Critica Sociale - Anno III - n. 22 - 16 novembre 1893

CRITICA 'SOCIALE 339 Si può dunque e si deve gridare: - viva fa repub– blica! viva la repubblica che ci unisce, la repubblica. che ci salva, la repubblica che - come sc1•i\,eva l'Osservatore cauouco - . « 6 uu nome che non spaventa più. nessuno•; la repubbli.ca che ra di noi, divisi finora da interessi pa1•ziali ed effimeri, una sola massa resistente cont1'0 la sostanza democra– tica .:...contro ~il socialismo! Ma per arrivare a questo, pel·chè la grassa bOJ .. ghesia cominciasse a levai-ec1uesto grido, un·atfra condizione era pecessaria; e cioè che la sua com– pagine sviluppandosi, invadendo, adatta1;do, assimi, lando tutto ciò che nel suo corpo era meno omo– geneo e poteva da1•le noia, e se1•vendosianche del p1•incipato (strumento, dunque, non causa) per quest'opera di assorbimento e di trasformazione (trasformismo), avesse paralizzata e distrutta tutta que11a spuma dell'antico idealismo borghese che erano appunto i partiti radicali, i partiti d'a'iione. E,-a necessario, perché la borghesia potesse dichia• rarsi fol'malmente una massa sola, che in realtà gli elementi moralmente eterogenei ch'essa contenev:l fossero dissolti o rigettati. Questo fu il risultato di un lavorio inconscio o lentissimo, a cui tutti eoo– pe1•ammo, attivar;nente · o passivamente:, costretti da11a forza delle cose. La vera e ricostituzione dei partiti », che alt1•icerca brancicando nei vari settori della Camera, è s~,~• questa e si può dire ,-ag– giunta. Parve che gli ideali morissero, che non 1-estasse al· mondo che qualche sconsolato. Omero per cantare la caduta della sacra Ilio; ed era invece la storia che, per dare un passo innanzi, rovesciava, come suole, gli intoppi. Solo quando la borghesia è ben certa che il berretto frigio non copre vecchie ubbie di libertà e di uguaglianza, solo allora ella consente a. farsene un berretto d_anotte. · Di ciò la borghésia italiana comincia oggi ad es– sere sicura. I repubblicani idealisti, figli di una fase trapassata del processo storico, della fase piccolo– borghese, quei repubblicani dai quali il popolo la– voratore poteva attendersi qualche beneficio almeno in linea di libertà, parte morti, parte comperati, sono ridotti, per numero e per lena, quantità tras– curabile, e·ancbe questa é divisa insanabilmente in schie1•e fro lot'Ocozzanti daJl'erompere e dalrim– porsi della questione sociale. - Non vi sono più repubblicani - pensa labor– ghesia. ~ Viva la repubblica dunque! . .. Tutto questo è naturale, logico, ,inevitabile; e noi lo salutiamo con gioia. La concentrazione dei 110- stri nemici, produrr,\ am-etterà. la nostra. Un"illu– sione di più sfatata nella vita pubblica accrescerà le file e 1a coesiolle dei nostri. Infine, un altro sca: lino dell'evoluzione sarà superato. · · Ma, fra tutto ciò, come sarebbe immensamente triste, se non rosse·ancbe comico ...:... e COmesarebbe superlativamente ci>mico,se non fosse ·anch8 triste :....:. il ,•edere i· rép-tibblic.ini sfropicciarsi le mani, contenti come Pasque di _questa loro sconfitta! t D .iJIIULt \..,ci incosch:uiza? E inganho? t l'infatuazi0ile di un nome, d'u,na formµla, d'pnà baQdiera'! Il Secolo - i·epubbliccmo o monarchico giusta il vento che tira - sciama commosso: ( oh! se fosse vivo Albe1•to ~Iario! » e gongola perchè « le idee camminano » e perché « i conseroatm·tandranno tonta,w •· E ·Dal'io Papa - repubblicano schietto e di ben altra tempra - raccoglie dai giornali pii1 codini le invocazioni alla 'repubblica ·e ·anche lui se ne compiace fino a mettersi a b1·accetto à11egra– mente con curati e canonici, e scrive in corpo ele– fante: vengono piano .... ma vengono I Eh! alt1'0, caro Papa, se « vengono! » All1'0 se « andranno lontano! » - Vengono con tutte le loro cupidigie, le loro folli paure, i loro p1•ivilegi gelosi, i loro birri, le loro spie 1 i 101'0 proeuratori del 1-eche, per diventare procuratori della repub. 1 blica, non muteranno, dentro e fuori di se, che i 1 'biglietti di visita; vengono insomma con tutte· le in• farnie, lo p1-epotenze, la corruzione, contro i quali, o Papa, tu strenuamente combatti; e credendo di combattere per un tuo santo idealé, co.mbatti, in– conscio Don Ohisciotte, per il loro trionfo. Viene la repubblica, senza dubbio; se non è oggi, domani. E la repubblica dei mona1•chici, dei cleri– cali, dei ·reazionarii, degli a0à1•isti, di tutto ciò che v'è di più retri"o e di. pii1 frollo, quindi di più rassicm-ante per la borghesia dige1-ente. E la sola. repubblica ancor possibile fra noi, ·ed è quella che ci vuole. Essa viene sperando ripetere contro di noi - se non saremo cauti ed ammaestrati abba– stanza - i fasti della Comune parigina, le carnefi– cine famose del Pèt-·eLacltaise. Non dubitarne, amic0i · Ma dal iO .è passato ·un quarto di secolò. 11 pt'O.:. letariato s'è costituito in partito di classe, fè in– ternazionaliz1.ato, ha cominciato a farsi cosciente, a diffidare delle fQrmolo ed a scandagliarle, 11agel'. tato a mare il bagaglio dei vecchi . e tradizionali concetti politici 1 che sono i tuoi. Esso ha imparato ad aspettare, a prepararsi e a difendersi. · Perciò ben venga la tua repubblica - no, la lo1·0 repubblica. Essa li unisce, ma unisce anche noi. Essa con;ipie l'opera di selezione che accosta 'a noi tutto ciò che, fra lom, nasconde un fermento d'av,•enire. Essa li rinforza. indubbiamente - ma per l'ultima volta. · Essa è il loro Campidoglio e la loro rupe Tarpea. FILIPPO '!'URATI .. GLI ULTIMI MONARCHICI A ribadire quanto è scritto più sopra, giunge la. copcione del capo di quei che si chiamano da sò stessi legalitari - qua.si a significare che non rappresentano alcuna cosa. sostanziale; ma solo• la v:uota. ·forma del potere, oggetto di conquista. personale. Sembra.ed è un paradosso:. gli ultimi fidi. sostegni del prihcip~to sa– ranno. questi repubblicani ilella..vigilia. Nella nota. pro– fezia di Mazzini, in luogo di Crispi, giunto troppo presto, poneto Fortis. · · ~ Eccolo, già. dalres6rdio, atteggiarsi a. salva.loro delle istituzioni. contro chi li insidia, la democrazia (a.questo

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