Critica Sociale - Anno IV - n. 24 - 16 dicembre 1894

CRITICA SOCIALE ·fisica, cioé uomini d'azione! Noi sì che lo siamo ». • Al primo atto di violenza io sarò obbligalo a rom– pere loro la testa. Per convincerli che non pot1•eb· bero resistere, feci assiste1·e un chartisla alle ese,·· cttazfon.i dei nostri cannoni e feci dire a o·connor e a Taylor che sarebbe loro stato impossibile di mantenere e fai· marciare, come essi dicono, un esercito di 300.000 operai. li popolo non è punto per la battaglia. Poh,\ versare del sangno e incen– diare~ ma non combattere. > li charlismo sembra tuttavia che si prepari alla lotta campale e il comandante nota che, mentre i tessitori del Lancashire e i lavo1•atori del orthum• berland crepano di fame, il Parlamento vota ì0.000 sterline per le scudet'ie reali! La regina non è sul trono che da due anni. E già a un banchetto presieduto da lor Scarbarough, ove era anche il Napier, si applaude fragorosa• mente al brindisi « la Chiesa e lo Stato >, e si 1•i• mane silenziosi a quello alla regina. Nessuno disse: « Dio la protegga! • In un alt1·0, alla presenza di alcuni unlciali - ciò che fece perdere la pazienza al comanclaute - si disse corna di sua maesU\. 119settemb1·e dello stesso anno, il generale scrive al duca di Porlland sconsigliando l'arresto di O'Con– nor, il demagogo ascoltato da milioni di lavoratori inglesi. Vi ho gfa detto ch"egli non aveva di ene1·gico che la minaccia, e il generale, quantunque non abbia di lui un grande concetto, lo dichiara uno dei teadcrs piit temperali. li suo arresto non arresterebbe il movimento generale. Anzi, ne aumente1-ebbe la Yiolenza. Se il governo vuole proprio difendere il trono, deve dare al popolo i suoi dtrilti. • SI, Giovanni (lord John Russell, ministro, allora, degli interni), bisogna dare thet,· ,·tgh/s al popolo. Lo ripelo: il charlismo non può essere soppresso. Dio prevenga che lo sia! li mio consiglio è questo: Date al popolO ta charta. • Del coraggio dei chartisti non ò traccia nel vo– lume del generale. Trenta soldati hanno potuto mette,·e in fuga tre o quattromila chal'tisti armati. Il solo cavallo ciel generale alla testa di dodici dragoni che pattuglia– vano, preceduto dal magistrato pronto a legge,·e l'acl di sciogliersi, voltandosi, ne fece scappare delle migliaia. Loda il gove1·no che non ve1•3ò il sangue con delle esecuzioni capitali (alludeva ai quattro con; dannati a morte per l'insurrezione di Newport). E crudele ed inutile uccidere per cambiare le ideo degli uomini. Noi non abbiamo diritto di soppri– mere la vita per delle idee. In battaglia. pazienza. ~fa uccidere colla leggo e per delle .idee! E orribile. No, non è giustizia, ò barbarie. E una bal'bal'ità uccidere pet• delle opinioni politiche nelle quali molte persone buone e oneste credono come i con– dannati. Non è giustizia 1 finisce il Napier, e vendetta di pa,·tito dominante. li ,·escovo Kage si congratulò per un'abbondante sottoscrizione a favore della sua chiesa. Il Napier disse che il prelato aveva ragione di predicare che la re1igione salva l'anima, ma prima dobbiamo nu• trirlo (il gregge). « lo e il vescovo - soggiunse - siamo bene pa• sciuti. Ma Dio non ordinò di avere un debito na• zionale per far patire la povera gente. « La mht idea fissa ò che il popolo è mal go– vernato. » ì\"el IS:19 il ~apier avmra :-..s anni. PAOLO VAt .F.RA, Bib 0 1oteca Gino B1arco GLI SPERPERI DELLE SOCIETÀ MODERNE (Riauw,to critico di 1111 libro (Il J. G. J'\'orlco,,.) Quest'ultimo libro del Novicow,molto importante per serratezza di definizioni e per ftne spirito dialettico. merita un riassunto sulla Critica sociale. lo lo farò,se– guendo l'autore passo passo, e solo permettendomi qualche appunto critico dove loscrittore teori1.1.a. tl'oppo, dove si contraddice e dove divaga. Per maggiore fedeltà divido la materia come l"ha. di· visa l'autore. La rlccheua In funzione del tempo. - Il Novicow chiama ricchezza radattamento, naturale o artillciale, dell'ambiente all'uomo. I moti 01>eratiper tale adat– tamento costituiscono il lavoro. Questo non è un bene per se stesso nò uno scopo, com"òralsa. concezione di alcuni, ma solo un mezzo: il bene e lo scopo stanno nel massimo adattamento dell'ambiente col minimo la– voro. Siccome vi sono paesi naturalmente ricchissimi che riescono, per l'inerzia degli abitanti, meno adatti di altri pae~i, naturalmente poveri, ma arricchiti dal• l'uomo, così ò utile restringere l'idea di ricche1.za a ciò ch'è prodotto dall"atli..,iti-.. umana. Il benessere, che si connette coll"idea e.liricchezza, è l'adattamento dell'am• biente alrindi..,iduo: noi paesi tirannici l'indi\•iduo non può accomodare l'ambiento sociale alle proprie idee, perciò soffre. Noi chiamiamo progresso tutto ciò che contribuisco ad aumentare il nostro benessere; quindi progresso è la diminuzione del tempo necessario per accordarci coll'ambiento esterno. 1:adattamento attivo per accomodare l'ambiente esterno al nostro organismo si chiama lavoro, produzione; radatlamento po.ssiVoper accomodar noi stessi all'ambiente è la scienza. Il No– "vicow insiste sopra la perniciosa.conrusione della rie~ chezza col danaro, e al pari di altri sociologhi moderni propone per la ricchezza una nuova misura e.licon– rronto: l'oro-comodità, cioè il numero di oro necessario por ottenere un tipo modio di comodità. Al minimo consumo di ore corrisponde la massima ricchezza di un paese. Venendo poi a giudicare l'ambiente socia.lonel quale si svolge il ronomonodella produzione, concludo che la liberfa, il termine vago in cui ciascuno com– prende il proprio S'-'iluppo,non è altro ruorchC il dir– ferenziamenlo delle funzioni. I.e istituzioni che non si adatlano all'ambiente sono perturbatrici e cagionano so!Torenza,rendendo sensibili le diversità non dovute a cause naturali. Da ciò, uno sforzo costante per distrug– gerlo o eliminarle. Fin qui ò facile seguire rautoro ed anche ammirarlo per la.sua sintesi lucidissima. Dove comincia. il guaio ò nel parallelo dei renomoni economici coi fenomeni vitali. Riporto i! quadro del Novicow: In fisiologia In psicologia In econ. poi. Adattamento passi,o Ar.lonedell'euerno 1ull'h1dh·lduo Irritazione Scienza Vendita (guadagno) Adattamento atti,o Atlone dell'lndh'lduo sull'esterno Moto Insegnamento Compera (spesa). Cioè la vendita o il guadagno rappresentano l'azione dell'a.mbiente sull'individuo, mentre la compera rappre– senta l'azione dell'individuo sulrambiente. L& deftni• zione ò seducente per la.sua semplicità., e sarei oltre– modo felice di adottarla, se davvero mi potesse dispen– sare dalla lettura dei trattati di economia. Sventurata• mento, i fatti sono più complessi dello rormulc. li comp,•atoroattivo e il venditore passi\•o sono due in..

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