe a di11ru5tgnlo. Arti1ta e Qloroallala anzituttn, egli ha b1Ml8no, per altenarii, del f11ttovivo e ,•edu~. dell'lneidf'nte di cronaca seallante, impreulonante, attuale. L'attualllà (come vedrtt.e plfl IOlto), a,; anche a rigore non ci può euere, tgll 1t la crea, col mettere il panato al pretente, con u.u t!.nr:looe l') L'ln,urrolOIIC Cllal'IUta '" lnghllttrl'O, t895 ,, .. I). o uno •~lamento di date. ?\on vi venp In capo di e01trin– Qerlo nel letto di Procuate di uno achema: ali p1rrebbe di di– vents.re un eaTallo di ealeaae da nolo, col morlO e col para– occhi. Non pretendbte da lui una storia 11lottematlea,completa, della quealione irlandete, cronologicamente orJinala, dhiaa per e1pltollj eoereidone pt.r coercbione, evl1lone per evizione, 01tru1ionlamo per 01lrulioni1mo, bolcotlagglo per bolcollaQiio: di quelle 1torle di cui 1i rimette 111 lettura a quando ne sarà uscila l'ultima punlat11,e poi non accado mal che al ritorni al principio. Niente di lulto queato: anzi Il contrario, per l'ap– punto, di tutto questo. Accettiamolo dunque qual od: non ehieJlaml'IQ:11di essere un altro. Aectlllamolo col auo conlenulo balzante, con l'anda– tura a unnn, con quella forma llpica, brnetlala, che non rifuKKe dall'ecceseo, pare anzi ehe lo cerchi, e non teme di 11C&ndoleaure le oreeebie delicate. ( 1 ) Cont,nliamocl che que11Aala l'andatura, la forma 1ua, e non ricalcala aut figu– rino. Ci baall che il me l:iQlione, lo 1eblno, la diQretJiooe non alano ozio d'arliabl che ai baloeea con la penna, ma dal– l'insieme, dal blocco, per le fenditure, bah:I fuori la cou, erompa un accento (e11:li direbbe"" urlo) dellft vita, al aprlgioni un alito (11011 saffala, scri,·orebbe lui) del reri!o. E qucato è ciò che aa:11 serltll del Valera, a cominciare dalla aua Mil,,oco, per 'l't!nlre alla aua f,,o,edro ,co,eoeci-,la (troppo ancora ,ccnt0- «i11ta In llalla) e " quuti 11101 fugaci arlicoll di Ri,.!Jta, non manca, o manca di rado. Nella pRrnbola del Parnell, che ltg-– Keret.e qui appre110, precipitalo, per un Incidente di donne, dalle vette pifl eccebe della Qlorla 11gli lpogt.l dell'ne:ra1ione, •I è un'i1blnt.anu, un dal ttrO, della morale e del cc.lume analleano ed ingleae. E quei preti eauolicl d'lrland11, padri spirituali della rivolta, ehi li a:ipen o ehi II rlcordnaf l,A D1a&z:IONE. (') Non Jrll che non prendiamo anch• qualche volta, dlat:uta– rnenle, Id dlftlfl di queale. St1u·ol1achiedemmo ali!\ 1ua abnega– zlo11e di ur-rltlcarcl ,ull'altare Mll'arnlda1a un...• cPrlo vuo • ripieno di 11arolepuuolentl •chl'l la Scolla Inferocita dove,a ad Oll'nl t:otl0 uer roYetclato 1111upo ,coronato di Pa.rnell. Ce lo ronceMe rol rammarico di chi &"ettauadalla llnettra una malo– llchlna del Olnorl. L'ULTIMO LEADER I LANDESE I. ì-: morto stamattina. 7 ottobre 1801, (') alle undici e mez1.o,nella sua residenza in Walsingham-terrace ad Aldrinston, p1·esso Brighton. In fnghiltorra. I giornalai 1ri►ompono per le vie collo schiamazzo degli avvenimenti che mettono sottosopra. Si sa- ro~~.;:~~.a~1! 4~f1 ! 1 i/ lct:ii~!:::1~u~a d~~,\~~ nevin, il cimitero della capitale dell'Isola Verde. I reumatismi li aveva propalati lui stesso nel suo ultimo discorso elettorale a Groggs, non lontano da Galway, la città marittima della p1-o,•incia di Con– naught. Era pallido e aveva il braccio indolenzito nel fazzoletto ad armacollo. « So avessi, disse, ascol– tato il medico, mi sarei messo a letto ieri sera a Dublino. Ma i miei nemici, i seceden (secessio– nisti), Jlv1·obbo1•0 buttato in aria Il cappello e an– nunciata la mia morte prima cho tit"assi le cuoia.» Con Carlo tewart Pàrnell spa1·iscedai quotidiani un articolo di fondo che ingoiavo tutte le mattine di\ otto o novo anni. Lungo questo periodo non c'ò stato giornale del Regno Unito che non abbia servito, giorno per gior~o, il solito p~attone COIJ!I~ di Pàrnoll e d1 parnelhsmo. Nelle giornate pohb– camento negro. mentre Ph.rnell era colle mani alla gola della tirannia inglese e John Bull col coltello allo reni dell'arbitro del Parlamento imperiale, (I) conHr•o Il tempo 11ruenta JN1rchè ml •algo d11llenote che tlr11Iglà 11ecompagnando Il lflnder da Brlghton 111 cimitero d\ Dublino.

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