Critica Sociale - Anno V - n. 23 - 1 dicembre 1895

CRITICA SOCIALE 365 deliberazione e non trapela neppure dalle lettere che riproduciamo; Engels stesso, forse, era ancor troppo calato negli avvenimenti e partecipe alle lotte del tempo, per dominarle con tutta la potenza del suo spirito c1•itico. Ciò le rende, per un verso, anche più interessanti che altrimenti non sarebbero, poichè ci danno l'impressione viva di quell'ora in• consapevolmente tragica della storia del movimento proletario, non adulterata dal facile senno di poi. Per un altro verso, la loro riproduzione servirà. a scuotere ancor più la leggenda, propalata dagli anarchici, dell'autot'itarismo tirannico del Consiglio generale di Londra, di cui l'anima e la testa era Marx. I. IL CONGRESSO DELL'AIA.<'> Londra, t. 0 ottorn-e Jll7!!. MIO CARO BIGNAMI, Dal 2 al 7 settembre tennero le loro sedute all'Aia. i 64delegati dell'Associazionè internazionale dogli operai. Di questi delegati, 16 rappresentarono la Francia, IO la Germania, 7 il Belgio, 51' Inghilterra, 5 l'America, I 1'0· landa, I la Spagna, 3 la Federazione romanda (Svizzera), 2 la. Federazione del Giura.(Svizzera.), l l'Irlanda, l l'Au– stria, I l'Ungheria, l la Polonia, I il Portogallo, I l'AU· stralia, 2 la. Danimarca. - Di na.zionalità furono: 20 francesi, 16 tedeschi, 8 belgi, 6 inglesi, I polacco, I ir– landese, I corso e I danese. La verifica dei mandati durò più di due giorni. Sotto questa forma si trattava di tutte le questioni in– terne, delle quali si era occupata l'Internazionale dopo l'ultimo Congresso; e quasi sempre si trattava della azione del Consiglio generale. Dei tre mandati del cittadino Lafargue, rappresen– tante del Portogallo e delle due Federazioni locali spagnuole, quello della nuova Federazione di Madrid fu contestato dagli altri delegati spagnuoli. La nuova Fe• derazione di Madrid, formata. da.internazionali esclusi, arbitrariamente e con violazione di statuti, dall'antica Federazione, non era stata riconosciuta. dal Consiglio federale spagnuolo; essa si era indirizzata. al Consiglio generale di Londra, il quale l'aveva riconosciuta. Il Congresso confermò ad unanimità tale decisione. I sei delegati che il Consiglio generale, attenendosi all"operato dei Congressi anteriori, aveva inviati - e che del resto, tranne uno solo, erano muniti di altri mandati - furono ammessi. Al delegato della sezione di propaganda e d'azione rivoluzionaria. di Ginevra, sezione non riconosciuta dal Consiglio generale, fu sospeso il mandato per tutta la durata del Congresso, e la sezione non fu riconos('iut.a. I quattro delegati della Federa• zione spagnuola. non furono ammessi che dopo aver pagate le quote dovute al Consiglio generale per l'an• nata 1871-72.Finalmente il delegato della 12.a sezione di New York, sezione sospesa dal Consiglio generale, non fu ammesso al Congresso ad onta. d'un discorso cho durò più d'un'ora. Tutte queste doliberazioni, prese a maggioranza di tre voti contro uno, furono altret– tanti attestati di fiducia pel Consiglio generalo di cui l'azione <autoritaria> (come piacque a. taluno di chia– marla) fu pienamente confermata dall'immensa mag– gioranza del Congresso. Dopo queste discussioni che appianarono molti screzi nati nel seno dell'Internazionale, e che perciò non erano per nulla inutili, si passò di botto a.Ila questione del ( 1 ) Dal giornale La Ple&e (di Lodi),$ ottobre t8i!, N, t06. R i=rr "O Consiglio generale stesso. Bisognava abolirlo? E in caso che lo si conservasse, era d'uopo conser•varne altresi l'autorità. oppure ridurlo ad un semplice ufficio cli cor~ rispondenza e statistica, ·vale a dire ad una. boite aux lellres 1 La risposta. dol Congresso non fu dubbia. L'ar– ticolo 2, capitolo 2, dei regolamenti generali era così concepito: e Il Consiglio generale ò tenuto ad eseguire lo deliberazioni dei Congressi». li Congresso vi ag– giunse: e e a sorvegliare in ogni paese la stretta os– servanza de' principi fondamentali, o degli statuti e regolamenti generali dell'Internazionale.> (40 votanti per tale aggiunta.. 5 contro, 11 astensioni). li 6. 0 articolo dello stesso capitolo, che conferiva al Consiglio generalo il diritto di sospendere una. sezione, vonne formulato come segue: Art.. 6. - Il Consiglio generale ha parimenti il diritto di sospendere le Sezioni, i Consigli o Comitati federali o le Federazioni dell'Internazionale fino al prossimo Congresso. Tuttavia, rispetto a sezioni appartenenti ad una Fe– derazione, esso non userà di questo diritto cho dopo aver consultato il rispettivo Consiglio federale. Nel caso di sospensione di tutta una Federazione il Consiglio generale dovrà immediatamente darne avviRo a. tutle le altre Federazioni. Se la maggioranza delle Federazioni lo chiede, il Consiglio generale do\'rà con– vocare una conferenza straordinaria. composta di un delegato per nazionalità, la quale si radunerà. un mese dopo, e deciderà definitivamente la vertenza. È implicito che i paesi, ove l'Internazionale è proibita., godranno degli stessi diritti delle Federazioni regolari. È chiaro che questo nuovo articolo del regolamento, rlelineando con maggior chiarezza. i poteri del Con– siglio generale, li circonda. di garanzie necessarie ad impedirne l'abuso. Il Congresso ha dichiarato di volere che il Consiglio generale possieda un'autorità, ma un'autorità respùn• sa.bile. Questo articolo venne adottato con una mag– gioranza. di trentasei si, contro undici 110 e nove asten– sioni. Fece seguito la questione del nuovo Consiglio gene• raie. li Consiglio che scadeva, qualora avesse voluto farsi rieleggere in tutto o in parte, sarebbe stato certo della quasi unanimità, perchè in siffatta questione i belgi e gli olandesi si separarono dalla minoranza, e votarono per Londra. Ma a provare che non era già per essi personalmente che avevano chiesto poteri più estesi e meglio definiti pel Consiglio generale, Marx, Engcls, Serrailler, \Vroblevscki, Dupont, ed a.11 ri membri del Consiglio che scadeva, proposero cli trasferire il Consiglio generale a New-York, il solo luogo, tranne Londra, ove le due condizioni principali sarebbero assi– curate; la sicurezza degli archivì, ed il carattere inter– nazionale nella composizione del Consiglio. Di tutte le proposto fatte dall'antico Consiglio, questa fu la sola che incontrò alcune difficoltà, poichè tutti, ad eccezione dei giurassiani e degli spagnuoli, erano d'accordo per la.sciare la direzione dell'Internazionale nelle mani stesse in cui fu sino ad ora..Non fu che dopo la dichiarazione formale dei membri più attivi e conosciuti dell'antico Consiglio, di non voler più accetta.re un nuovo mandato, che il trasferimento a New-York venne adottato da una maggioranza assoluta. Si passò all'elezione del nuovo Consiglio, che riuscì compost.o di 2 irlandesi, di 1 svedese, di I italiano, di 3 francesi, di l americano e di 4 tedeschi, col diritto di aggiungere altri 3 membri. E noto che la deliberazione IX della Conrerenza di Londra (settembre 1871)intorno all'azione politica.della classe operaia. fu vivamente combattuta, come contrad·

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