Critica Sociale - Anno IV - n. 24 - 16 dicembre 1894

371 CRITICA SOCIALE scioperi, sempro 1>iù gravi le interruzioni del processo produltivo, quindi sempre più si disorgani1.zn. l'interii compaginedel sistemo.economico.- O'altra parte,quanto più questo procede, tanto pii, la classe capitalista. si ra tenace nelle proprie esigenze, tanto più \'Bnnospn• rendo quelle rinuncio o quelle concessioni, di cui essa tl&va in altri tempi l'imitabile esempio. Quelle relazioni patriarcali, che ftno a. poco tempo ra prevalevano, e che riuscivano n. smussare lo punto troppo acuminato dell'egoismo eco!'omico, vanno oggi sparendo i nell'agri– collura è bandita la mezzeria, nell'industria la parto~ cipazione al prodotto, ed il rapporto fra la proprietà ed il lavoro vien sempre meglio assumendo un carat– tere rigidamenle mercantile. E accanlo a tutlo ciò, la classe capitalista serba la. più. assoluta. inCOnscienza della gravità. del momento alLualoi essa non sente che la terra le vacilla sollo i piedi i o Iunge dall'aderire spontanea a provvellimenli mitigalori, si impenna. in provvedimenti che esacerbano l'odierno squilibrio so– ciale, iocarisce i viveri coi dazi, contiene collo slalo d"assedio, colle persecuzioni barbariche, colle condanne brutali, le plebi rumoreggianti. Gli antagonismi dibattentisi in sono all'odierna forma sociale vanno dunque raccndosi sempre più. av,·elcnali o sinistri; e percib, so da quanto o.,•vonne in passato noi possiamo trarre qualche illazione rispetto al pre– sento ed all'avvenire, dobbiamo necessariamente con– cludere: che la società odierna, come proiettile lancialo lla una forza fatale, tende inesorabilmente a spezzarsi contro una. rivoluzione. ACIIJl,1.1-: LOTUA. L'INSURREZlONE CHARTISTA IV. Il comandante delle truppe nelle provincie chartiste. Perché possiale spiegarvi il generale Carlo G ia– como Napier - uno dei pii, « gloriosi soldati • - sempre dopo Wellington - dell'armata brilan– nica - devo p1•imadi1•viche gli ufficiali e i soldati inglesi hanno poco o nu1la di comune coi nosfri. Gli italitni, non appena indossata In montura, non sono pitl che degli arnesi di disciplina. Oli inglesi riman~ono cittadini. I soldati, in questo paese senza coscrizione, sono dei volonta.1•icho hanno firmato un contratto colla ditta go,·erno per un certo nu– mero d'anni. Oill di ser,•izio e finiti gli esercizi militari, appendono alla parete la baionetta o la sciabola ed escono colla pipa in bocca e il bambù in mano. Per le vio sono como qualunque altro individuo. Vanno via colle loro donno sotto braccio, bevono dovunque piace loro o fino a quando garba loro e rincasano magari in cimberli come ogni altro borghese. La loro mensa è buona. la loro caserma è una abitazione direi quasi con del com/ò1·t, la loro paga ò di uno scellino al giorno e le loro punizioni per violazioni disciplinari, messe a tu \>01• tu con quelle dei nostri, sono inezie. Manca nel ·esercito inglese il pedantismo del nostro. Superio1•i e tribunali mi– lita1·ihanno indubbiamente pili cervello o pii1cuo1·e. Prendete il Napier alla tesla delle ti·uppe che do– ,·evano sopprimere il chartismo. Egli scrhrova ai suoi ufficiali dei distaccamenti che non giovavano punto le sentenze troppo severe. « Se avesle dato a questo soldato soli due mesi, la sentenza sarebbe stata pili snlutai·e. I giudizi delle Corti marziali li leggo due e spesso ll·e volte •· llrarn. Biblioteca Gino Bianco Gli ufficiali sembra che abbiano vergogna di fn1• sapere che appa1·tengono all'esercito. Nessuno li vede mai in uniforme, fuorché ai ricevimenti o di servizio. Non c'è in loro l'entusiasmo per la sciabola che ti'ascica sul selciato. In dieci anni non ho mni veduto un ufficiale in divisa a spasso! Chi ne du– bita legga le lettere o l'arlicolo di fondo pubblicati dieci mesi sono nel Tim,:s. Così non il difficile capire come nel generale Naj>ier fosso più dell'uomo che del militare, come lo rntendiamo noi. Inviato con 0000 uomini - di– venuti poi 8000- e 18 cannoni a schiacciare il char• lismo in undici contee settentrionali d'Inghilterra. senza punto venir meno al suo dovere, divenne egli stesso quasi chartista. :-iaturalmente, qua e là, nel suo DUl1'io ( Ltfe a,ut op!ntons o( generai st>· Cha,·les James .vavte,·, voi. 11), vi llOno frasi e pensieri che ranno a pugni con altri pensieri eri alt,•e frasi. Per esempio crede i chartisti dei l'O· pubblicani che vogliono rovesciare il trono, di– chia,-a che « !"essenza del ,·epubblicanismo è sac– cheggio », e conclude, ogni giorno, che « tutto ciò è il risultato del governo, che lord John Russali e i tories sono pili da biasimal'e che O'Connor, e che il subbuglio è il prodotto della ingiustizia del par– tito tory e dell'imbecillità del partito whig! • Tuttavia quanto è diverso dal Morra! Era contro la violenza charlista, ma questa, scriveva, non mette il (!OVerno dalla parie della ragione. li suffragio ulllversale è un loro diritto - 11 ts tllel1· ,·1u111. - Come comandante farà il suo dovere perehè la corona e la costituzione - secondo lui - devono essere difese, « ma sia maledetto colui che è causa della guerra civile ». ,\ volte ti semb,·a un leade1· della pace in mon– tura. Far tira1·e sui e nostri cittadini », era, pel Napier, « la pilÌ torri bile delle sventure». « In uno scontl'O col popolo, se mai. mi servirò di pallini. li punto più impol'lante è di sconfiggerli senza ucci– derli. Uccidere lo straniero che guarisce per com– battere ancora, va bene, ma i nostri insorti dob– biamo cercare di sah•arli, non di distruggerli. • « Le insurrezioni non sono provocate dai leade1·s ma dal debito nazionale, dalle leggi sui cereali e dalle nuovo leggi sulla carità pubblica. • li 23 luglio 1839 il generale scrisse: « Le cose vanno male. Questa povera ~ente vuol proprio ri– ,·oltarsi. Quale spargimento d1sangue! )lagari a,·essi accettato il posto in Aust,-alia! « Mentre sc1•ivo, il tessitore più abile e pili attivo guadagna cinque scellini alla set timana. L e derrate sono rincarite al punto che non av1-à.da mangiai· pane. E in queste condizioni i n ostr i reggitori sono chiamati uomini di Stato! • Continua e aumenta dovunque la fabbrica delle picche. Mi si fece vedere quella di Oastler - uno dei leadel"s chnrtisli. Se sono tutte come queste non potrebbero penetrare, perchè hanno la punta curva ». « Ilo veduto altre picche. Sono lunghe sei piedi, ma di nessun uso contro la cavalleria. » Durante i suoi otto o nove mesi di comandante in capo delle truppo del nord. il Napier dovette constatare che le autorità civili erano sempre an– siose di dare, come dicevano loro, una lezione esem– plare. « Magisll·ati, lords, duchi sono tutti assetati di sangue. Mentre noi mlitari non vogliamo che la pace! • I magistrati furono la sua beslia nera nel pe– riodo. Erano dei pusillanimi che diventavano leoni dietro le baionette dei soldati. Il loro gl'ido eterno era per dei rinforzi. « 'l'ruppa! truppa! trupp:t! Oh Dio, come mi hanno ratto l>estemmiare! » I chal'listi sono dei pazzi. Si dicono della« ror1.a

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