Critica Sociale - Anno III - n. 22 - 16 novembre 1893

340 CRITICA SOCIALE ridotta!) e ha il dovere di difendere gll ordini rappre– sentativi.• Perciò non si dissimula seccato dal frastuono delle rivelazioni bancarie e chièdè alflno e quiete e conforto agli animi turbati da uno scandalo smisurato». S1,date pace, che ne è tempo, alla coorte dei poveri :b~~Yi:~~ 9~ 1 s ; in~1Fif~~i1a.~oi~n 8di l~~otreò :e~~ ':l poli nuovi i e neanche guasterebbe un tantino di falli- ~S~~~é Trrni~~~~~= rg: ~~ia r:d~r~r / ;: : if it1::~ consenso? Tutto ciò è ben degno d'un ministro della. classe ro– sicante: ma più lo è rarle flna del barcamenare. Con la ostentazione del prestigiatore che rimbocca le ma– niche, premette di voler essero é chiaro e preciso >: chò questo, dice, è il primo dovere, oggi, dcli uomo po– litico. Ora.. udite come guizza, sguiscia.,ciurla e scantona. Sopra ogni altra la questione morale; ma i sordini allo :fs~;, 1 i~ 1 ~& de:lii~i:~=~~ ~aft~a~~~si~f~~~ ~~r::;~~ un e rorse •: i monopolii, ed& studiarsi >; lo imposte sono piene di pericoli ò di delusioni. Perciò, se neanche questi sala.ssl ci &ccrescoranno rorz&,saranno d&discu– toro e altri provvedimenti •· Quali, non dice: silenzio cauto; ma lo dissimula con una girandol& di razzi oUi· mismi cho, di rronte alla realtà, schiattano come sar– casmi. Egli enumera: Abbiamo un'agricoltura ... in arretrato; torre sterminato .... incolte; abbondanza di braccia ...dis– occupato; rorzo Idrauliche .... Inoperose; un sottosuolo rorse ricco.... ma che a nessuno torna. il conto di son– daro·; industrio .... inetto a reggere la concor1·enzai ec– cellenti prodotti. .. sofisticati; un capitale infine.... che si nascondo e rogge. Tullo ciò è da. piangere, nevvero1 Fortis so ne l'rega lo mani. Por ~co non ra intonare la marcia reale. Lo autononue1 - Uditelo. - Vuole e nella rorte unità dbllo Stato la vita locale sciolta da' vincoli della buro• crazia centrale •· La bolle piena o la serva ubbriaca. E qui discopre - impegno non agevole invero - il carattere dilrerenziale rra il concetto democratico e il . sr:1s;r;f~:~,o~: 0 J!ìì! ::nci~ 1 n 1 tiìb:~:~?~. t.e~~;~~!:l: cita la. Sicilia. (cilaziono - nota un ufficioso - partico– la.rmonte opportuna e rellco) dove il Giuln.ydemocratico sta integrando, con ogni rase di ignominie brigantesche, le energie deficienti dei F'tuci. E del Gabinetto Giolitti 1 - Ibis ,·edibis.... Questi le– galitari (vedi anche il discorso del compare Rossi) hanno il ftuto canino del topo marinaro o, quando sentono odor di naufragio, stanno mozzo dentro e mezzo ruori il ~:O;tlf't·~~!tiè ~°ro;:fa t~,s::i; ;;nc~~~ 0 ta~o~n l~~~~: zione è tutta Il nella chiusa, e il resto non ru che pleo• nasmo di convenienza: e Con piena ftducia nell'avvenire del nostro partito, non possiamo dimenticare che ~eifaroli~~~~~ d1e~~1r:t~~i:~a s~ri:r: ~ 1 isl:. 0 i~~~:~ miando, disonorata., ed anche ora siamo convinti rer– mamente che la Sinistra parlamentare, nello suo varie gradazioni, possa e debba pel' le sue tradizioni, per lo suo tendenze, per la condizione dei tempi governaro il paese. • Cosi fra scambietti dulcamareschi e vuotaggini raba– gasiano s'affretta alla cucca,na l'ultima legione di questa b~ti!a ~1:,o;~:~~~n~!~l}~ :efl~s~aJ~~~0~1~!:, ! 1 d f!~~! al contro, Bergamo al sottentr1one, cltt~ precorritrici, }:n~:~ 1 \ttr~~f~~~o~J?cft~~sv~\°tinir:i.:~~1t;;~~:-~~:~i~: Simboli dei due partiti che fli:attiraho e divideranno nettamente la nazione - non si tosto questa inrcsta putredine sarà. consunta. LA CRITICA SOCIALB, Se qualcuno avesse lttspontbtle il l.• Numel'O dt quest'anno della Critica Sociale, e ce lo 1·tman– dasse,bencustodtto da fascta pe1'c/iènon st sc-tupt, et farebbe un vero ra,vm~e. B ::>l1oteca G no Bianco PARTITI SCIENTIFICI li Signor O. Fiammingo, in due numeri dell'Idea Ltberale del mese scorso, ha voluto esaminare con molta dereren2a, ma anche con molta critica, le idee da me svolte in questa Rivista su la selezione e la società. (') · Non si spaventi il Ieitore: io non lo condurrò por· i meand1•i intricati e volubili di una confuta– zione tanto postuma: prima perché la stess.'\ moi– teplicit.\ capricciosa delle Ùitiche dol signo1• Fiam– mingo n~ rende impossibile la discussione sovra un giornale: in secondo luogo perché i ragionamenti oppositori dell'avversa.rio non sono essi pure niente affatto una confutazione del gruppo di idee da mo esposto. Essi vi creano intorno - è verissimo - difficoltà di vario genere; domandano molte spie– gazioni, suscitano ,varie questioni secondarie; ma non intaccano per niente il nucleo vitale della teoria. Se avrò occasione, come spero, di s,•olgero in luogo più opportuno queste idee sintetizzate; se potrò pili avanti aver l'agio e la tranquillità per rar uscire da questo nucleo primitivo tutto l'albero ricco e verde che esso contiene, sviluppandone le radici salde dello provo e le ramiflcazioni dello conseguenze; allora terrò conto di queste osserva– zioni ed anche le critiche del Fiammingo saranno soddisfatie. Queste osservazioni però, ed in generale tutta la polemica diretta dai lilJoristi contro i sociaJtsti, presenta una questione generale assai interessante. Ed io colgo l'occasione per dibatterla. I socialisti sono stati i primi - credo - ad M•er l'idea di affm•marsi un parlito scienti/lco. Ed ecco ora i conservatori d'ogni specie stretti, in sacra falange, contro di noi prendere anch'essi la sacra cresima della scienza. Spencer ne é il vescovo pro– piziato1-e. Perchè questa concorren1.a1 F'orse perchè ogni l'isposta deve muoversi per forza sui binarì della l>otla; perché ogni opposizione. anche quella dei poltroni, dovo trottare. ancho a rischio di rompo1'Si il collo, sovra' i passi della affermazione. Sancio Pancia lo 1•impr·overa, lo sermona dalla grassa schiena do! suo animale positivo; ma non può a meno, per farsi sentire, di galoppare e :di anfanare dietro l'idealismo magro, ossuto, pungente del suo padrone. O forse anche perché la scien1.a in questi ultimi anni ò di\'entata una così grande signora, che nessuno può esimersi di rare i conti con lei: aspettando il tempo sacro in cui, secondo il sogno aristocratico del Rénan e del Taine, essa govemerà. il mondo, ora si accontenta di essere presa a ser– vizio pe,· la lotta bestiaie e disordinata dell'egoismo umano. Ma pigliamo ii fatto come sta. E dato e concesso che in un partito politico possa esserci una base scientiHca, domandiamoci come ci può essere. In (l) Vedi Crltfca ·Socfidt, numeri t4-16, t893.

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