Critica Sociale - Anno IV - n. 21 - 1 novembre 1894

324 CRITICA SOCIALE sopraOàrla, o tema cli esseme sopraffatta: per la– vo1'1\1'e in perfetta lealtà ad un intento comune. Già nel febbraio scorso Federico Engels ci seri• veva: « La vittoria del movimento rivoluzionario « che si prepara • (si alludeva appunto ad un pos• sibile risveglio democratico in Italia) « non potrà « che renderci più forti e collocarci in un ambiente « più favorevole. Com,,rnette1·cm11io il più, g,·a1ule « e/egli erro,•i se, di (l·onte ad esso, vo,·,·emo « astene1·ci. se nel nostro contegno, rimpetto ai « partiti affini, vorremo limita1'Ci a una critica. « puramente negativa. Potrà arrivare il momento « nel quale fosse dove,· nostPo dt coopm·a,~econ « essi in modo posU/vo. Quale sarà questo mo– < mento?. » Questo momento non l'abbiamo scelto noi - l'ha i;:celtoCrispi, e a noi non l'imane che dargH il benvenuto. D·a1troncle fu ben questa, di valersi delle forze liberali stimolandone e sospingendone l'azione, la tattica del moderno socialismo in tutti i paesi. Ovunque non potevano lottare con forze proprie (ed il momento è tale per noi in gran parte d'I• talia) i socialisti tedeschi, mantenendo l'incltpen– <len;;a e il ca,·atte,•e ,lel pa,·Wo, appoggiavano quei candidali d'altri pal'titi che davano ga1>a11zia di opporsi alle legg-i eccezionali, <limeglio guaren• tire la libertà. In Belgio i socialisti si alleano coi progressisti pel suffragio universale; ma i pro– grammi e l'azione generale restan sempre distinti. E pili ancora che da questi esempi recenti, che ci vengono da paesi dove lo condizioni dol partito socialista sono troppo ayanzate per servirci da giusto paragone, consultiamo il }.fa.nifesto Comtt· ntsla, che rimano pur sempre il vangelo del so– cialismo moderno e che, per l'epoca in cui è uscito (1848), meglio rispecchia le condizioni arre– trate in cui. pui· troppo, si trova ancora il socia– lismo in Italia: I comunisli (loggi socialisti! lottano bensì por ra.g– giun~oro scopi immediati ncll'intoresse delle classi la– vorati·ici, ma. nel molo presente rappresentano oziandio l'avvenire del movimento. In Francia si accostano al partito socialista demo– cratico 1 1 ) contro la borghesia conservo.trico o radicale, senza rinunciare perciò all'esame critico delle Ct'asi o dello illusioni derivanti dalla tradizione rivoluzionaria. In Svizzera spallellgiano i radica.li , senza disconoscere che questo partilo è composto Ji elementi conlraddi– torii, parte di socialisti Jomocratici nel senso francese, parte di borghesi radicali. Fra i Polacchi i comunisti appoggiano il partito che metto corno condiziono del riscatto nnzionalo la rivo– luziono agraria, lo stesso partilo che suscitò l'insurre– zione di Cracovia nel 1846. bo~~h~:f~~:~~q~af,~;w~o q~~~l~n~~~~~!t: ~~~e:oe pc~~~ cipio rivoluzionario contro la monarchia assoluta, contro l"antica proprietà. feudale o contro la piccola bor– ghesia.... o~ln 11 i :~~l~f~~f u!io~ 0 a~i~n~~l~t1~f: 8 r. 8 ~:d~i~~i f!~i:1r 1 : politiche esistenti. Ora in Italia non si fratta, è vero, d'alcun moto « l'ivoluzionario ». ma soltanto di difendere le ele– mentari libertà. L'a,·flomento che adduciamo non ne acquista che un valore più grande. ... Che cosa dunque si rinnega? A che si rinuncia, Forse, per avere combattuto a fianco d'altri su un ( 1) Quello elle si chiamava allora In Francia partilo socialista democratico era r:tppre1en1a10 In politica da Ledru•Rollln e ln letteratura dtl I..ouis lllanc; lontano duru1ue, le mille mlglla, dal– l'odierna democrazia socialll!ta 1edesca. (Nota al Manlfuto). Bib ioteca Gino B1arco comune terreno, si rinuncer,\ a piccoli rancori e ad ostili prevenzioni che, benché inevitabili conse• guenze di certe lotte del pari inevitabili, sono però tutt'altro che la l'agione e la forza dei pal'titi: e alle quali, per conto nostro, abbiamo lietamente rinunciato da un pezzo. « Ma l'alleanza - anche sul terreno della semplice liberti\ - può procurarci nuove delusioni ». - Noi non siam disposti a cl'ederlo: la parte democratica sa che gioca qui una delle sue ultime carte; e cho certi ravvicinamenti, se rotti una volta, non si rinnovano più. Pure vogliamo seguire i nostri sottilissimi iper– Cl'itici anche su cotesto terreno. Ebbene! Nella Lega della libe,·tà l'imarranno soli i socialisti. In• tanto l'alleanza, anche momentanea, avrà servito di utile protesta e di temporanea difesa, della quale ~ià ,•ediamo gli effetti. La fedeltà della Destra al Governo vacilla, e qualche ufficioso si fa già inten– dere disposto a mutar cli padrone .... Ma quest'ipotesi, che abbiamo fatta per condi– scendenza, non ha fondamento sostanziale. Le ae– luSiont nascevano e dovevano nasce,·equando le alleanze si facevano sut p,•og,•ammi: quando cioè una parte domandava all'altra, sotto il velame della reticenza e dell'equivoco, ciò che essaper indole p1·op,·ta non poteva da,·e. Oggi il circolo dell'equivoco è rotto. Alla QOr– ghesia liberale - che portò al mondo la libertà contro il dispotismo feudale - noi domandiamo che ce ne mantenga quel tanto che è possibile, dignitoso, utile - anzi necessario - anche per essr.; per il suo sviluppo di partito e di classe. Il nostro aiuto è a questo prezzo. Con essa, og-gi.pel' la libertà. Soli, pel' la nostra via, marciando all'avvenire. LA CRITICA SOCIALE, LE ELEZIONI NEL BELGIO Dall'amico Emilio Vande1·velde, il più intellet– tuale mpp,·esentante del grandioso mpvimento ope– mio-socialista nel Belgio, riceviamo la seguente relazione sintetica della recente battaglia elettorale, di _cuil'eco commosse testé tutti i paesi civili. B,.itxellea, 23 ottob,-e. I risultati deftnltlvl. I nostri lettori appresero dai giornali quotidiani i risultati definilh 1 i delle elezioni nel Belgio. 1 16 li Senato rimane in maggioranza cattolico. La.Camera., eletta dal suffragio universale plw•ali:zato - che dà. un voto doppio o triplo ai proprietari e ai e capacitari > - la Camera, dic'>,si compone di 104 cattolici, 20 libe– rali o radicali e 28 socialisti. Può computarsi inoltre, alrattivo di questi ultimi una buona mezza. dozzina.di radicali socialisteggianti, che il Partito operaio trarrà a rimorchio. A conti fatti, dunque, la maggioranza cattolica è un po' più forte che sotto il regime del censo; l'opposizione radico-liberale si ò letteralmente annichilita; e il Par– tito operaio diventa il perno dell'opposizione al governo. Non sarà. forse senza interesse pei nostri amici d'Italia ch"io rammenti in bre"e la tattica e i mezzi d'azione da noi messi in opera pet• giungere a tale risultato. La triplice aUeanza rJOutata. Ricorderete forse che, al Congresso di Quaregnon (25 o 26 marzo 1894), la questione delle alleanze coi

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