Critica Sociale - Anno III - n. 24 - 16 dicembre 1893

370 ORI1'1CA SOCIALE ullimo 1'0pug11anze S\'anirnnno; il pii1 superfìcialo accidente. magal'i lo scoppio di una bomb:.\lanciata da uu pazzo. darà il pretesto alla fusione llnale. .\llora cii\ che tante volto JH'CS,.'\gimmo ,w,•cr1'à. I.a b orghesia ilnl iana, osaul'ito il periodo di sua tisica c1-osccn1.ae di suo lotto intestino. non sai'.'.\ pi1'1 cho uua mass a compatta 1>01·lo sfruttamento dol l:n•o1-o- 1m solo 1>al'lito poi· la dirosa di questo sfruttamento. li parassita i11combo1-.\ sulla \'iltima con tolto l'immano suo peso. Nell'agouia dello ultime c1':lJ>ulo0uir:\ di rinnegare lo idoalit:.\dol passato, le ubbie. lo Umidezze o i pudori. Non iwromo pili che un immenso agguato o il di\'incolarsi tumul– tuario della \'iltima fra gli :u·ligli o lo 1.anne di 11111.\ flo,-alìff.tmntae potente. Eccoallor:.\ il più torri· bilo atto della ll'a~edia sociale che si Sl'olge da S-OOOli. .\ tale pros1>0ttn•a, 11011 lontana. noi rias.salepiù nero il senso o l'angoscia del poco, del nulla, che ò ancora il nostro partito. ro, noi non sappiamo acquelarci all'idea che il dis1>01·ato duello, che sta nello pieghe fl.lfali della ~lol'ia, dcbb..'\combattersi fra i pasciuti c1n-alieri dello sfruttamento e le inopi torme di plebi spcr gliale. senza che una luce ideale illumim il campo <lolla strage o ne attenui gli orrori. Questa face non può 1-oggcrla altri che il socialismo - invano co1'ChOl'Olc alt1'0,·o - il socialismo, non e credo »di vcp-gcnti,nonnrdo1-e strano di apostoli,ma coscien1.a rlcllo stesso schic1'0 prolelal'iO lollanli. Il socialismo ò la ci,•ilt.\ nQCOSS.'lr1a nella ~uorra inevitabile; è l'ordine noi conflitto, è l'inlolhgonza nell'ul'lo. Esso è quindi la villoria a pii1 breve scadenz.'\ dei desli- 11ati clalln stol'ia al trionfoi ò l'applicazione della logge del minimo mezzo o della minor sofferenza nel vivonto o sanguinante cOnffogno sociale che si tra.srorma. In c1uosto senso - 11 solo in cui può esserlo - il socialismo ò la paco; il combatterlo in nomo della pace sociale è farsi araldi di dolore e di sh-age. . . . f: perciò che di ~ siamo militi, modesti, ma risoluti. Nella umana societ..'l il couo dolio cose si proietta. in co1.1,o di idee; o le idoo hanno rigidit..'\ di formula dapprima sconosciuto allo coso. Perciò a noi si dà taccia d'intransigom:o o dommatismo. Mtl questo parole, ov'ò lotta di ideo, non hanno significato. I,a transigen1.a è dei rapporti fra gli uomini, non fra i pensieri. Nella sfera del pensiero essa non può essere che o ince1•tezza, o Yisiono torbirla, o equivoco voluto; uno stato ipocondriaco del 001·,•ello una corrmiiono del sentimento. Ra1>– porto ai risultati è sopratutto un lavorare a Yuoto. .\ vincere il misoneismo sociale, come ogni resi– ston1.a, dcv'MSore una rorro salda od insistente; t.i.nto più salda quanto più è ancora poca. Cosi la detestata intransigenza - l'cs1>0rien1.aanche nostra f:~• 1 i~ci~::•~:~ed~a~1i~S!P~ò 1 ~n~·70 ~1.ad !~~-~ mah'ico, all'inruo1•i doi ratti bruti, ques ta f orza si cola in lei. Quo' cho l'hanno pila combattuta se no imbevono mano mano che ossa, allargandosi, non lk'lr-epit1 inhoansigenza, e so ne cingono gli a11ori. )fa il risultato è ciò che imp01·ta o, se un risul– rato si raggiunga, passi pure sui nostri capi - spinta da. nemici o da amici - l'onda delle aperte riprovazioni o delle mormorato riserve. I tempi, chiaramente intuiti, ci additano la ,•in. L'ora ò pa.ssat.., che la.con rusiono dol io coso esteriori pote,•a, 1·ispocchiandovisi, onnubila.ro i cervelli. J..,'eclottismo sentimentale di un tempo d à ogni giorno più le suo dimissioni, di fronte a quelle che Giulio Guesde - duo pngino pii1 innanzi, in questa stessa Rivista - chiama le « lezioni di cose • che la storia contem• poranea non .si stanca di sommiuisfrarc. La tran• sigema dello idoo palesa· ogni giorno più la sua parentela. colla pochezza d'animo o con lo spirito d'lntl'i~. E 9uella che ha aspetto di l'ude1.1., o to– merar1eu\ fii pensiero non ò che constatazione serena dei ratti, che non noi dominiamo ma che dominan noi. 'l'ali lo ideo, tale ancho il metodo cui saremo fodoli noi proseguire lo pubblirozioni di questa Rassegna. Questo metodo ci ha cresciuto intorno. quasi ~r dis1>etto, la simpatia e l'interesso non dei soli militanti, ma degli studiosi cho amano l'idea netta. 1>0 1· intonde1 fa meglio, o di intelligenti avver– sari che corea.no l'idea nott.1, lldonti di me~lio combatterl a - e n o rest..'lno spesso captivi. Co t la «intransigenza> ci fu pitì oppo1·tuna dell"opportu– nismo. Nel nuovo anno il quadro doi nostri studì sarà, speriamo, allargalo. Uomini del valoro di Salvioli, che studiar::\ so1>mtutto le !oggi o le quistioni colo– nicho, del nosh'O Lucio cho invostighol'1.\ i più m·· genti 1>1-oblemiflm\Dziari, del CiccoUi la cui nota pratica ru già tanto apprez1,.'\ta., ci hanno promesso più assiduo il loro affettuoso concorso, in aggiunta a que11o .dei collaboratori gil alacri, quali il ~lala– godi, lo Zorboglio, il Galh:wresi, il 'l'rovos e gli altri. Bissolatl - che una dolorosa preoccupa• zione domestica tiene troppo tempo assento dalle nostre colonne - vi tornar:\, coufld1amo, con tutto il suo ,·igoro, con tutto il suo mro rer,•ore. Cesare Lombroso ci darà nuove provo delht sua crescente simpatia per la propaganda rodonh'ice, e al con– vegno col mnost,-o o cogli amici vor1·à Enrico Fe1•ri - ora interamente dei nostri. Dall'estero non man– cheranno di farci visite il Lnfargue, il J)éville, il Guosdc, il Vandorvelda, e con ess1- co ne diedel'o pur ora affidamento - duo esuli russi che han gia sognato un gran solco negli studi letterari e sociali: Giorgio Pleèhanow e Dobrogeanu Ghoroa. Cosi ci assista fedele il viatico ti più noccssario: l'affetto di voi, o lettori, o amici dispersi ed ignoti! l<~ILIPPO TURATI. IL SUICIDIO DELL'ANARCHISMO I socialisti non hanno bisogno di lliro il ponsior loro sull'odioso attentato di Parigi. t, piil cho ignoranz&i mala rode, ò una trista speculazione sul cretinismo del pubblico la diffusione telegraftc& dol giudizio dato da qualche foglio inglese cl1e l'anarchia shL o possa ossoro « l'esagerazione dol socialismo•· Oingrati liberisti i voi rinnegale dunque i vostri ftglil Al contrarlo, solo il socialismo - nemico in pari grado e por pari ragiono dolranarchla borghese o dell'anarchia dinamitarda. - può guardare tali ronomeni con occhio sereno od oggollh•o. Essi, dal punto di vista morale, appartengono più ali& categoria. delle pazzie furiose che non a quella dei delitti. Maciò è di competenza degli alienisti. Dal punto di vista politico sono le loro conseguenze che meritano considerazione. Orn.,lo conseguenze immediato sono sicuramonto un momentaneo arresto del movimento del proletariato. I governi hanno troppo inlorosso a confondere raziono del socialismo colle turbolenze doll"anarchia, per non trar partito dall'arma che questa loro fornisco,afflne di comprimere quello. Come In.bomba di Barcellona raf– forzò la.pericolante monarchia.SJ >agnuola, cosl lo.bomba di Parigi ridonò u. Dupuy quoll11popolarità ch'egli avova 1>e1-Jutu. pochi giorni prim&io 1>aralizzògli osta-

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