Critica Sociale - Anno V - n. 15 - 1 agosto 1895

Critica Sociale RIVISTA QUINDICINALE DEL SOCIALISMO SCIENTIFICO Nel Regno: Anno L. 8. Semestre L. .a- .&.ll'F.Ntero: Anno L. IO. Semestre L. 5,50. Lettere, vaglia, cartoline-vaglia all'Ufficio di CRITICASOCIALE·MILANO:Portici Galleria V. E., 23 i.• C,iHO .o,ilt) Per MILANO si può abbonarsi anche alla Libreria Dumolard: c. V, E., ::n, e dall'editore liii. Kantorowici:: via Ma.n.zoni, 5. Anno V - N. t&. Non si vencle ci tni:mer, seJ)cn·atl. Milano, 1. 0 agosto 1895. SOMMARIO Attualità. J:.'fe.itont hl ltt{Jltflttn•a ((,A CR.ITJCA SOCIALE), Crf81}l t la t,orohtlla; :\liii. Lotta (t( ClMlt (NOI), m,1,HU Erttrto (OOU, RONIO 8oLDI, ENNIO o,u. VECCHIO e l,A CRITICA), St.udl eoclologlcl. La parttt economico e la porte 1octaft1lkll4 doun,u: ,ociatute (Prof, V!Ll'RIIDO PAI\ITO) Un fa che cam&ea la mu,lca: replica a Vilfredo Pareto (P1urro TURATI), .Yord e Sua: Chi e c,-Ul)l (.,nTURO !,ABRIOLA). L'a!lattamn1to PO#lh:o al vanu,w,mo (O. MASSAR.T e E. VAN• J)l!RV&LDK). Flloeo8a, letteratura e varietà. L'uomo thc capt,u tutte k e<ne (A!r,t&DEO MORANDOTTI). Rtet,te e utornau (" •). ~Yot:ftd librarie ,ortall#te - A.nmmci. Biblioteca di propaganda. ELEZlONl ININGHlLTERRA Il fallo polilicamonle più notevole della passata quindicina - sopratutto pei socialisti - fu l'esito dello elezioni generali politiche nel Regno Unito. I lettori sanno già dai giornali quotidiani che la sconfitta dei liberali - sopratutto in Inghilterl'a 1 a Londra e nei cenfri indusfriali - superò le spe– ram~o degli unionisti e dei conservatori coalizzati, i quali a,·robbero 01•mai assicu1-ata una maggioranza di cii-ca 1;->0 ,·oti 1 su 070 deputati. Quanto ai socia– listi, essi pe1-dottero il solo vero rappresentante ch'essi avessero in Parlamento, Keir Hardie 1 e quo.sfa po1'flita non è compensata da un gene1-ale e neppm·o notevole aumento di voti nei collegi dove hanno poste le loro candidature. Si contano a 3730 i voti riportati dalla « Federazione socia– lista> in quattro collegi; a37.938 quelli ottenuti dal e Pa1•tito indipendente del lavoro » 1 e tutt'assieme, collo ultime elezioni onde non abbiamo anco1-a no– tizie precise. si può calcolare che i voti socialisti indipendenti abbiano raggiunto appena i 50.000; il che ò ben poco in un paese dove gli elettori sono sci milioni e dove gli operai industriali, in moltis– simi collegi, av1·ebbero la maggioranza numerica. i~ pure da ootal'o che, in parecchi collegi 1 alla vittoria de' conse1·vatori hanno cooperato gli operai 1 non pure coll'astensione, ma votando direttamente pel candidato to,·y. Questi risultati sono di natura da ralfreddare alquanto le speranze che i socialisti del continente riponevano nel lento, ma incessante accostarsi de1le masse oporaie o,·gnnizzate cli Oltre Manica al so– cialismo, e possono forse modificare - per quanto riguarda la Gran B1•etagna - i concetti consue– tudinari nostri sul modo dt svolgersi della lotta di classe sul terreno politico. In generale noi abbiamo imparato o ripetiamo meccanicamente che la massa degli operai industriali è l'esercito d"avanguardia del movimento sociale, la classe essenzialmente e necessariamente rivoluzionaria. E quando dei fatti ci si affacciano che sembrano smentire la nostra teoria - per dirne uno, l'esempio di Milano, dove il proletariato industriale è in generale assai re– frattario ad ogni propaganda teorica - noi cer– chiamo di spiegarli come eccezioni dovute a cagioni accidentali. A questo proposito, Edoardo Bernstein manda da Londra alla Neue Zeit alcune conside– razioni, che mette conto fai• conoscere ai nostri lettori, anche per il riflesso ch'esse possono avere sopra il socialismo italiano. Lo spettacolo - seri ve il Dernstein - che ci offro il movimonlo socio.listaed operaio inglese non ò molto confortevole, ma ò in compenso molto istruttivo. In Germania il pnrtito socialista. - nel dir ciò hanno qualche ragiono i nostri avversari liberali - si è svi– luppato, fino ad un certo sogno, in modo artifi ciale. Da un lato un regime burocratico e semireuda.le, dall'altro il sutrra.gio uni.-ersale; qui un go verno di p olizia, là una borghesia che cerca. di compenso.re la. sua. impo– tenza. politica coll'inlonsiflcare l a su a e caccia al pro– fitto•; tali le condizioni che permisero il rapido e regolare incremento della nostra. democrazia. socia.lista. Di assai buo:i'ora no i supera mmo la più parte delle malattie d'infanzia, e s i11.mo d ivenuti un gran partito politico quasi prima che rossero compiute le condizioni storiche di una vigorosa a'Ziono indipendente del pro– letariato. Lasciamo staro so e quanto la nostra azione reale di partito si accordi collo nostre teorie; certo è per allro che noi, e a ragione, ci assumiamo spesso un'azione politica che sarobbo essenzialmente propria di partili borghesi. Noi sappiamo che, insieme a.Ile rorzo che abbiam tolte loro, sono passa.ti a noi parecchi anche dei loro doveri. Ma dimentichiamo in compenso qualcos'altro: cho cioò l'andamento rapido e rettilineo dei fenomeni po– litici, che si not:1,in Germania, non è la regola, ma l'eccezione. Sompro noi incliniamo o. un concetto molto formalistico della lotta di classe, giusta il quale essa avrebbe l'andamento sicuro e corretto di un corpo d'esercito prussiano passato alla rivista, mentre essa

RkJQdWJsaXNoZXIy