Critica Sociale - Anno V - n. 23 - 1 dicembre 1895

360 CRITICA SOCIALE dittoria. ai principi dell'Internazionale, dai giurassiani 1 da qualche spagnuolo e dalla maggioranza degli italiani. Or bene, quost.&deliberazione forma ora. l'art. 8." degli Statuti generali doll'lnterna.zionalo, che è cosi con– cepito: Art. 8. - Nella sua lotta c ontro il p otere collettivo dello cla.ssi possidenti, il {) roletaria.to non può agire corno classe, che rormandos1 esso stesso in partito po- ~~lf~ :i~!?t~Òs~ffc~~fi~ a. tutti gli nnlichi partiti formati Questo formarsi del proletariato in partito politico è indispensabile ad assicurare il trionfo della rivoluziono sociale, e del suo supremo scopo, l'abolizione dello classi. La coalislono delle rorze operaie già. ottenuta. dalle lotto economiche dovo altresl servire di leva nelle ~:~lidg,i s~1~?s!;o~~:i~::. 01 i'ap~~~!nied~i1';~r~:t:r~ef~~: pitale si serviranno sompro dol loro privilegi politici por difondo1•0o perpetuare i loro monopolii economici o tenere servo il lavoro. La conquista del potere poli– tico diviene dunque il gran dovere del proletariato. Questa deliberazione venne presa con 28 voti contro 13 (compreso in quoiti le astensioni}; e corno la. maggio– ranza. supera I due terzi, cosi anche tale delibera rorma pnrte degli stn.luti generali. Bisogna aggiungere o.Ila maggioranza i voti di 6 delegati tedeschi e di 4 fran– cesi, costretti nd abbandonare l'Ala, o che avevano de– positato il loro voto affermativo per iscritto; di modo cho la. politica di astensione ru condannata. da una maggioranza. di 3 contro t. Restavo. una. sola questione importante. li Consiglio generale aveva. denunciato al Congresso l'esistenza. nel sono dell'Internazionale, di uno. Società. segreta, sorta non contro i Governi esistenti, ma contro la nostra. istessa. Associazione, divisa in tre differenti gradi di iniziazione o diretta dal suo ronda.toro )lichele Ba• kunin. Questa Socio 1 à. avo,·a per iscopo d'impadronirsi della direziono centralo dell'lntcrnazìonalo, e se questo rosso stn.to impossibile, di disorganizzarla. per poterla maglio influenzare. J<"'u con tale scopo cho vennero sparso lo parole d'ordino di autonomia delle sezioni, di t'Cli,tenza allo !ondonzo autoritarie del Consiglio gono– ralo. Il Congresso nominò una. Commissiono d'inchiesta su tale Società, o no ru letto il rapporto all'ultima se– duta. Questo rapporto dichiarò cho l'esistenza ed il caratlere ostile di questa Società erano provali, o con– cluso chiedendo l'espulsione dalrlnlornazionale di Ba– kunin, Ouillaumo, cln·itzguobel, Malon o due altri. Lo conclusioni del rapporto, quanto all'Allean:a, furono accettate dal Congresso; quanto' allo persone, Bakunin, e Guillaume furono espulsi, Schvitzguebel fu salvato da una piccola minoranza. o gli altri ruroao amnistiati. Ecco gli atti del Congresso dell'Aia; questi alti sono assai decisivi, e, nel tempo stesso, di una moderazione estrema.. Il consiglio generale, sostenuto da una mag– gioranza di 3 contro I, si ò adoperato ad assicurare al nuovo Consiglio una. posizione chiara. o ben definita., a stabilire chiaramente il programma politico dell'Inter– nazionale, posto In dubbio da una minoranza setlaria e ad abbattere una. Società. segreta, la quale, invece di cospirare contro i Oo,•orni esistenti, cospira contro l'In– ternazionale stessa. Poscia osso rifiutò di farsi rio– leggero o durò grandissima ratica a far accettare lo proprio dimissioni. La. maggioranza del Congresso si compono,•a spocialmonto di dolegati francesi, tedeschi, ungheresi, danesi, polacchi, portoghesi, irlandesi, austra– liani, americani e svizzeri romandi: la minoranza di belgi, di olandesi, spagnuoli, giura.ssiani e di un ame– ricano. Oli inglesi ornno fra loro divisi o votarono in senso diverso. Oiammai la minoranza (compresovi lo astensioni) oltrepassò la cifra di 20 voti sui 64. delegati. Goneralmonto ru dai 12 ai 13. Era presente un delegato italiano, il presideate della Confederazione di Rimini, ma.non presentò il suo man– dalo; certamente il Congresso non lo avrebbe ricevuto. Egli assisté alle sedute corno spettatore. Al mio ritorno dall'Aia. trovai nella Far:,iUa di Man– tova un articolo, da.Ila firma Aleo, nel quale si discute la verità dcll'assorziono che, dolio 21 sezioni i cui dele– gati hanno firmalo la risoluzione di Rimini, ve n"è una sola, Napoli, che appartiene alrlntcrnazionalc. « Dicendo « poi che la sola seziono di Napoli è in regola., il gran e Consiglio mente. Il Circolo operaio di Milano, la So– e ciotà. di Oirgonti, quelle di Ravenna, di Roma, la So– e ziono di Torino, che fu l'inizialrico, banno pagato i e IO centesimi proscritti dallo Statuto generale.::. Oastu. consta.taro che nò la Sezione di Milano, nè quella di Torino, nè quella di Oirgonti si trovano tra. le firmo appiedi della risoluzione di l(imini, o che la. Sezione di Roma si è indirizzata al Consiglio genera.lo solamente dopo quella conrerenza (e credo non sia la stessa Sezione la quale ru rapprosonlata. a Rimini), per vedere se chi mente è il Consiglio genero.le, ov\•ero il signor Ateo. Oli interzionalistl italiani vogliano intanto convincersi che, fino a quando esisteranno una Internazionale, un Congresso, un Consiglio generale, statuti e regolamenti generali, nessuna Sezione verrà riconosciuta nò dal Congresso, nò dal Consiglio, ftnchò ricuserà. di accet– tare le condizioni stabilito dagli statuti e regolamenti generali, cho sono uguali per tutti. (L'altra t~tter-ta al twOI•. n11m.) FEDERICO [NGEL8. Il pro.,imo numero deUa CRITICA - il qual.e conterrà, come al ,alilo, il frontespizio e l'indice dell'am1ala - ,arà qua.,i irue,·amenle co111a~1·alo ad una que,lione che è Ql'avi11ima,anche leo1·icame11te 1 pel nostro par– tilo: Ullendiamo clil'e alla ftttestlonc ngrarla, nei 1·ap– po1·ti, s'intende, coi p1•ogl'ammi e con la tattica nostra. Gli echi elci Congres,o di Drealar:,ia hanno ,timolato di 11uoi:oque,ta di1cu11iot1e, la quale aveoo già fatto capolino piit vol~, ,enza elle il partilo prendes,e un all~ggiamenlo deci,o e po,,it>ilmenle uniforme. &l ecco che u1, tJ01hYJ antico e r:,aloro,ocollaboratore - Lucio - ci manrta una eloquente monografia, colla quale promelle di 1·ip1·endere collo zelo d'una volta la collab<>1·a~io11c alla CRITICA. Il doli. G. GaUi,da To,·ino, ci i11r,iapure w, interu,anle articolo dettalo da un punto di vi,ta diametralmenle OpJ>OSIO a quello di Lucio. E il dia,en,o t\ COIÌ profondo, che anche la CRITICA SO– CIALE dotrrà inie,unire e dire la iua. Al proni mo numero, dunque! PUBBLICAZIONIPERVENUTE IN DONO Scienza, 1oclologl1, diritto, prop1g1nd1 sociale. MONTIUOII.TINIdott.OIOVANNI: Il rLlparmlo ntlltl tconorniapwra. con prerulone del doti. Carl Meuger, prore110N1all'UnheraltA di Vlennn. - Mll:rno, t896, Hoepll (L. 1,5:J). PLORIAN dott. EU0KNIO: Dei ret)tl cont;-o l'onore. - Milano, 1895, Leonardo Vnllardl i volume di pag. 730 e1trallo dal CompleW trattato uorteo , pratico dl diritto pe11at, •econdo u Codtc, imtco dd Rt11no d' IUJUG pubblicato da Pietro CogUolo. \'JIALLI S•LVATOR&: L, dull wtopte; atudlo sociale. - Me.ulna, 189l, Libreria lnternulonale A. Trlmarcbl (L. !). H•M1.11.oOitoa.ou: CrU'4we di! combat; !.• SI-rie. - Parla, 1895, Llbralre d• la R"11• S<>tiall#U, 10, Rue Cha.banaia crr. 3/0). MOUUNA PaAMC&sco: ,Vau·fnfal'li#/fll) I #OClalLlmo; appunti. - Plrenze, 1895j pubbllcallone del giornale Il Popolo (Ceot 1)1.

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