Critica Sociale - Anno IV - n. 13 - 1 luglio 1894

CRITICA: SOCIALE 207 ci ora va.mo spiegati chiaro sull'argomento! - o può, ftnchò gli garba, giuocaro al cretino, pigliando sul·serio, per pa,,oneggiar,•isi, l'epiteto di « sociologo illustre » che gli demmo nell'ultimo numero, o flngero di Inter• pretaro la solidarietà. di partito, che alformammo coi condannati di Sicilia, come una spa\'alda. millanteria personale di aver fatto noi, persona prima, noi che scriviamo, lo stesse coso (quali!) che ha ratto il Do Felice Giulfrida ! Tutto ciò concorda perfoUamonto colla profondità di vedute scientifiche, per le quali l'illustre sociolojro confondo (a disegno?) il carattere rivoluzio– na.rio di un partilo coll'eccitamonto allo inutili violenze - due cose non solo diverse, ma il più dello volte 01>· poste - a quello inulili violenzo cho il partilo socia– lista è il solo che sia ,,era mento aulorizzato a condan• nare, perchè il solo che possieda. if modo di toglie1;le di mezzo da ogni patte o per sempre. E so questo metodo di polemica. può forse procurare a.I professore napoletano una. « larga base » di assensi o di appro– vazioni fra i mercatini o i pesci,·endoli di Basso Porto, non ci sarebbo mai parso che osso meritasse in questo colonne una qualsiasi conl'utazione. Non ci saremmo dunque occupati, P.Cr conto nostro, di coteste miserie. Senonchè, uiendo 11signor Nit ti, in un suo sproloquio autoapologotico inserito nel Pungolo parlamcntm·e o riferito da altri giornali, alluso la.men• tosa.mento al proprio rammarico nel vedere tanti giovani « che potrebbero tanto contribuire alla redenzione eco• nomica. o morale del nostro paese» essere traviati dalla nostra. propaganda o prctlicnro lo stesso nostro dottrine; ecco uno di cotali giovani nostri commilitoni, o doi pili valorosi, Arturo Labriola, la cui qualità di na1>olotano in questo caso no avvalora lo parole, rispondergli, in un altro giornalo tli Napoli, secco o per lo rimo. E noi riproduciamo volontieri il breve articolo di Arturo Lit– briola, appunto perchè egli, sorvolando allo quisquilie personali, ha portato la.questiono sul suo vero terreno, ne ha. fatto la questioue <li partito; la quale è la sola che possa interessare i lettori non petlogoli, che non saprebbero ridurre, come fa. il signor Nitti, il grande conUitto fra la corrente socialista. rinnovatrice della storia e le resistenze a.ccanito del capitalismo. a dei misera.bili pia.ti di astii personali o <li ambizioncino in– saziate. Diamo dunque l'articolo di Arturo Labriola. (f. I.) li signor F. S. Nitti che, noll"affannosa ricerca. Ji tutto quanto valga a proiettare sulla sua persona un po' di luce ,·eclamistica, non ha nè paco nè riposo i il sig. Nitti, per il quo.lo l'obbiettività. scienti0ca è solo un protesto di vagabondaggio intollotLuale nei domini degli altri, saccheggiati con tanto rogalo abbondanza da lui - non ò da. oggi che è sceso in armi contro il socialismo, sor• vendosi di tutti i protesti che la sua natura pettegola gli consiglìa. Questa. volta roccasione glie!' ha fornita il nostro com• pa.gno Turati, in una polemica personale provocata dal piC'colo scrittore napoletano; od egli so ne ò sor,•iLo per ripetere ancora. una volta Io sue gesta di valoroso Don Chisciotte della borghesia più rafllnatamonto gc– suitica1 quella cioè cho mascherandosi nel paludamenlo dello riformo sociali cerca di togliere al partito socia– lista. ogni ragiono di essere. • Questo motivo così intimo di tutta ropera nittiana, per cosi dire, tra.pela., del rcslo, in modo evit.lenti~simo da ogni pagina che la scurrile facilità dello seri vero <letta al direttore della. Ri/ònna sociale. r~inda quando por mag• gioro comodità di vita si deciso ad assumere il gratuito patrocinio delle classi povere, il sig. Nitti ho.cercato ac• curata.mente di istillare nelranimo di chi ebbe lettura od audizione della. sua prosa. questo strabiliante concetto: che a fare del socialismo la cosa. miglioro consistosso nel combatterlo. Ed allora, con Lutti i mozzi che una superficiale cultura. motte oggi· a. disposizione di tut.ti, egli ò venuto ripetendo, in ogni squarcio di eloquenza che ci ha dedicato, come oramai il socialismo dimostri la. sua inconsistenza teorica quando ancora poggi sulla ~IO 1meca lJlnO tslarGO teoria. del valore ric:ardin.no- ma.r.,; ;ista.lo suo deduzioni pratiche. E non si accorgeva cosi lo scrittore 1 che anche ammessa la perrotta esattezza. di questo fatto ed anche ritenuto che un mo,·imcnto qualsiasi noi campo ideo– logico dol socialismo uon si combatta. per la. discus– sione della nota. teoria di Marx (o lo scrittore di questo articolo non no credo por lo mono deflniti\•o le conclu· sioni), tutto ciò non in0rmcrebbo 1>erniente il socia• lismo, come concezione generalo della sociota, nè la sua aziono politica. Corto, so noi fossimo dei novizi della politica, l'indi– rizzo di una discussione su questo tòno ci potrebbe fuorviare a studiaro in merito il quesito, ma noi non ignoriamo a quali miro questo premesse debbano, s"in– tenda bene, colpire; noi sappia.mo cioè perfettamente come ttttti questi armeggii psoudo-scionti0ci covino lo scopo pratico di attaccare il partito o la.cosa. li sig. Nitti parla davvero di corda. in casa doll 'appicca.to 1 quando tenta. insinuare sulla poca serietà sc1ontitlca dogli or– gani del nostro partito, egli la. cui produzione scienti– fica ò tutta una chineso messa. insieme dei pareri 1>iù disparati degli uomini più di\•ersi - egli, che difetta. sovra.Lutto di una concezione Yasta cd organica., di una. veduta. complessiva o d'insieme dogli elementi elabo– rati spesso con lo stento più chiaro. Noi lasciamo da lato Lutto quanto nella. lettera ria lui dirotta al PungoW l'a1·lamentare c·ò di personalo contro il nostro compa.gno, alla. cui difesa. non siamo certo delega.Li, o rileviamo solo il suo significato d'in– sieme. Anco_ra una volta il Nitti ,,i scriYo (ignoriamo la scrio in0nita di elaborazioni cho egli ha dato a questa frase nella. povertà innegabile dei suoi mozzi p1>lemici I che il socialismo dopo la grande opera di Marx non ha. prodotto nulla cli grande o che lo possa stare a fronto. Ed ò vero, ma è innegabile che non possa essere ·altri• menti. Noi domandiamo al sig. Nitti 1 quanti anni siano stati necessari alla scienza. economica, dopo la instau– razione dell'economia a salariati, per olaboraro il suo organismo teorico, giunto alla pienezza. dello ·sviluppo solo. con Da"ido Ricardo 1 Ed è forse quest'organismo completo o almono·perfetto nello parti compiute? La scienza, economica si affatica da anni a stabilire i con– cetti pili elementari di ricchezza., di valore, tli profitto, senza cho sia giunta ancora. a scrivere una parola doll– niti,•a, anzi inquinando tutta. la sua ricerca con un t>rc– moditato spirito apologetico dell'organismo economico domintlnte. E potrebbe poi la teorica. socialistica., la quale tion dietro, solo a qualche anno di distanza, all'ap• parizione della. prima depressione industrialo (1825) ed al primo agitarsi del mo,•imonto proletario (18.21),claro una. complessa dottrina di questo mo,·imento e di quello dello. società capitalistica istessa 1 Ora tale osservazione ò troppo racilmento il prodotto di unti ovvia. constatazione dello sviluppo critico della. scienza, porchò ad un uomo che come il Nitti conosce por lo meno la lettel'atura. economica, socialistica. o classica, possa sruggiro. Non rosta allora a SJ)iegare l'orrore grossolano, la fallace accusa, l'affrettata. confu– lazione, che la non sappiamo quanto nobile intenzione tli combattere un partito, assumendo lo vesti di suo tutore e correttore. Diciamolo con franchezza, quello che pili al Nitli od a.i suoi compagni ha dato maledet– tamente sui nervi, ò stata l'attitudine franca e spre– giudicata del nostro partito, cho ha saJ)ulo in tempo rarla finita. con tutti i vincoli di parentele incomode. Questi signori borghesi risciacquati a. socialisti hanno visto strapparsi l'opportunità di ciarlatanoggiaro più

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