Critica Sociale - Anno IV - n. 12 - 16 giugno 1894

188 CRITICA SOCIALE PER LA PROPAGANDA NELLECAMPAGNE L'AGRONOMO CONDOTTO Fra lo ,•nrio lettere, che rico,•ommo ,rolo.li \'Oall'aziono dei socinlis1i rra. le popolnzloni ruruli, ci JJaro noto• ,·olo quella di un nos1ro cortese assiduo. il sig. Mu!l;– slmo Sumoggia di Orsago cTro,•iso), Il quale, a com– battei-e l'ignoranza delle pratiche agrarie che genera uno sciupio conlinuo d1 rorzo e Il depauperan:1ento ~lei terreni, propone l'istituzione di un nuovo ufflc1ale: I a– gronomocondollo. Quanto nuovo ideo - o~li ci scrh•o - qu~li nuovi Ol'iu·.onti quan1a ,•ila o quale ri!woglio 1~00~1 ancb– bcro 110\1110~11-i Comuni! Il 1>iccolo p1·op1·1otar!o ll'O''O– rcbbo il proprio consiJ,Clioro. il Jirolloro 1ecnIco doll1\. SUI\.plcooln. tu.iOllllU.: il coltiVttlOl'O,il piccolo a.rtt11avolo, Jo unlvorsi11\, le conperativo aJ,tr.u·io U'O\'~l't,bboN 1111 impul!«> e ana. ror1.a insperata Gran pari.e dello super– s1itiunl eadrobbe in brovo 1empo. r1•nr.u31nne tula11a1a allo pupoh,1.ioni rur-.11ilro,•ercbbo noli ag,·ou<!mo co11- dollo il suo messia. o la coscienza popolare s1 atTerme– rcbbe lentamente ma s1curnwonte. Quc1\.'ultima affermazione - cho tende ad a,•,·icinare la proposta agli scopi della nostra propaganda - ~ rorso un po· arrischiata. od esorbilan10 dallo pre1~es~e. Comunque, l'idea. qui appona a\,bozzat~ ma. eh~ 11 a~ moi,cgln. s1t1diò noi suoi p:irticolal'I plu nunut.1, so 01 lascort-bbo indiffercnli riunntlo non mirasse che ad ag– giungere un nuovo ordigno alla pcsnn10 macchina bu• rocratlca dello Stato cap1rn ,lis1a.cl ,i.ombra in,·eco degna di discussione do,•unquo poso1acoorJ111arsi a un'azione pitì compleS!'a. della nostra p~pa(Zan~t1. ru~le; _inren– diamo la. p,'OJ>a!lamla (lei falli, non quella. cosi chiamata dagli •narchici, ma quella che pos.:ono in~ug_u~re lo .am• mlnlslrazioni socialisle con proc~1mcnt1 d1 1mmed1a.to beneficio per le classi meno abbicn1i. 1 ~lunicipi socialisti, o dO\'O I socialisli hanno voce (e ,•o n·ò già p:wecchi anello In ltali1L) 1 non possono ll– rni1arsl a som1>lici u.lformazioni pollliche, per qmrnw sia gramlo anche il ,·aloro di questo. Con uno studi'l Jiligen1c delle condizioni dei toro amministrati. con e J)O~izionl dimos1ra1i\•c dei vantaggi c!•e. un.L di,•01-sa organl,zazione del la,•oro e della p1-opr:e1a. porterebbe a11'1n1eresso dei più, essi po~sooo oo1:erci1areuna grantle sug:;es1ione morale. alla a rinrortarli nella lotta per la ,•ita amministra1h·a o a 1>1-opagllre il loro numero. Inol– tro nella cerchia, sebbene 1roppo angu~1a, lascia.ia dallo lfggi alla. loro ini1.ia1iva, es11ipossono in qualche _mollo ago,•olnro con istituzioni tti>1>ropriato(ques1a, dcli agro• nomo comtouo potrebbe rorso ossorno una) quella ro– donziono del lavoratore dellll terra cho la civiltà. capi• lo.lista ò destinata a sempre p1'0mettere e a non mal man1enere. Non saranno. s·inteocle, che modesti preludi. La ria• bililniione dcll'agricolLura e di chi Ti si consacra non po1rà essere che il prodouo del soc~aUsmo eh~, trion: fanto o organizzantesi nello S1a10, disporrà dei granrh meui Ji la,•oro colle11h·a111onto prodo11i e li applicherà alla. 1erra, pu1rimonio comuno, so11ratta. per sempre all'uvara. spcc11la1.ione e al\u cnll)O\'Oli igna\'ie del mo– nopolio privato. Il la\'Ol'O n~1•lcolo, 11pili antico, il pitì nece!l:ciario il più salubre. e - coi mozzi di cui già di• spono ht scienza - il pili placovolo dei la,·ori 111110.ni, è dh•eniato stigma e cagiono di ser,i1ù obbrobriosa.: Ja 1erm. questa madre feconda, nello morse del capi– talismo è dh·emata la grande parricida, la anelena– trice dei suoi figli e cultori più devoti. Biblioteca Gino Bianco Il socialismo trionrante, coi grandi dissodamenti mec• canlc-1,colla disciplinr,1a alturnntiva dei 111.,·oriindu– sllhlll ed agricoli, spegnendo l'a11ta.gonismo oggi esi• s1on10 frtt ciuà e cam1>1t.)llll1, sa1 ~ li segno di una nuo"a ora por l'agl'icollura o pt.•r l'iucricolloro. Esso r-iologo– nci·twll lu. grande rinorilurtl. e.lolla terra: lino al giorno J>iùIoni ano in cui, secondo lo pro,•lsioni di un chimico 111u~1ro,lo nuo\·e scoperte, cho gl~ s'in1r:1"edono, della chimi<'a !lintetica, abilita11doci ad estrarre dai "asti ser– ba.toi dell'aimosfera ed n fissare in alimcnU artiftciali ra.znto necessario alla. nutridono organica. !"agricoltura po1rii. essere abbandonata, l'uomo non colth·erà più la 1crra nò col sudore della sutL fronro nò col lavorio dolio suo marchino, o il mondo, 1ra.11mutafo in giardino, rap• pt'osentorà quel pararti~o terrestro cho le sacro mito– lngio figurano a.Ile nostro spallo o cho invoco è dua.nti di noi. Noi. L'uglta::iotie ;,., SiciU<i di ADOl,FO Rossi. - Amnmcio ncll'ullima pa:,ina. DIRITTO DI NATURA Questa rormuht. "ho può pnrero una reminiscenza. fl– lnsoflra. dol secolo scorso, nnn mi è 1'111ggorila du. no 11 !1Ull Olnn Oincomo, ma. dal 1>1·oaml,()IO 1loll't•lli1tocon il qnolo l.ui~ i X, ro di Franrin, lLffruurò (J:_U5)i servi do' su~! domini: Comme sclon le <li'o(t de nalto-e cha<,·w, do1l nai,1,-e f,•anc... ( 1 ) 1.:11omo ò libero per diritto di natura, riconosciuto 1ub co11dilio11e in fatto. Della esistenza e legittimili\ di questo d1r1110si ha. una coscienza chiura e assodata. Più e,•idente, tuttavia, Innanzi alla realtà. ed alla. ra– giono è Il diriuo, secontlo natura, di ,•ivere. Qual logge più naH11·alo che quelhL d1Jllu.\'ita.1 li diritto naturale alla ,•Hn si risoh•e nel diritto SO· clalo nl 11,voro. 11mitrchoso di Mirn.beau disse all'Assemblea. fran– cese (li&.>) ch'egli non cono5covn cho Ire mozzi d"csl– stcnzn nelltL socieià: ossoro o ladro, o menllicanto, o sah,rlato (,~,,·e 01, ooteu~, ou. memtia,il, ou salai•ie1. (') 1.:, dì"hiu.razione dell'illustre marchese può sembrare un paradosso. o forse egli siesso non volle se non chiu,lor la bocca al clero con urlll felice arguzia; ma. non saremo noi sociahsli a chiamr,rll, un para.,losso. Ora, non ad ognuno b da.10 di scegliersi il primo doi tro mezzi di– s1in1i da Mirabeau, o por incompotonza morale, o por iusumoionza patrimonlt1lo. li mendicare, il campnr d'o• lemoslna sia privata, sia pubblica, ripugna all'uomo, che ha la coscienza. sana l'. Resta li salariato, il lavoro. llicorl.lo di a\'er letto. attribuita al po,·ero Giobbe bi– blico, che l'uomo nasco al lavoro come l'uccello al \'Olo. Ciò in parte è forse ,·ero; Indiscutibilmente vero è che Il mendicare ripugna alla dignità umana pili che il ru– bare ed è l'espressione di un'alta. coscienza. morale e clvil~ Il mono segnato sulla. bandiera nera dei prole1ari ln~orti m11rcian,lo su l..iono: Vio•·e en h·availlant ou mourfr e,i comballant. (4) (') J. M1c111n.aT. lll•totre d· J,',-n11ct. To111e trolslème. chap. "· P11rl1, 18i6. 1') A Tt111tR"', Tfi••ol~ dc la n,eOlollon F,-,m~aLu. Tome I, t'h:tl>, lii. Drux.:lle&. •815. ti) e h•re!hè ne dica il •lsnor Tblert tlM la proprlité) e tutto Il rar,sal•mo borghese, t•, Lollll 81.A:!CC, m.tolre de dle .,.. 1110·1840. Tome lii Par~ '841·"·

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