Critica Sociale - Anno IV - n. 21 - 1 novembre 1894

328 CRITICA SOCIALE E - applicato a. questi stadii acuti - credo dal'Vero cho il principio da me posto non si possa combattere. Ogni dimostrazione sarebbe inutile, ò ro,•idonza che parla. Pronlloto una riunione quo.lsiasi di persone i il grido, il gesto, la parola d'un solo potrà trascinarla al delirio dell'entusiasmo o cfel rurore, potrà farla vile od oroicn., ma. nessun grido, nessun gesto, nessuna parola. potriL 0Je, 1 are il suo li vello intellettuale, potrà dare a quelle migliaia. di cervelli la scintilla del genio. Le facoltà intellettuali, dunque, non si possono som– mare, come le fo.coltà. morali, perchò - a differenza di queste - non possono comunicarsi per suggestione. Ma porchò non si possono comunicare per sui;r– gcstiono 1 Voi Yedete. Le domando si susseguono, avvicinandoci ad una spiegazione. Riusciremo a trovarlaf lo lo spero. . .. La ragiono por cui le facoltà intcllcltunli non si pos• sono comunicare per mezzo della suggestione consiste, secondo me, nel fatto che esso non hanno - al GOn• tra.rio dei sentimenti - mezzi esterio1•i di mlnire– slazione. Suol dirsi - e non a torlo- <'hola fisionomia.rivela. la persona d'ingegno; ma certo non rivela la forma o la qualità dell'ingegno, co1•tonon rivola quale idea passi in un dato momento nel cervello d'un uomo. Invoco la flsionomia. esprime assai bono lo emozioni dell'animo, o le può esprimere non in un modo vago od indefinito, ma definito e preciso. Si possono leggero sul volto d'una persona la gioia, la paurn, l"odio, quasi tutti gli atretti del cuore. Ora voi m'insegnate - ed io stesso ho sposo qualche pagir.a. a dimostrarlo - elio « ò una leggo universale in tutto il regno della vita intelligente, che In rappre– sentazione d'uno stato emozionale provoca la. nascila di quest'identico stato in colui che ne ù testimonio. > Dato che quest'emozione, sia, per esempio, di furore o di collera, in un attimo il vollo di coloro che lo. vc– <lonoassumerà. un'espressione d'ira, in cui vi ~mrà.un non so che di teso e di tragico. E non solo quest'omo• ziono sarà. estc1·iol'mentc manifestata., ma sarà. anche intimamenlc sentita. - « La speciale aziono muscolare - dico il Mausdloy - non ò solo responcnto della. passione, ma eziandio una parte essenziale di ossa. Altcggiato la. ftsionomia. ad una parl.icolaro emozione, e l'emoziono cosi invitala non fallirà di destarsi in voi. > Ecco dunque perchè i sentimenti si propagano, e si 1>ropagano con una celerità. spaventosai ecco perchè basta un uomo irritato per rendere irritati tutti colpro che lo attorniano; ecco perchè la collettività ch'OsSi compongono può essore la somma. dei singoli stati d'a• nimo di ciascuno o avere quella for-1.a immensa che dà. l'wiiiono p,icoloQico. L'ingegno o il gonio, invece, non hanno - ripeto - mozzi esteriori di comunicazione: non possono quindi diffondersi in grado eguale, o, per cos\ dire, al!o stesso livello fra centinaia o migliaia d"individui riuniti, o far si c:he la manifestazione inlellettuale della collettività sia la somma dello singole facoltà intellettuali. Sento dirmi da. voi: pe,·ò anche l'ingegno ha.un mezzo di suggestione immediata., la parola - e un mozzo di suggestione mediata, il libro. E - per non accennare che al primo di questi mozzi di suggestiono, quello che ci riguarda più da vicino - chi non ha assistilo a quelle esplosioni di applausi che chiudono talvolta il discorso d'un oratore eloquenle 1 Bib 1oteca Gino B1arco Ma potremo noi dire che questa suggestione intel· lettuale somigli alla suggestione delle emozioni e dei sentimentU Potremo noi dire che, in tal caso, gli udi– tori sono saliti all'altezza dell"ingegno dell"oratore, come - negli altri casi - gli spetto.tori salgono al grado di odio, di eroismo manifestato da colui che li suggestiona, Evidentemente no. Oiacchè, la distinzione che qui bisogna faro, e che a me sembra di capitale importanza, è che mentre la suggestione dei sentimenti fo. degli eguali, la sugge– stione dolio idee non fa che dei discepoli, dei seguaci, vale a dire degli inferiol'i. Ditrondete un'emozione in mezzo a una folla: in un brevissimo spazio di tempo ogni individuo lo. risentirà nell'identico modo in cui voi la risentite: mo,·almentc quindi, voi vi sarete sempre croato intorno un popolo di eguali. Ditrondete invece un"idea in mezzo a uno. folla: tutti - supponiamo - vi applaudiranno e saranno con voi - ma intellcttualnumte voi vi so.rete crealo un popolo di icguaci, non di, eguali. Nel primo caso, avrete riprodolto, per suggestione, il vosll'o io mo,·ale in tanti individui quanti erano coloro che vi ascoltM•ano e vi vedevano: - avevate coraggio, e avete creato 100coraggiosi, - avevate paura, e avete creato 100 paurosi. Noi secondo caso, il vostro 'io illtellelluale non s'è trasfuso in nessuno: siete un genio, ma non avete creato nessun genio, avete soltanto costretto per sug– gestione 100 mediocri ad applaudini ed a seguirvi. Ed ecco perchè, nell'oÌ-dine morale, la collettività. conosca vette inaccessibili all'individuo isolato, giacchò essa. può rassomigliarsi a un ammasso di polvere, il cui scoppio, data la miccia, ù tanto piil fragoroso quanti più sono i grani di polvere che lo compongono, - o nel– l'ordino intellettuale non può raggiungere le altezze cui un uomo solo arri \'a, gia.cchè - anche data la miccia - il sacro fuoco del pensiero non può propagarsi. Che se, non accontentandoci di rilevare questo fo.lto innegabile, noi volessimo anche ricorcarne la ragione intima, scoprire cioè, con curiosità metafisica, il perchò la natura abbia posto quella differenza, fra lo facoltà del cervello e lo facoltà del cuore, - noi potremmo dire che la collettività non sa elevarsi all'altezza. intellet– tuale dell'individuo isolato perchè, so lo sapesse, fa– rebbe opera inutile o dannosa, e sa ,invece sorpas– sare L'individuo nello supremo manifestazioni morali, perchè l'opera sua in questo caso, ò, piò. che utile, necessaria. • ..J In un dato momenlo storico, e in qualunque ramo dell'attività. umana, bastD. infatti che 1m 1olo abbia genio, ma non basta cho w, solo sia eroe. Basta. un Garibaldi o milio eroi per vincere una battaglia. i\tille Garibaldi sarebbero inutili. In altre parole: 1talica– me11lc il numoro è inutile al genio: è invece utilis– simo all'eroismo come a tutti i sentimenti dell'uomo. ..• Senonchè - malgrado questo tentativo di spioga.– zìono - è indubitato che la conclusione che sgorga dallo vostro o dalle mio osservazioni è sconfortante. · La collettività-, si chiami giurl o commissione, as• somblca o folla, dà un prodotto morale e Intellettuale peggioro di quello che dftrebbo ognuno degli uomini che la. compongono.

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